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Kim Namjoon.

Un mese. Un fottuto mese senza averlo al mio fianco e lui che fa? Va ad una cena di lavoro con il produttore e gli altri chef. E io che, per passare più tempo con lui, ho anche saltato delle lezioni. Domani, da lui, è il nostro mesiversario e spero vivamente che sia presente. Nell'ultima settimana ci siamo sentiti solo due volte. Due. Sto impazzendo; la mia lucidità sta andando a quel paese e la mia mente si sta autoconvincendo che Seokjin abbia trovato un altro.

«Aish!» lancio lo strofinaccio sul tavolo che sto pulendo e vengo raggiunto da Taehyung e Jimin, entrambi preoccupati.

«Hyung, tutto bene?» sussurra l'arancione.

«No, per niente. Perché Jin non vuole più sentirmi e preferisce i suoi colleghi, eh? Mi aveva promesso che ci saremmo tenuti in contatto tutti i giorni e invece-» vengo interrotto da una notifica del mio cellulare. Apro instagram, constatando che il mio ragazzo ha appena pubblicato una foto di lui, sulla spiaggia, mentre beve un cocktail. Sotto l'immagine, la descrizione mi fa incazzare ancora di più: giornata meravigliosa con i miei hyung americani!

Stringo i pugni, rischiando di rompere il mio cellulare tra le mani.

«Hyung-» prova il grigio.

«I suoi hyung?! E noi siamo gli stronzi che badano alla sua pasticceria giorno e notte, cercando di non farla fallire a causa dell'assenza delle brioche e dei biscotti e delle torte e-»

«Hyung! Che succede? Perché urli? Ti si sente fino a fuori...» mi volto verso un Jungkook in giacca di pelle e jeans neri aderenti.

Prendo un respiro profondo «Niente. Sto bene!» me ne vado in cucina, chiudendomi dentro e accasciandomi a terra, cercando di calmarmi. Sento gli occhi riempirsi di lacrime, ma mi impongo di non lasciarmi andare.

«Hyung...» appena sento la voce del corvino mi alzo, tirando su col naso e cercando di tornare il solito Namjoon. Mi si avvicina e mi mette una mano sulla spalla «Ti manca, vero?»

Annuisco, sospirando «Non sembra che io manchi a lui, però.»

«Sai anche tu che non è vero. Lo dici solo perché ti sta mettendo un po' da parte e perché sei arrabbiato.»

«E' proprio questo il problema Kook: mi sta mettendo da parte. Posso capire che sta facendo una bellissima esperienza, ma nella sua vita ci sono anche io e non deve dimenticarselo. Sono il suo fidanzato!»

Lo vedo sospirare «Hai provato a dirglielo?» nego con la testa e lo sento sospirare di più «Hyung, quando io e Tae abbiamo litigato, due settimane fa, sei stato tu a dirci di parlare del problema e di cercare di venirci incontro, capendolo e affrontandolo, in modo da annientarlo e continuare ad essere una coppia felice.»

«Quindi, che dovrei fare?»

«Chiamalo, adesso. Imponiti e digli che è urgente, se può smettere di fare quello che sta facendo, che devi parlargli urgentemente.»

«E poi?»

«Digli come ti senti, chiedigli perché si comporta in questo modo nei tuoi confronti e cercate insieme una soluzione. Vado di là con gli altri, tu fallo.»

Prendo un respiro profondo e, nonostante non voglia e abbia paura, digito sul mio cellulare il numero del mio fidanzato e avvio la chiamata, sperando in una sua risposta.

§

Kim Seokjin.

Il mio telefono mi squilla nella tasca dei pantaloni. Sbuffo, entrando nella mia camera d'albergo con il caffè di Yoongi e la mia bottiglietta d'acqua. Poso le cose sul tavolo del salotto di quella stanza che è casa nostra da un mese e porto il mio cellulare all'orecchio, rispondendo alla chiamata senza guardare il mittente «Pronto?»

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