Capitolo 42

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Continuo a non sentire lo sparo... Cazzo pure per la mia fine devo aspettare.

Apro gli occhi e vedo Oleg con la pistola puntata alla testa dell'uomo mascherato e le pistole puntate su di lui.

<< fermi tutti >> diciamo io e l'uomo lo guardo e mi alzo in piedi piano
<<stai giù stronza>> non rispondo, ormai sono alzata.

<<chi sei? >>
<<non sono affari tuoi>>
<<si da il caso che tu voglia uccidermi quindi perché non dovrei sapere chi è il mio assassino >>
<< perché non sono cazzi tuoi puttana>> cerco di stare calma che non potrei sopravvivere a questo scontro

Okay pensa. Lo scruto attentamente, è alto ma non troppo sarà sugli 1.75, gli occhi sembrano di un azzurro cristallino e il resto del viso è coperto.

<<facciamo così fai finire questa cosa e ce la vediamo io e te>>
<<no non mi inganni>> lo dice convinto
<<non vuoi perché non vincerai o perché hai troppa sicurezza di uccidermi? >> mi prendo gioco di lui, mossa azzardata
<<ti batterei comunque>>
Sogghigno
<<voglio proprio vedere >>

Da l'ordine di ritirarsi, quanto può essere ingenuo. Butta le armi e iniziamo a combattere.

Ore 23:30

Non so come, non so perché e soprattutto chi cazzo abbia chiamato gli sbirri ma sta di fatto che Adrian e Victor sono finiti dietro le sbarre. So che ci vorranno 2 parole per farli uscire ma devo andare in mezzo a quella feccia.

L'uomo misterioso lavorava per qualcuno, non l'ho mai visto e questo vuol dire che il suo capo non è di qua, il nostro combattimento è finito dopo un mio soffocamento e abbiamo liberato tutti solo che qualcosa è andato storto.

Siamo tutti nel mio salotto in cerca di un ispirazione per andare in prigione a far uscire quei due idioti.
Prendo una bottiglia di vodka dal frigo e ne verso un po' nei bicchieri di ognuno di loro lasciando a me la bottiglia.

<<Alexa non ti conviene, dovrai andare tu dagli sbirri per scagionarli>> alzo gli occhi al cielo e tiro giù un sorso, è come bere acqua

<<dovrai andare lì sotto copertura e ti esporrai solo con la guardia di turno, come fare lo sai>>
Salgo le scale mettendomi la cosa più conscia che ho.
<<Tom mi servi da taxista,  dovremmo poi andare via veloci>>
Si alza e mi viene incontro
<<CHE NESSUNO ENTRI O ESCA DA QUESTA CASA>> urlo da fuori la porta

Ore 1:00

Eccoci davanti alla caserma.
<<vado, quando senti un mio messaggio metti in moto e andiamo verso casa >>
Sorride e annuisce
Esco dalla macchina e mi dirigo dentro.

<<salve lei è? >>
<<salve sono la ragazza di Adrian Sokolov e amica di Victor Smirnov>>
<<prego venga, ha 10 minuti a disposizione >>
Fantastico, 10 minuti per tirarli fuori
Seguo lo sbirro che mi scorta fino alla sala incontri e noto loro scortati da 2 guardie.
<<bene sbirro adesso deve dirmi quanto è la cauzione che farò uscire subito loro da sto schifo di posto>> dico sorridendo
<< Sono 100'000 dollari ciascuno>>
<<certo vi piacerebbe, mi dica la vera somma>> non posso tirare fuori l'arma sarebbe un suicidio, lui ha capito chi sono
<<o-ok sono 20'000 tutti e due >>
Faccio un sorrisetto  e gli do i soldi, lui fa cenno alle guardie di lasciarli e io li trascino fuori.

<<voi siete fuori di testa>> urlo entrata in macchina
<<cosa vi passa per la testa? Potevate ucciderci tutti, ringraziate il cielo anzi no me dovete ringraziare che sono mooolto convincente anche senza tirare fuori le armi>>
<<calmati>> mi dice Tom
Lo guardo male, ma sospiro

Arriviamo a casa in silenzio, sotto i miei sbuffi e gli sguardi da parte di Tom.
Parcheggia davanti a casa ed entriamo, Oleg appena ci vede tira un sospira

uomo di poca fede

<<cercavamo di capire dove foste>> dice Dimitri
Gli sorrido, ma un sorriso impercettile agli occhi di tutti ma non hai suoi, che ricambia subito.

<<dovete cambiarvi e farvi una doccia>> dico
<<dobbiamo tutti Alexa, non facciamo finta che sia stata una serata facile>>
<<voi dovete dirci che fine avevate fatto e come cazzo è successo che vi abbiano preso>>
<<ci hanno ingannato, hanno detto che ti avevano sotto tiro e che se fossimo venuti avremmo potuto salvarti e cose così >>
Ora mi incazzo
<<e voi razza di coglioni avete deciso di andare tutti, non dico due o tre, ma tutti con loro. Ma che cazzo vi passa per la testa? Vi ho sempre detto che qualsiasi cosa mi succeda dovete starne fuori e che io me la so cavare >> si sto urlando e non ho finito
<< avete combinato un fottuto casino, adesso sanno tutto, sanno chi sono le persone da mirare sia per me che per voi, sanno i nostri punti deboli e le nostre informazioni. Questo ci porterà ad una guerra perché sono sicura che sia già iniziata e che questo qui siano una famiglia potente, sapete cosa significa? Morte di moooolte fottute persone, anche care non solo i miei uomini... Un secondo questa mattina mi ha chiamata Olivia, dov'è lei.... Ditemi che non è venuta con voi, ditelo cazzo >> abbassano lo sguardo, Oleg mi guarda percepisco il suo sguardo sulla schiena.

Nessuno parla, sta cosa mi irrita, sta volta sono incazzata sul serio.

<<Aleksey >> ho un briciolo di di speranza
<<è venuta con noi...>> sto per parlare ma mi blocca
<<ma l'ho fatta portare via da due uomini fidati >> cazzo siii
Tiro un sospiro di sollievo e mi catapulto su di lui.
Mi prende al volo e rimaniamo abbracciati .
Però adesso ho un fottuto pensiero per la testa...

Mi calmo e mi giro verso i ragazzi
<<dobbiamo tornare ad allenarci, armarci e soprattutto dobbiamo aumentare la sicurezza >>

<<Alexa, stasera abbiamo un gala tra famiglie mafiose >>
<<ok, andiamo a dormire adesso, appena ci sveglieremo organizziamo>>
Saluto tutti e vado con Aleksey in camera.

<<Aleks grazie>>
<<ma smettila stupida>>
<<adesso dobbiamo andare a recuperarla>>
<<no è già in Russia per adesso è al sicuro li>>

Mi addormento dopo poco su di lui.

Ore 12 p.m

Siamo tutti in cucina che svolgiamo ognuno il proprio compito. Aleksey cucina, Adrian e Dimitri preparano il tavolo, io e Tom ragioniamo sul piano di attacco e difesa, Oleg e Robert che fanno la lista di stasera per il gala e Victor dorme sul divano .
Tutto normale per adesso.

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