«Allora, com'è andata la riunione?»
«Bene, anche se certe volte mi chiedo se gli insegnanti svolgano questa professione per educare i giovani che dirigeranno il nostro paese, o se cercano di boicottare il loro futuro.»
Sbatto ripetutamente le palpebre, guardandolo seduto sul mio divano. Abbiamo deciso di berci una birra nel mio appartamento che è più spazioso del suo e ha più comodità, come il lavandino non distrutto del bagno «Parla una lingua comprensibile, ti prego Joonie.» ridiamo.
«Parlavano di abbassare i voti a certi studenti. Ad esempio a chi ha creato qualche casino durante il semestre, ma secondo me non è giusto. Certo, vedendolo dallo sguardo di uno studente sarei stato d'accordo, ma un insegnante non dovrebbe comportarsi così, non dovrebbe andare a simpatia. Dovrebbe cercare di aiutare soprattutto quegli studenti che non hanno voglia di impegnarsi, perché sono quelli che magari a casa non se la passano bene o magari non hanno il giusto input per iniziare ad impegnarsi. Vorrei tanto poter far qualcosa per quel tipo di ragazzi, ma finché sono solo contro questa lotta, non potrò fare proprio niente.»
«Hai un grande cuore, davvero. Vorrei tanto essere come te.»
Sorride «No hyung, tu devi restare te stesso e incavolarti se ti rompo qualcosa.»
«Giusto, giusto. Poi come fai senza di me.»
Continuiamo a parlare, sorseggiando il nostro alcolico e conoscendoci ancora meglio.
§
La stessa scena si ripete durante tutta la settimana successiva: la mattina viene in pasticceria a prendere un caffè e il suo bombolone alla crema, rubandomi un biscotto, tutte le volte, solo per farsi urlare contro; finita la sessione di esami, torna in negozio e sta con me in cucina: mentre sforno le mie prelibatezze, lui si fa gli affari suoi giocando al telefono o leggendo o guardandomi, mangiando a volte il rimasuglio degli impasti sui mestoli o nei recipienti; alla sera ceniamo con pollo fritto o ramen, accompagnati entrambi da della sana birra; poi, di solito, ci salutiamo e ognuno si rintana nel proprio appartamento. Parliamo sempre di tantissime cose e non capita mai di restare avvolti in quel silenzio imbarazzante che c'era durante il primo mese che ci vedevamo. Mi piace molto stare in compagnia di Namjoon e la consapevolezza di volerlo come più di un amico, sta crescendo giorno dopo giorno. Cerco comunque di trattenere le mie emozioni, non volendo creare incomprensioni o rovinare il bel rapporto che si è creato.
Chissà se gli manca molto...
Mi ha mandato un messaggio, dicendomi che per un'emergenza a scuola è dovuto restare nell'istituto, dicendomi anche che non sarebbe arrivato in pasticceria, di tornare a casa e aspettarlo nel mio appartamento.
Decido di chiamare Yoongi, per distrarmi dalla mia preoccupazione. Mi risponde, come accade nelle ultime due settimane circa, dopo due squilli e con educazione «Ciao hyung.»
«Ciao Yoon, come stai?»
«Bene. Sono tornato oggi in studio e dei giornalisti mi hanno fermato per strada, ma per fortuna non ero da solo.»
«Jimin?»
«Già.» sospira «Mi piace hyung.»
«Ti piace sul serio o ti piace il suo corpo?»
Esita «Sono innamorato di Park Jimin.»
Qui la situazione si fa interessante e pericolosa...
«Credo che ricambi.»
«Cosa te lo fa credere? La sua gentilezza? Jiminie è gentile con tutti.»
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The Pink Bakery
FanfictionMi sento tirare in avanti e mi rendo conto che mi sta stringendo più forte di prima, senza farmi male, tra le sue braccia calde. Il mio cuore sta impazzendo, lo sento battere così dannatamente forte che mi spaventa. «Amo quando mi abbracci.» si allo...