capitolo 65

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<<non esiste proprio, l'ora di fare il padre era tanto tempo fa>>
<<Aleksey>>
<<no Alexa >>
<<era al cimitero>> dico e si blocca
<<cosa? >>
<<io sono andata al cimitero e lui era lì, mi ha detto che ci va tutte le sere a quell'ora, io gli ho fatto la ramanzina dicendogli che si è comportato di merda con voi ecc.. e lui mi ha detto che voleva farsi perdonare>>
rimane zitto
<<non è facile lo so ma gli ho promesso che ne avremmo parlato domani pomeriggio, quindi adesso andiamo a dormire e domani vedremo meglio la situazione>>
lo sposto verso le scale e andiamo in camera mia.
<<dai dormiamo ora>> dico buttandosi sul letto e lui fa lo stesso.

<<cazzo >> dico svegliandomi di colpo per cola degli stessi incubi
<<Alexa tutto bene? >>
<<si si torna pure a dormire>> gli dico
<<ei dai vieni qui>> dice tirandomi giù verso di lui, non diciamo niente e ci riaddormentiamo dopo poco non calcolando che erano già le 7 del mattino.

<<ragazzi >> urla qualcuno da dietro alla porta
<<svegliatevi >>continua insistentemente
<<mmh>>
<<Alexa svegliati e muoviti che mi serve Aleks>>
<<cosa vuoi>> borbotta lui
<<aprite sta porta grazie>>
mi alzo, apro la porta e come un peso morto mi butto sul letto
<<oh finalmente >> entra Olivia come una furia
<<dobbiamo fare una cosa>> aggiunge guardando Aleks
<<ok ma fuori di qui>> dico io
loro escono e io torno a chiudere gli occhi ma il telefono squilla

ovviamente

sbuffo e lo prendo

-si?
-capo, abbiamo preso la maggior parte delle armi dal magazzino di Sergio
apro gli occhi di scatto e parlo
- ok nascondetevi e partite appena potete, anche subito se riuscite
-ok capo
-com'è andato il piano
-abbiamo fatto irruzione quando c'erano solo 2 guardie di sorveglianza, mentre G disattivava le videocamere di sicurezza  noi li abbiamo uccisi poi abbiamo preso tutto il possibile e siamo scappati
-bene ottimo lavoro, adesso tornate qui
-si capo
stacco la chiamata e mi alzo sbuffando sapendo già che non riuscirei a riprendere sonno così mi butto sotto la doccia e mi metto una felpa lunga di Aleksandr.

quando scendo vedo i ragazzi guardare la tele tranquillo finché non bussano, ma nessuno si degna ad alzarsi per aprire quindi devo andare per forza io.
<<oh Akim>>
<<ciao Alexa, dobbiamo parlare>>
<<certo entra >> mi faccio da parte ed entra
<<ciao ragazzi>> dice
<<ciao>>
vedo Aleksey venirmi incontro e incrociare le braccia al petto
<<andiamo in cucina>> dico
di accomodano sulle sedie uno davanti all'altro
<<avanti Akim parla>> continuo siccome vedo che non accennano a proferire parola
<< beh ecco, non sono bravo in queste cose ma volevo solo dirti che mi dispiace per quello che ti, vi, ho fatto passare non volevo, ma la morte di tua mamma mi ha distrutto e non... >>
<<tu non sai cosa abbiamo dovuto passare io e Aleksandr ok? non hai la minima idea di cosa vuol dire a 12 anni guardare tuo fratello più piccolo e comportarti da padre nonostante tu stesso sia piccolo, avevo una responsabilità sulle spalle che un bambino non dovrebbe avere e tu mi vieni a chiedere scusa solo perché ti sei reso conto di ciò dopo che uno dei tuoi figli è morto? >> ringhia, gli metto una mano sulla spalla per cercare di calmarlo ma ne ha bisogno quindi non intervengo
<<non sei mai stato un padre e mai tu abbiamo classificato così, sai cosa ho sentito dire una volta da Aleksandr quando aveva 7 anni? ha detto ad un signore che lui era orfano ma aveva un fratellone e una migliore amica. Aveva solo 7 anni Akim>>
dice con tono strozzato
<<lo so mi dispiace, ho sbagliato tutto con voi e mi sono reso conto di tutto ciò troppo tardi, l'unica cosa che voglio adesso è perdere un'altra figlio o che lui non mi perdoni>>
<<ci vorrà tempo>> dice lui duro
<<certo lo capisco, allora io tolgo il disturbo>>
annuisco e lo accompagno alla porta
<< non molli ora, farò in modo che lui cambi idea ma lei deve provarci seriamente >> gli sussurro, lui annuisce e se na.
torno da Aleksey e lo abbraccio, ne ha bisogno, so come ci si sente a non avere dei genitori.
<<va tutto bene, adesso ordiniamo da mangiare e poi oggi ci distraiamo che abbiamo del lavoro da fare>> dico.

<<ragazzi ordiniamo da mangiare>> urlo
ognuno dice ciò che vuole e Aleks chiama. dopo 20 minuti arriva da mangiare e finalmente ci abbuffiamo di schifezze che abbiamo ordinato al mc.
dopo pranzo vado in camera per vestirmi che oggi dovremo finire i preparativi per domani e mi metto

 dopo pranzo vado in camera per vestirmi che oggi dovremo finire i preparativi per domani e mi metto

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con le Jordan classiche, almeno sono comoda.

<<ragazzi mi ha chiamato Stephen dobbiamo andare>> dice Jasmine appena scendo
<<andiamo >> dico prendendo le chiavi della moto con il casco e vado verso l'entrata ma un braccio mi ferma
<<no vieni in macchina>>
<<no vengo in moto>> controbatto
<<oh andiamo >>
<<lasciami in pace Dimitri >> dico spostandogli il braccio
lui sbuffa e io esco
salgo sulla moto e loro in macchina, parto seminandoli e arrivo per prima a casa di James.

mi sento toccare la spalla e mi giro sussultando
<<ciao Alexa scusa non volevo spaventarti>>
<<oddio Andrew, no no tranquillo non mi hai spaventata>> dico
<<come stai? >>
<<oh tutto bene grazie e tu>>
<<bene grazie sto andando da tuo zio>>
<<oh bene salutamelo>>
<<certamente>> mi fa un sorriso, è davvero un brav'uomo.
vado all'ingresso principale e mi apre la Stephen a petto nudo
<<mmh sexy>> dico toccandogli il piercing al capezzolo e lui fa una smorfia, rido e lo sposto entrando.
<<gli altri? >> chiedr
<<io non ti basto ? >> faccio il labbruccio
lui si lecca il labbro
<<certo puffo ma.. >> veniamo interrotti dal campanello
<<ciao ragazzi>> dico e loro salutano
<<diamoci da fare>> dico
andiamo tutti nel salone e chiamiamo Ron e Denny che ci portano le cose essenziali, con Ron alla fine ci ho parlato  ieri dopo che abbiamo finito la sala e mi ha detto che avrebbe portato tutto se lui avesse partecipato alla serata.

adesso sono arrivati e stiamo depositando tutti i tavoli
<<ah cazzo>> dico
<<cosa hai fatto? >>
<<mi sono schiacciata un piede >> dico
tutti ridono
<<brutti stronzi vi sgozzo se continuate a ridere >> dico ancora sofferente
<<ok ok la smettiamo>> dicono
sarà meglio stronzi.

mettiamo della musica e nel frattempo mettiamo a posto fino a che si fa tardi
<<wow >> dico  vedendo il risultato
<<siamo stati fantastici>> dice Aleks  e tutti cacciano un urlo contenti e iniziamo a ballare contenti.

<<ragazzi vi fermate qui? >> chiede Lily
io la guardo interrogativa e lei sorride
<<sono la sua migliore amica e ormai è come casa mia>>
<<si ci fermiamo>> dice Dimitri prima che io  potessi controbattere, alzo gli occhi al cielo e ci buttiamo sul suo divano ad aspettare la cena.

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