capitolo 64

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<<Denny da bere per favore >> urlo quando siamo al tavolo
<<subito>> arriva portando i soliti drink
<<dobbiamo festeggiare il tuo buon umore>> mi passa un braccio sulle spalle Tom
<<certo che si non capita tutti i giorni di vedere Alexa così >>
io non capisco cosa non vada in loro, solo io potevo trovarmi degli amici così
<<guardate che sono qui e vi sento >> li guardo male e loro ridono, alzo gli occhi al cielo e continuo a bere

<<ragazze andiamo a ballare? >> chiede Olivia
<<siii>> strillano
<<forza Alexa vieni>> mi trascinano in pista e faccio uno sguardo di supplica a Tom che mi fa ciao ciao con la mano, gli faccio un bel dito medio e inizio a ballare a ritmo di musica con le altre.
ad un certo punto ognuno è disperso, Dimitri e Jasmine ballano e ogni tanto si fanno, Lily è con Aleks che stanno solo parlando

Per ora

Tom è con qualche tipa mentre James...
<<ciao puffo>> arriva di colpo dietro di me
ecco dov'è lui
<<sembra la stessa scena dell'altro giorno >> dico
<<solo che non siamo ubriachi >> dice lui
nel frattempo parte Where have you been  di Rihanna e faccio un urletto
<<balliamo>> dice lui prendendomi dai fianchi, inizio a muovermi sensualmente su di lui e continuiamo così per un bel po' finché una voce non ci interrompe
<<bene bene guarda un po' >> spunta Clifford
<<alla fine con lui te la fai per davvero? complimenti amico>> gli passa la mano che viene ignorata
<<vattene Arkell>>
<<non ci metterei niente a tagliare la gola a tutti qui dentro>> ringhia
<<questo è il mio locale non puoi fare niente, ma possiamo vedercela fuori io e te>> mi avvicino
<<scordatelo>> vengo tirata indietro da Stephen
<<perché principino hai paura che possa farle qualcosa? >> sbiascica ubriaco
<<non la toccherai>> dice passandomi avanti
<<ragazzi c'è gente e diamo spettacolo>> mi metto in mezzo  e Arkell se ne va.

guardo Stephen e lui mi porta di nuovo nell'ufficio, come un dejavu cazzo.
chiude a chiave e si precipita su di me baciandomi o meglio divorandomi
<<mi farai andare fuori di testa>> ringhia mordendomi il labbro
<<ah si e perché? >>
<<non è il momento delle spiegazioni>> dice tirandomi su la gonna, scende con la bocca e la fa passare nel mio interno coscia per arrivare alle mie mutande che mi sposta con i denti, infila poi la lingua nella mia intimità e non si stacca finché non vengo, poi si alza e prima che potessi fare io si slaccia i pantaloni e mi entra dentro provocando un grande gemito a tutti e due...
inutile dire che siamo stravolti, ci stiamo rivestendo e io rimango poi seduta sulla scrivania
<<cosa c'è >> chiede
<<niente perché? >> chiedo
<<avanti parla >> dice mettendo le mani affianco alle mie cosce
<<niente sono solo stanca>> dico indifferente
lui alza le spalle ed esce dall'ufficio, esco anch'io ma dal retro e cammino per la strada.

bipolare

è strano tutto ciò, è come se sapessi che per un momento di felicità ne costa il resto della giornata con il cattivo umore, non so perché ma quando mi sblocco poi mi sento di nuovo vuota come se il ricordo riuscisse a logorarmi da dentro pure quando sono felice, che infatti dura solo 10 secondi...

<<un giorno amerai Lexa, lo farai perché tutti trovano un qualcuno e se non saprai farlo imparerai non rimarrai per sempre infelice>>

le parole di Aleksandr

<<anche tu prima o poi amerai Alexa, sono sicuro che troverai la persona giusta>>

le parole di Jones

nessuno può più capirmi figuriamoci amarmi, nah farei uscire chiunque fuori di testa, sono troppo bipolare, fredda, apatica...
non so cosa vuol dire farlo o meglio si io voglio bene ai miei amici ma sto parlando di amore vero quello per cui daresti via tutto ciò che hai o almeno così ho sentito dire.

<<oh oh guarda qui>> cazzo è Clifford
<<ciao >>
<<cosa c'è eh? ti è morto il migliore amico? >> ride cattivo
tasto dolente
<<lasciami in pace non sono dell'umore >>
si siede davanti a me su una panchina
<<e come mai piccolina, ti senti usata da quel James? >>
<<no per niente, semplicemente sono cazzi miei>>
<<beh io si mi sento usato>>
<<non ti conviene parlare di questo siccome ti sei scopato altre dopo di me, come lo so? ti hanno visto quindi fai silenzio >>
fa una faccia stranita
<<beh ormai è passato, ciao piccola Novikov >> si alza e se ne va
lui non può chiamarmi così, alzo gli occhi al cielo e mi siedo sulla panchina sbuffando.

guardo il telefono e noto delle chiamate perse dai ragazzi, le ignoro e vado verso il cimitero anche se sono le 2 am.
vedo una figura dentro il cimitero ma non ci faccio caso e continuo la strada

è proprio davanti alla tomba di Aleksandr

<<Akim? >> dico incredula
<<oh Alexa >> dice sorridendomi
<<come stai? >>
<<tiro avanti e tu? >> chiede
<<io come sempre, cosa fai qui a quest'ora >>
<<ci vengo sempre a quest'ora >>
<<ah>> dico solo e mi accovaccio come sempre li davanti alla sua foto
<<sai Alexa forse ti sembrerà strano ma non ho mai voluto male ai miei figli>>
<<difficile a dirsi siccome non ti ho mai conosciuto e passavo tanto tempo con i tuoi figli, specialmente con lui >>
<<lo so ma ho passato periodi cupi anch'io come sicuramente saprai mia moglie è morta e... >>
<<si so tutto ma loro sono tuoi figli come hai potuto, ti parlo da figlia e quello che hai fatto è grave >>
<<lo so rimpiango ogni giorno quello che ho fatto ma adesso voglio rimediare almeno con uno e mi serve il tuo aiuto>>
mi indico con uno sguardo interrogativo
annuisce

<<ok ma parliamone poi domani >>dico soltanto e rimango tra le due tombe di Vic e il mio joker, lui annuisce e se va.
mi suona di nuovo il telefono e rispondo senza nemmeno vedere chi è
-si?
-Alexa dove cazzo sei? -
-ah ciao Dimitri da nessuna parte sto facendo una passeggiata
-torna indietro anzi no dimmi dove sei che ti veniamo a prendere
-inutile sono già vicino a casa ci vediamo li
stacco la chiamata

ora dovrai correre dato che ci vogliono 15 minuti per arrivare

lo so ma aspetteranno

inizio a tornare a casa sapendo già che mi subiró una miriade di domande e dovrò dire chi ho incontrato.

a casa vedo già tutti aspettarmi
<<ok ragazzi fermi ci ho messo tanto perché ho incontrato una persona e abbiamo parlato>> alzo le mani per difendermi
<<chi? >> chiede Aleks
cazzo e ora che gli dico
<<beh all'andata ho incontrato Arkell>> li vedo agitarsi
<<sto bene state tranquilli, mentre al ritorno beh... >>
mi fanno segno di continuare e guardo Aleksey
<<ho incontrato tuo padre>>
<<COSA? >> alza la voce lui
<<lo so lo so abbiamo parlato di una cosa, ti racconto domani ora ragazzi andiamo a dormire >> dico
molti se ne vanno e rimaniamo solo io e lui
<<cosa voleva>>
<<riappacificarsi con te... >>

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