20 Maggio 2020
Caro Malick,
mi ricordo che due anni fa, in terza media, passavamo i pomeriggi insieme a studiare e mangiavamo i nuggets del Mc che ti obbligavo ad andare a prendere.
Ora non so neanche di avere ancora il tuo numero.
Non è facile mandare giù la fine di un'amicizia ma possiamo almeno ringraziare per essere stato un "percorso naturale": medie finite, ti sei trasferito, orari scolastici diversi ed ecco che non sappiamo dove trovarci.
Sei stato uno dei miei più grandi amici maschi, forse uno dei primi; abbiamo riso tantissimo, abbiamo parlato del più e del meno, siamo anche riusciti a studiare ed ho sempre cercato di sostenerti in quello che facevi.Penso anche di aver esagerato un po' qualche volta, la mia intenzione non è mai stata quella di farti da maestrina e spero non ti sia arrivato questo.
Mi mancano le nostre mattinate sui banchi di scuola, con la prof che spiega storia ed io ti suggerisco le risposte perché sono timida.
O mi viene da ridere se penso a quante sgridate ci abbia fatto la prof di tecnologia perché parlavamo troppo.
Sono terribilmente nostalgica quando ricordo i club del libro organizzati in classe dove ero fiera di te che leggevi anche solo il riassunto de "Nel mare ci sono i coccodrilli".
Non te l'ho mai detto ma sono sempre stata gelosissima quando parlavi con le altre nostre compagne di classe.L'ultima volta che ci siamo visti è stato al mio orale, penso, o forse al tuo; alla fine della fine di un breve ma intenso percorso scolastico, programmato per indirizzarci a prendere chissà quale strada nella vita. Io ero molto nervosa ed ho iniziato a piangere, tu invece sembravi più calmo ed addirittura una prof ti aveva suggerito quali organismi presenti nel sangue fossero vulnerabili all'HIV, spoiler ti aveva consigliato male.
Neanche morta rifarei le medie, mi piace adesso recarmici ma studiare di nuovo tutto il programma di tutti i tre anni, sinceramente no, ma perché adesso sono abituata bene e mi dedico a materie che mi piacciono davvero.Non so se mai ci rivedremo, in quel caso dovrai subire la nuova me.
La tua compagna di banco a sinistra
STAI LEGGENDO
Lettere dalla quarantena
Historical FictionTutti a scrivere diari pieni di esperienze, e se questa fosse l'ultima volta in cui possiamo dire ai nostri cari ed ai nostri amici cosa proviamo veramente per loro e per cosa li vogliamo ringraziare? Ecco quindi le "Lettere dalla quarantena". I nom...