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Kim Seokjin.

Questa situazione sta degenerando sempre di più: Taehyung non riesce a smettere di piangere e Namjoon non parla; lui pensa e scrive. Cosa stia scrivendo da tutta la mattina non ne ho idea, ma sta scrivendo e mi sta mandando fuori di testa.

Stufo, mi alzo e metto in vari piatti del kimchi che conservo per quando la fame diventa insostenibile durante il lavoro. Lo porto agli altri con dell'acqua «Ragazzi, mangiate un po'.»

Lascio le bacchette sul tavolo e mi siedo di fianco a Namjoon che ancora non alza lo sguardo da quel foglio. Glielo strappo di mano, notando appuntate varie idee tutte cancellate da linee irregolari «Mangia o giuro che ti imbocco con la forza.»

Sospira e prende un po' di cibo, iniziando a nutrirsi, proprio come gli altri. Tutti tranne Taehyung, che resta in disparte su una sedia rosa. Mi avvicino a lui e gli accarezzo una spalla, abbassandomi alla sua altezza, piegando leggermente il busto in avanti «Tae...vieni a mangiare un po' di kimchi?» nega con la testa, continuando a tenere gli occhi puntati per terra «Vieni almeno vicino a noi, hm?»

Alza il viso e tira su col naso «M-mi viene da vomitare, hyung...»

Aish!

«Vieni.» lo aiuto a tirarsi su da quella sedia e lo porto in bagno, sotto allo sguardo preoccupato degli altri. Si accascia con la faccia nel gabinetto e inizia a vomitare, probabilmente, quello che ha mangiato la sera prima con Jungkook. Sospiro, dando un'occhiata dietro di me e trovando i ragazzi, tranne Namjoon e mia cugina, che mi guardano, sperando che il grigio mi abbia detto qualcosa in più, sfogandosi in una qualsiasi maniera. Scuoto la testa piano da destra a sinistra e torno a guardare il ragazzo che sta soffrendo più di tutti.

Mi avvicino a lui quando noto che ha finito di rimettere e gli accarezzo la schiena «Andiamo a casa mia? Così ti distendi un po' e-»

«N-no. S-se Kookie dovesse riuscire a scappare verrebbe qui e io devo proteggerlo da-»

«Taehyung!» urla mia cugina insieme a Namjoon, che prende parola «Ha chiamato Jennie dicendo che lo porteranno a Londra, ma che non possono partire a causa di un'imminente tempesta. Il matrimonio lo faranno domani all'interno dell'azienda del signor Kim.»

«Quindi, che vorresti fare?» chiede Yoongi, mentre Tae trattiene le lacrime e i singhiozzi.

«Semplice: ci imbuchiamo al matrimonio e tiriamo entrambi fuori dalla situazione.»

«J-Jennie...sta bene?» sussurra il grigio tra le mie braccia, guardando Jisoo.

Kim Taehyung ha davvero un grande cuore...

«Ci è già passata, sa come fregare i genitori ricchi, ma non sta bene. Sta rivivendo la stessa cosa dagli occhi di Jungkook. Appena lo libereremo, noi probabilmente ce ne andremo come avevamo già programmato di fare. Solo allora potrà stare bene.»

«Andiamo a casa mia.» propone Yoongi.

«No. Kook-»

«Taehyung, Jungkook non uscirà di casa. Adesso alzati e andiamo al mio attico. Lì avremmo la giusta privacy e potremmo organizzarci come si deve per questa cosa perché, non voglio farvelo notare, ma è rapimento di persona e i suoi genitori potrebbero denunciarci.»

«Yoon ha ragione.» sussurro a Tae dolcemente «Dai andiamo, ok?»

Il grigio si alza a fatica, tenendosi lo stomaco con le mani. Lo aiuto a camminare fino all'esterno della pasticceria e andiamo alla mia macchina «Joonie vieni con me, vero?»

«Certo hyung.» finalmente vedo le sue fossette spuntare e sorrido a mia volta, abbassando lo sguardo e aprendo la macchina. Lascio sedere Taehyung sui sedili posteriori e mentre chiudo la portiera, Jimin si infila in mezzo e quasi lo trancio a metà «Jimin! Ti ho quasi ucciso! Santo cielo...»

The Pink BakeryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora