14 Aprile 2020

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14 Aprile 2020

Car* stronz*,

è questo ciò che sei, è inutile girarci intorno e francamente non voglio usare toni pacati perché sarei incoerente con me stessa: ho più rispetto per Arturito ne "la casa de papel" che per te...

Adesso mi spieghi perché sei uscito coi tuoi amici a Pasquetta o perché due giorni fa non eri a casa tua.
Pensi che tutta questa quarantena sia uno scherzo? Un modo per controllarci? Per fotterci? Pensi che mi piaccia stare chiusa in casa?

Adesso ti racconto volentieri quello che faccio io,  comune mortale che ha amici, parenti ed un fidanzato: mi sveglio la mattina, faccio colazione, studio e poi dalle 11 fino alle 19 non so cosa fare. Mi metto sul mio letto e guardo ore e ore di serie tv per non pensare ad altro, oppure faccio un po' di esercizio fisico con la musica al massimo, ascolto le canzoni che mi ricordano il mio ragazzo e ci sto male perché non lo vedo da più di un mese e non so quando lo riabbraccerò.
Però allo stesso tempo sono felicissima, non solo per il ritmo delle canzoni ma anche perché so che lui sta bene, non è intubato, studia come me, si sveglia come me e molte delle cose che faccio so che lui le apprezza e mi sprona a farle, io agisco allo stesso modo coi suoi progetti ed un amore così, io non l'ho mai vissuto; quando realizzo tutto ciò mi sento una ragazza incredibilmente fortunata.

Dopo mi butto sotto l'acqua e penso a quanto possa essere figa quest'estate, m'immagino l'estate ragazzi ed i miei bimbi che ballano Dancing queen sul palco mentre tutti li applaudono. I miei genitori e tutti i miei conoscenti che vedono quanto sono gasata e sorridono anche per tutto l'impegno e l'immenso amore che provo verso queste bestioline di Satana.

Quando mi asciugo penso a tutte le volte che ai campi parrocchiali uscivo dalla doccia e trovavo una delle mie compagne di stanza che si truccava e desidero ardentemente poter andare di nuovo in montagna a Luglio per gustarmi una settimana di libertà ed isolamento dalle droghe quotidiane.

Poi arriva mia madre dal supermercato con buste e buste di prodotti con la mascherina ancora sul naso e la vedo che si lava subito le mani, prima con acqua e poi con alcool, e mi faccio raccontare quanto sono vuote o sbarrate le corsie.

A cena si accende la televisione, si guarda prima il telegiornale della regione e poi quello nazionale, vedendo Torino completamente deserta col 4 che passa davanti alla mia scuola senza nessuno nei dintorni, per poi ascoltare quanti sono i morti della giornata.

E prima di riaddormentarmi, quando ce la faccio, penso alla prima uscita che farò dopo la quarantena: girerò in bicicletta come una disgraziata e saluterò tutte le persone che mi sono mancate.

Quindi car* stronz*, non sei né furbo né un figo. Semplicemente non sai trovare il bello in quello che ti circonda, sei debole e sei una semplice mattonella di un muro altrettanto semplice.

Una cretina qualsiasi piena di fantasia

Lettere dalla quarantenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora