3 Aprile 2020
Cara Giorgia,
tu non mi conosci ma io so molte cose su di te: oggi ti ho sentito parlare con la vicina di casa di sopra, ho scoperto che fai la prima elementare, ti piace leggere e scrivere, non hai dei nonni che possano badare a te, tuo padre fa dei turni lavorativi strani e tua madre era una stupenda infermiera e da grande vorrai essere come lei.
Sei un piccolo uccellino molto recettivo che però non ha un nido molto stabile: un papà che ti cura tutto da solo ma che non sempre ce la fa e la tua mamma se n'è andata 13 mesi fa ed in futuro faticherai a ricordarti il suono della sua voce ed il calore delle sue carezze.
Purtroppo nella vita normale, nel ciclo vitale di ogni essere vivente, ci sono diverse fasi, tra le quali la nascita, la riproduzione ed anche la morte. Immagino quanto possa far paura la parola "morte" ma esiste e, come ogni altro termine, ha un suono che permette di focalizzarsi bene sul significato.
Morte.
"MO" vedo tutto nero, delle nuvole che avvolgono tutto;
"R" qualcosa ha il sopravvento, ti aggredisce come un'onda e t'ingloba;
"TE" tutto tace, dall'oscurità si passa ad una stanza in penombra, vuota e silenziosa...Però topina, ricorda quello che ti è stato detto oggi: quando sarai un'infermiera come la tua mamma, tu curerai i pazienti e lei scenderà giù e ti darà un bacio sulla fronte e ti dirà: "brava Giorgia, sono fiera di te". Lei è sempre accanto a te che ti sorveglia e guarda tutte le biricchinate che combini al tuo povero papà e sono sicura che qualche risata, da lassù, se l'è fatta.
Per ora io posso solo scriverti una lettera che magari non leggerai mai.
Quella ragazza che si trova vicina a casa dei tuoi semi-nonni
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Lettere dalla quarantena
Historical FictionTutti a scrivere diari pieni di esperienze, e se questa fosse l'ultima volta in cui possiamo dire ai nostri cari ed ai nostri amici cosa proviamo veramente per loro e per cosa li vogliamo ringraziare? Ecco quindi le "Lettere dalla quarantena". I nom...