19 Aprile 2020

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19 Aprile 2020

Cari topini,

non so nulla di voi però vi voglio già un mondo di bene ed il solo pensiero di avervi mi rende molto felice.

In questi giorni trovo molto ricorrente il tema del matrimonio ed in seguito della maternità. Non ho intenzione di avere ora dei figli ma poi ne vorrò, vi vorrò.
Vi scrivo una lettera che possiate leggere in futuro, quando sarete grandi ed al corrente di cosa hanno dovuto sopportare i vostri genitori ed i vostri nonni.

Come vi immagino?
Penso che siate un maschio ed una femmina, avuti a due anni di distanza, per il momento i vostri nomi sono Clelia e Telemaco, nomi molto classici ma con una mia storia personale dietro: tu, ragazza mia, porti il nome di due straordinarie fanciulle, una valorosa romana ed un'ammirevole bimba vissuta a Caprera, invece il mio giovanotto prende il nome dal figlio di Odisseo, sempre in cerca della verità e pronto a tutte le evenienze.
Penso abbiate i capelli scuri e gli occhi, un paio nocciola ed un paio chiari. Non so quali siano i vostri caratteri ma vi prego di non farmi impazzire.

Se devo riassumere questa quarantena userei tre parole: vicinanza, cuffie, determinazione.
La vicinanza, materialmente non c'è, ho contatti solo con la zia ed i nonni, ci vediamo 24 ore ogni giorno e non vedo nessun altro, però socialmente, siamo tutti vicini, solidali e sempre pronti a scriverci: non sapete quante videochiamate ho fatto, quanti giochi online ho scoperto e quante volte la vostra bisnonna ha consumato i giga per chiederci se stavamo bene.
Invece le cuffie non solo mi permettono di ascoltare i professori durante le videolezioni ma anche la musica che, in un modo o nell'altro, mi fa rimanere "stabile": con la musica mi sono data dei ritmi precisi durante la giornata e durante gli esercizi, in più le canzoni mi aiutano ad amplificare le emozioni ed è una figata, userete ancora questo termine o sembro proprio vecchia?
Ed infine la determinazione che comprende il "non mollare mai"; essere sempre positivi nonostante alla tv non diamo buone notizie da quando la terza guerra mondiale è stata evitata: durante questo periodo sto capendo chi voglio diventare e cosa voglio fare, studio con più dedizione, approfondisco le mie conoscenze, mi apro nuove porte, do un senso alle mie giornate e mi sento "forterrima".

Cari topi, è così che chiamo tutti coloro che trovo teneri (a partire dai cavalli fino al mio amore), sarò pronta a rispondere ad ogni vostro quesito nel modo più dettagliato possibile perché possiate capire il passato per fare più attenzione in futuro, cercando ovviamente di non inciampare nel presente e cadere in chissà quali brutte abitudini.

Vi voglio bene

La vostra mamma

Lettere dalla quarantenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora