11 Aprile 2020

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11 Aprile 2020

Caro Giacomo Taldegardo, conte di San Leopardo,
mi permetto di darle del lei per semplici motivi personali. Spero non ne venga turbato.

Ho appena concluso di leggere una delle sue più note opere: "I Canti"; ho comprato codesta raccolta un anno all'incirca fa.
Quando ero studentessa presso un istituto d'istruzione secondaria di primo grado, ho ricevuto un premio per il mio impegno, una somma da spendere in una libreria: ho acquistato molteplici volumi, "Apologia di Socrate", "il Buio oltre la siepe", "lo Scudo di Talos", "i Promessi Sposi" ed appunto "i Canti".

Di questa raccolta, conoscevo a malapena dieci opere, qualche canzone e qualche idillio, che consideravo tra i miei preferiti: "il Sabato del villaggio", era al primo posto, se dovessi fare una classifica, poi seguirebbe "il Passero solitario" ed "a Silvia". Ma oggi ho scoperto "Sopra un basso rilievo sepolcrale, dove una giovane morta è rappresentata in atto di partire, accomiatandosi dai suoi" e la riflessione finale circa la morte, mi mette i brividi.

Ma le ho scritto anche per ringraziarla perché ha segnato una fase delle mia vita; avevo circa 10 anni quando sono venuta a Recanati per la prima volta, e purtroppo devo confessare di non aver avuto molto interesse verso la sua dimora;
invece a 13 anni le cose sono cambiate poiché la mia vecchia professoressa d'italiano aveva chiesto a tutti i suoi studenti di imparare a memoria il suo "Infinito" (non è curioso sapere che migliaia di persone conoscono perfettamente una sua opera?), l'idea mi è subito piaciuta perché finalmente facevo ancora più parte del popolo italiano, ero come gli altri, sapevo cosa fosse "il guardo", cosa "esclude" e sapevo che qualcuno o qualcosa "sarebbe naufragato in modo dolce".
Il giorno dell'interrogazione mi sono offerta volontaria, rispetto ai miei compagni, avevo saputo dopo del compito ed in soli tre giorni ho imparato la poesia.
Non solo, ho imparato a memoria l'intero "Sabato del villaggio", nonostante dovessi saperne solo 8 versi.
Da lì in poi mi sono innamorata di lei e del suo mondo: al genetliaco mi è stato regalato un cuscino con la sua immagine sopra (non si spaventi, non è capitata solo a lei questa sorte).
Ed all'esame orale, di conclusione del ciclo scolastico, ho voluto trattare il "Risorgimento italiano", ovviamente nella sezione "letteratura", lei e Manzoni siete stati menzionati, principalmente lei.
Ho dovuto tenere questo esame il 29 Giugno 2018, 220 anni dopo la sua nascita, è molto buffa questa coincidenza e ricorderò sempre quel giorno come uno dei più gratificanti della mia vita.

Mi scuso enormemente per il disturbo ma ci tenevo a ringraziarla.

Una donzelletta

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