5 Aprile 2020

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5 Aprile 2020

Caro Edoardo,

ci conosciamo da quando ho cambiato casa, ovvero 11 anni fa; rispetto a me sei sempre stato terribilmente alto e decisamente grande quindi in cortile ho sempre giocato con tuo fratello minore.

Rivelazione della giornata: so che hai fatto il classico ergo potresti aiutarmi a studiare gli aoristi anche perché ho saputo che vorresti diventare insegnante; quelle che ti chiedo io, non sono ripetizioni ma, al contrario, ti offro del tirocinio.

In questi giorni sto guardando SKAM Italia, da quello che ho visto, parla di alcuni liceali classicisti; si capisce perché parlano di filosofia e lettere greche anche se le loro classi rispettano la "sequenza di tutti gli istituti" e non la nomenclatura "ginnasio" e "liceo".
In questi giorni -principalmente oggi- si sta discutendo di quale fine toccherà ai maturandi: all'inizio si avevano molti dubbi ma, il ministero dell'istruzione, ha dichiarato che quelli del quinto anno dovranno sostenere solo due prove, una, un tema d'italiano, l'altra, un esame orale, al computer, non voglio sembrare volgare ma hanno avuto culo.
Come anche quelle persone che quest'anno, hanno iniziato ad andare anche il sabato e che stanno dormendo un giorno in più...
Mi dispiace invece per tutti coloro che sono al primo anno di qualunque ciclo di studi: i bimbi della prima elementare non sanno leggere, scrivere o contare in modo fluido; i ragazzini delle medie non si sono ancora abituati ai ritmi dello studio; i ragazzi del primo anno di superiori invece, hanno capito poco o niente delle nuove materie...

Sono anche dispiaciuta per tutti gli studenti del penultimo anno: i ragazzi di seconda media saranno spaventati per il prossimo anno e quelli del quarto anno di superiori, si devono fare un bel culetto per essere pronti all'anno successivo.

E poi ci siamo noi, che stiamo finendo il biennio e dobbiamo metterci a studiare tutto sapendo che servirà come base per il prossimo anno. Devo studiare "da sola" troppi verbi e proposizioni e paradigmi e costruzioni lessicali e mille parole nuove.
Qualcuno abbia pietà di me che dovrò iniziare ad andare anche al sabato.

Ho bisogno di tanta compassione.

Una piccola classicista

Lettere dalla quarantenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora