18 Marzo 2020

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19 Marzo 2020

Cara Pippi,

non mi sarei mai immaginata di scriverti una lettera ma eccoci qua.

Ti ringrazio per avermi portata fuori, cioè è un po' il contrario ma tra le due, ero io quella che doveva uscire da casa.

Sembra di stare in un grande fratello, tutti insieme, compatti, appiccicati gli uni agli altri, sempre cogli occhi sugli schermi...

Oggi è stato stupendo se non liberatorio vedere il mondo fuori: c'era il verde del parco che faceva contrasto col cielo completamente azzurro.
Mio dio, è stato stupendo camminare sulla terra fresca, udire il profumo del prato ed odorare il cinguettio leggero degli uccellini.

Mi sono goduta l'uscita insieme ma so perfettamente che non rimarremo più fuori da quella casa: ci sono troppe persone in giro col cane e si mormora di una possibile chiusura dei parchi a Torino...

Per quel poco che è durato, è stato paradisiaco, tutto era rimasto uguale dall'ultima volta che ero andata al parco, solo che la natura avevo avuto il sopravvento ed il Sole era il protagonista della scena.

Ciò che però fa paura è tutta questa quiete. Non c'erano bimbi sulle giostre, nonni a guardare i nipoti, madri che si scambiavano ricette di torte da cucinare, non c'erano urla, grida, voci, risate, rumori di palloni calciati o giostre usate.
Le altalene erano ferme, spinte da un lieve vento talvolta, gli scivoli erano vuoti e le panchine spoglie.

Gli anziani sono i più colpiti dal virus poiché deboli ed oramai aggravati fisicamente dall'età che è passata.
Per quanto riguarda i bimbi non so molto, al tg raccontano qualche notizia.
Ma ti svelo una delle tante cose che mi rende felice, eccola qua: una squadra di dottori, medici ed infermieri cinesi, è stata inviata in Italia al fine di aiutarci con la cura del corona.

Sono molto positiva, mia amica a quattro zampette.

La tua Letizia

Lettere dalla quarantenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora