Kim Namjoon.
«Ci nascondono qualcosa, ne sono convinto.»
«Studia Jiminie.»
«Ma è vero hyung! Guardali!»
«Non ci vedo niente di strano.»
«Oh andiamo! Continuano a girarsi verso la porta e non fanno altro che parlare tra di loro. E poi, quando ci avviciniamo noi, cambiano improvvisamente argomento.»
Lo guardo, sospirando, stanco della sua testardaggine «Jimin, smettila di essere paranoico e finisci di studiare.»
Sbuffa e si alza, puntandomi un dito contro «Sta' a vedere.» si avvia verso i nostri tre amici riuniti davanti al bancone. Appena vedono Jimin andargli incontro, subito si sparpagliano per il negozio, ignorandolo completamente.
In effetti, è tutta la mattina che fanno così: Jungkook mi evita e non mi guarda negli occhi, Taehyung non blatera come suo solito di cose completamente a caso, e Hoseok non emette i suoi classici versi che accompagnano sempre le sue azioni.
Jimin torna a sedersi davanti a me «Mi credi ora?»
«Sì, ma ora impegnati. Tra poco arriva Jackson e non riuscirai a fare più niente con lui tra i piedi.»
«Perché dici così? E' simpatico.»
«Su questo non ci sono dubbi, ma oltre ad essere simpatico è anche un disturbatore professionista. Mi avevi promesso che ti saresti portato avanti con lo studio visto che domani arriva il tuo Yoon-Yoon e vuoi passare l'intera giornata con lui, quindi muoviti e finisci di studiare.» sembra che io l'abbia convinto e per almeno due ore non apre bocca se non per ripetere qualche concetto, secondo lui troppo difficile per il suo piccolo cervello. E' incredibile come si riesca ad insultare da solo senza neanche accorgersene.
Nel mentre che lui studia, Hoseok fa cassa e Taehyung e Jungkook servono i clienti, io pulisco un po' i tavoli, i bagni e la vetrata, dopo che qualche omofobo ci ha tirato contro un uovo. Non è la prima volta che succede da quando c'è stata la conferenza stampa, ma spero che quando torni Seokjin tutto questo non accada più; non voglio che soffra. E' da una settimana che non lo sento, neanche per messaggio. Ho provato a scrivergli, anche solo per sapere come stava, ma non ha nemmeno visualizzato i messaggi, nonostante fosse online e rispondesse agli altri. Sono curioso di sapere se mi ha lasciato oppure vuole solo pensare da solo senza la mia influenza. Potrei capirlo, se solo me lo dicesse. Secondo Jackson lo sta facendo apposta, come per farmela pagare di avergli detto quelle cose da ubriaco. Effettivamente, dire al proprio ragazzo che vuoi un figlio e che farai sesso con un altro per averlo, cosa biologicamente impossibile, tra le altre cose, non è il massimo per la stabilità della coppia. Sono preoccupato, ma non vedo l'ora di domani per poterlo guardare negli occhi e capire cosa prova.
«Namjoon ah! Perché stai pulendo il tavolo senza straccio?»
Mi risveglio dai miei pensieri e noto che Jackson, e tutti gli altri, mi guardano confusi e preoccupati dal mio comportamento: sto spruzzando il detersivo sul tavolo e sto usando la mia mano come straccio. Mi guardo la mano e sbuffo, accasciandomi sulla sedia «Vado a lavarmi le mani.» mi alzo di nuovo e supero tutti i miei amici, dirigendomi verso quel luogo in cui ho infilato per la prima volta la lingua nella bocca di Seokjin. Mi manca così tanto. Non ce la faccio più. Due mesi senza vederlo e una settimana senza nemmeno sentirlo perché sono un cretino; devo rimediare, non posso andare avanti così e so che lui sta soffrendo. Me lo sento.
Sento Jimin urlare e un rumore di tazzine che sbattono tra loro mi fa stringere nelle spalle.
Ma che diavolo...
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The Pink Bakery
FanfictionMi sento tirare in avanti e mi rendo conto che mi sta stringendo più forte di prima, senza farmi male, tra le sue braccia calde. Il mio cuore sta impazzendo, lo sento battere così dannatamente forte che mi spaventa. «Amo quando mi abbracci.» si allo...