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«Non dovresti chiedere...»

Questo è il mio biglietto di accesso alle sue labbra. Mi fiondo su di esse, attaccando il mio corpo al suo e gli accarezzo il viso, mentre lui schiude le labbra.

Non ci credo...vuole che lo limoni?

Mi stacco leggermente, guardandolo e lui emette un lamento di disappunto. Sorrido, non resistendogli e baciandolo di nuovo, ma questa volta aggiungo la mia lingua, che incontra la sua per la prima volta. Iniziano una danza e sento il cuore esplodermi nel petto. Amo Kim Seokjin, questo è chiaro, solo non credevo di desiderarlo così tanto anche a livello sessuale. Mano a mano che il bacio si fa più bagnato, sento crescere in me una strana eccitazione e questa cosa mi complica particolarmente. Sto per lasciar andare la ragione e agire di istinto, ma una voce ci fa sobbalzare entrambi, che ci stacchiamo all'istante, con il respiro irregolare e io con una mezza erezione nei pantaloni.

«Hyung...è arrivato anche Hoseok e vi stiamo aspettando di là in sala. Tae ha chiamato dicendo che stanno per arrivare.» la voce di Jimin è così dolce. Mi chiedo come faccia ad avere vent'anni.

«Smettetela di scopare. Vieni Jiminie.» Yoongi invece è il solito scaricatore di porto.

Noto Seokjin arrossire e io sorrido, sentendo il bisogno di baciarlo di nuovo, ma mi trattengo e gli poso le labbra dolcemente sulla guancia, sussurrando «Andiamo hyung. Dobbiamo pensare a Jungkook ora.»

Annuisce con un sorriso stampato in faccia «Cambiati. Io controllo che sia tutto a posto.»

§

Jeon Jungkook.

E' tutto il giorno che siamo in giro e sono le undici di sera. Io sono davvero tanto stanco e dovrei anche andare a cercare un posto in cui stare, come un motel o qualcosa che non mi costi troppo. Ho sentito mio fratello al telefono prima e mi ha detto che mi avrebbe portato dei soldi lui nel weekend quando ci saremmo visti e che, per ora, avrei dovuto chiedere dei prestiti ai miei amici. Taehyung, che ha assistito alla chiamata, ha accettato di pagarmi una stanza in uno di quegli ostelli per studenti che non costano molto. Mi sento in colpa e non voglio accettare i suoi soldi. Per due notti posso anche dormire su una panchina, del freddo non mi importa.

«Perché siamo alla pasticceria di Jin?» Taehyung sta guidando da un po' e si ferma nel parcheggio del The Pink Bakery. Sono confuso.

«Vieni, devo prendere una cosa che ho lasciato qui prima di venire all'ospedale.»

«Tae, non troverò mai una stanza se non ci sbrighiamo. Ti prego, possiamo andare a cercare un posto? Sono stanco e voglio dormire.» lo supplico con lo sguardo, ma sembra non importargli.

«Fidati di me, Kookie. Lo troverai un posto dove stare. Ora mi accompagni? Ho paura ad andare da solo.»

Lo guardo e sospirando scendo dalla macchina, avviandomi all'ingresso «Come entriamo se è chiuso?»

«Tranquillo, Jin mi ha detto che non ha chiuso questa sera.»

Entriamo e lui mi lascia superarlo, per chiudersi la porta alle spalle, facendo tintinnare quella campanella rigorosamente rosa.

«Come non ha chiuso? Non ha paura che rub-»

La luce viene accesa e dei coriandoli vengono sparati verso il soffitto del locale, accompagnati da un urlo di gioia da parte dei miei amici, che spuntano da dietro al bancone, sorridenti e felici «Buone dimissioni Jungkookie!»

Dei palloncini colorati sono sparsi ovunque, come alcuni striscioni e delle ghirlande che vanno da una parte all'altra di questo posto che, in questo momento, mi sembra essere magico.

The Pink BakeryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora