21 Maggio 2020
Cara ansia,
lasciami dormire perché il mio piano, fondato sulla pesantezza delle mie palpebre dopo un'intensa maratona di Netflix, potrebbe non funzionare.
Tra dodici ore avrò l'apparecchio sui denti ed avrò male, moltissimo male.
Ho sbirciato qua e là sul web e non so cosa aspettarmi domani perché sui siti online viene detto che soffrirò per 4 giorni, le mie amiche hanno, una, patito pochissimo, e l'altra, il contrario.Non so neanche classificare ed identificare le sensazioni che provo adesso perché ho le farfalle nello stomaco (un po' come quando da piccola aspettavo di andare al mare con la famiglia) ma domani non succede nulla di bello.
So solo che è un inizio, particolare, ma è comunque un inizio: questo percorso durerà due anni che, rapportati ai miei 16, sono 1/8 (se non erro) e qualora dovessi togliere l'apparecchio, avrò 18 anni, sarò maggiorenne e le foto del mio diciottesimo saranno rovinate dal mio "sorriso".Nonostante tutti mi dicano di non preoccuparmi perché sarò lo stesso incantevole, io sono terribilmente pessimista, ecco.
Ma sì, sono tutti pensieri stupidi prima di un avvenimento stressante e quasi radicale, però spero che qualcuno abbia compassione per me.
Mi immagino come in un quadro, quello di Frida dove lei si rappresenta intenta ad immaginarsi la morte: penso sia una bella similitudine con quello che sto vivendo, solo che non ho in testa (o sulla fronte) le ossa ma dei denti argentati.
Non mi importa nulla dell'estetica, ho una paura fottuta di soffrire per il metallo e per il filo ed anche per come vengono tirati i denti.
Detto questo, torno a vedere Dark, ci vediamo domani
La fortissima me
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Lettere dalla quarantena
Historical FictionTutti a scrivere diari pieni di esperienze, e se questa fosse l'ultima volta in cui possiamo dire ai nostri cari ed ai nostri amici cosa proviamo veramente per loro e per cosa li vogliamo ringraziare? Ecco quindi le "Lettere dalla quarantena". I nom...