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«Che c'è Jiminie? E' da quando abbiamo lasciato la Big Hit che sei pensieroso.»

«Già, hyung. Che succede? Oh, e...grazie per star assecondando la bugia che ho detto ai miei genitori e mi state accompagnando a casa. Vi devo un favore.»

«Vieni più spesso in giro con noi e ricambierai il tuo favore.»

Devono flirtare proprio ora!?

«Yoongi mi ha dato il suo numero di telefono.» dichiaro in mezzo alla strada, ormai vicino a casa del più piccolo tra noi. Si fermano, entrambi traumatizzati e confusi, per poi guardarsi e sorridere come dei maniaci.

«E che aspetti a scrivergli!» mi urla in faccia Taehyung, strattonandomi dalle spalle. Sento Jungkook ridere, per poi intromettersi e fermare il grigio «Tae, lo uccidi così. Non vedi quanto è piccolo e indifeso?»

«Credevo fossi dalla mia parte, Jeon.» lo guardo torvo, per poi tornare con un broncio ad esprimere i miei dubbi «E se volesse solo farlo con me?»

«Ti ha solo dato il numero, non ti ha mica palpato il culo.» il corvino espone la sua idea mentre cerca la chiave per aprire il cancello della sua enorme villa. Ormai è un po' di tempo che usciamo e la sua personalità è venuta finalmente fuori, lasciandosi alle spalle quella mascherata del ragazzino timido. Voglio dire, è sempre timido, ma quello è peggio di Taehyung e adora divertirsi e provocare gli altri. La lingua tagliente è un'altra delle cose che li accomuna, a quei due che fanno finta di non piacersi «B-be'...» mi gratto la nuca imbarazzato e guardandomi le scarpe.

Tae spalanca gli occhi «Jimin? Parla.»

«I-il bigliettino col numero era...nei miei pantaloni.» vedo le loro espressioni preoccupate e solo dopo qualche altro secondo mi rendo conto che impostata così, la frase, suona un po' troppo male «Non in quel senso! Pervertiti...» arrossisco, scatenando la loro ilarità su di me «Me lo ha infilato nella tasca posteriore dei pantaloni dicendomi, con un tono oserei dire fin troppo erotico "controllati le tasche prima di mettere i pantaloni da lavare, Jimin".»

Ci impiega un po' la loro risposta ad arrivare, partendo dal mio migliore che si da il merito di tutto quanto accaduto questa sera «Sapevo che vestito così ti avrebbe notato. Ti ha sempre visto con la divisa rosa di Jin e vederti tutto di nero come di solito va in giro lui, deve avergli fatto scattare qualcosa.»

«Non credo funzioni così. Però, se vuoi un mio parere, Jimin hyung, dovresti scrivergli. Se ti ha dato il numero ci sarà un motivo, no?» Jungkook, prima di entrare in casa sua e salutarci, con quella frase mi mette un po' l'animo in pace.

§

Kim Namjoon.

«Andiamo hyung, va' a parlargli.» bisbiglia un Jungkook emozionato.

Perché mai dovrei parlargli o metterlo a disagio nel suo stesso posto di lavoro?

E' da quando siamo entrati che mi evita e anche mentre prendeva le ordinazioni sembrava non mi conoscesse. 

Che diavolo gli ho fatto?

«Hyung...fai deprimere anche me così.»

Guardo il corvino che mi sorride dolcemente «Non mi hai più detto niente riguardo a ieri sera. Com'è andata?»

«Benissimo. Hoseok hyung è molto simpatico e disponibile e poi balla benissimo. Poi...be', Tae era così bello con quel maglione ros-» la sua faccia è sognante, ma quando si rende conto di quello che sta dicendo si ferma, si schiarisce la voce e cambia argomento «Offro io oggi, ma pagherai tu.»

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