capitolo 59

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inutile dire che ho passato 3 giorni chiusa in casa con un via vai di gente che veniva per farmi compagnia anche se non volevo nessuno.

FLASHBACK

<<Aleksandr ho mal di pancia >>
<<vieni qui>> mi fa accoccolare su di lui mentre mi fa i grattini per farmi calmare
<<va meglio? >>
<<stai qui con me? >>
<<si>>
<<allora va meglio>>
mi sorride e mi da un bacio sulla fronte

ogni volta che ho il ciclo va così e andrà così per sempre, sarà il suo compito calmarmi quando avrò il ciclo, lo obbligo

<<ei tu>>
<<dimmi>>
<<vuoi andare a prendere il gelato? >>
apro gli occhi e lo guardo con un sorrisone
<<sei la mia vita>> urlo abbracciandolo
<<si sa, adesso alzati>> dice tirandosi su

....

FINE FLASHBACK

qualcuno corre in cucina risvegliandomi dai miei ricordi, oggi non sono dell'umore adatto per sopportare nessuno quindi spero niente di grave.

<<Alexa >> dice stupita e agitata Lily mentre la vedo andare verso l'uscita
<<c-cosa ci fai sveglia? >> continua
io la guardo soltanto, immagino che ieri sera sia rimasta con Aleksey e nessuno mi ha detto niente

non incazzarti, stai calma

mmh

<<sei arrabbiata? >>
chiede facendo un passo verso di me
<<non stavi andando? >>dico mentre continuo a sgranocchiare delle mandorle ricoperte di cioccolato che sono l'unica cosa che mi calmano ora.
<<senti è che avevo paura a dirtelo, so che tieni tanto a lui e non volevo...>>
<<a me va bene se ci esci insieme ma non fare cazzate e ora torna di sopra da lui>> dico sospirando per calmarmi

ohh che carina che sei

fottiti

fatti fottere da Stephen James

lui lascialo fuori

noiosa

lascio perdere e vado a prepararmi perché ho seriamente bisogno di svagarmi anche se non so dove andare, mi vesto con

prendo la pistola, il casco della moto con le chiavi ed esco, tanto ognuno è in camera propria quindi non devo nemmeno dare spiegazioni su dove vado, salgo sulla moto e parto verso una collina che ha una vista stupenda dove si vede  parte di Los A...

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prendo la pistola, il casco della moto con le chiavi ed esco, tanto ognuno è in camera propria quindi non devo nemmeno dare spiegazioni su dove vado, salgo sulla moto e parto verso una collina che ha una vista stupenda dove si vede parte di Los Angeles.
tiro la moto ad una velocità che se mi fermassero potrei prendere una grande multa, in realtà come ogni volta che guido.

una volta arrivata alla collina, tolgo il casco e mi guardo intorno cercando traccia di umanità e non ne vedo, faccio un gran sospiro di sollievo.

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