Kim Namjoon.
Ho creato solo casini oggi in classe e a casa ho rotto un quadro e il lavandino del bagno, ma sono ancora vivo e sto temporeggiando davanti alla pasticceria. Sono vestito casual rispetto a come vado al lavoro, ovvero in giacca e cravatta. Indosso una semplice maglia bianca, dei jeans, delle timberland e un cappotto beige. Essendo ancora freddo porto anche una sciarpa sui toni del grigio intorno al collo e un berretto degli stessi colori a ripararmi la testa.
Sono così agitato e di Jungkook non ho più sentito niente da questa mattina. Chissà che sta combinando...
Guardo l'ora sul mio cellulare, rimettendolo in tasca quando mi rendo conto che è il momento: sono le diciassette in punto.
Fighting, Namjoon.
§
Kim Seokjin.
E' ora. Namjoon è appena entrato in pasticceria e io lo squadro dalla testa ai piedi. Sono stato agitato per tutta la mattina a causa degli altri che hanno insistito a dirmi che questo è un appuntamento. No, che non lo è. Siamo solo due amici che escono per farsi un giro. Cosa c'è di strano?
Mi avvicino piano e lo saluto timidamente con la mano. Indosso dei pantaloni neri di pelle, un maglione e una giacca dello stesso colore e delle scarpe bianche.
«Ciao hyung, pronto?»
Annuisco e prima di uscire dal negozio, mi volto verso quei due adulti immaturi «Vi prego ragazzi, io sto andando, non distruggetemi la pasticceria.»
«Fidati di noi hyung!» Taehyung parla con un sorriso smagliante.
«Te lo promettiamo hyung, faremo i bravi e lavoreremo sodo.» Jimin si fa la croce sul cuore.
Sospiro e li saluto, seguendo Namjoon all'esterno e il freddo mi colpisce in piena faccia.
«Che avevi in mente di fare?» gli chiedo per interrompere quel silenzio imbarazzante che si è creato tra di noi. Sta camminando con le mani nelle tasche e si stringe nel suo cappotto aperto. Si volta a guardarmi e mi sorride, facendomi vedere quelle meraviglie di fossette che si ritrova «In realtà non ho pensato a niente. Volevo far decidere a te, però se vuoi possiamo andare lungo il fiume e iniziare con una passeggiata. Le idee verranno dopo, va bene?»
Sorrido a mia volta e annuisco «Amo passeggiare su quelle rive.»
Ci incamminiamo e decidiamo di prendere un autobus per fare prima ad arrivare in centro. Era da un sacco di tempo che non salivo su un mezzo pubblico e non mi ricordavo quanto potessero essere scomodi e puzzolenti. Mi sento un paio di sguardi addosso, ma li ignoro, leggermente a disagio e mi incanto ad osservare Namjoon. E' intento a guardare fuori dal finestrino in cerca della nostra fermata.
Quando è concentrato è così carino...aspetta, che?
Scuoto leggermente la testa e mi sento il viso bruciare. Lo guardo negli occhi e noto che mi stava guardando. Gli sorrido di poco e in imbarazzo, per poi sentire la sua voce profonda intimarmi che alla prossima fermata dobbiamo scendere. Quando arriviamo ai margini del fiume Han chiudo gli occhi e mi godo quel freddo gelido e la sensazione della neve sotto le scarpe.
«Ti piace?»
Sorrido «Si...» apro gli occhi e lui è di fianco a me che guarda in lontananza il sole che, ormai, ci sta abbandonando «Amo la pace che infonde questo posto.»
«Quando sono triste cammino spesso qui intorno, per cercare di mettere in ordine i pensieri.»
«E' un bel luogo tranquillo.»
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The Pink Bakery
FanfictionMi sento tirare in avanti e mi rendo conto che mi sta stringendo più forte di prima, senza farmi male, tra le sue braccia calde. Il mio cuore sta impazzendo, lo sento battere così dannatamente forte che mi spaventa. «Amo quando mi abbracci.» si allo...