Kim Seokjin.
Sono seduto sulle scale, scosso, spaventato, impaurito, con la maglietta strappata e un ginocchio sbucciato. Mi passo una mano tra i capelli, notando poi una presenza davanti a me, qualche scalino più in basso.
«Non ci sono più.»
Deglutisco e sussurro un flebile grazie a quel ragazzo biondo «Scusa, per averti coinvolto.» continuo con voce bassa. Mi faccio da parte per lasciarlo passare, ma si siede di fianco a me. Lo guardo, un po' stranito. Lui trova più interessante le sue scarpe.
«Deve essere dura.»
«Hm?»
«Essere famosi, intendo.»
Rimango stupito «Mi conosci?»
Sorride «Chi non ti conosce? Sei Kim Seokjin, il pasticciere più bello e sexy di tutta la Corea.»
EH?!
Mi guarda, notando il mio rossore. Distolgo lo sguardo, sentendomi il suo addosso «Sai, ho bruciato la cucina del mio vecchio appartamento seguendo una tua ricetta.»
Messi bene...
«Oh...»
«Comunque, hai proprio dei fan insistenti.»
Sospiro «Q-quelli non sono fan...» mi guarda confuso, così continuo «Sono fan, si, ma rientrano nella categoria di "fan da evitare". Tra di loro ci sono gli stalker, i maniaci sessuali, quelli che fanno degli interventi per somigliarti...»
«C'è davvero gente che lo fa?»
«Oh si, credimi. Dopo aver visto su internet un tizio che ha fatto un sacco di interventi chirurgici per diventare uguale me, riuscendo male tra l'altro, ho smesso di entrare su youtube per un mese. Mi è quasi venuta l'orticaria.» sorrido al ricordo.
«Inquietante...le persone dovrebbero avere una propria identità, non cercare di somigliare a qualcuno. Così è noioso.»
«Non vorresti un altro me? Tutti vorrebbero un me in casa propria.» provo a scherzare.
«Così rischierei di rompere le sedie anche agli altri te.» ride.
Mi pietrifico.
La mia preziosa sedia...
Mi alzo «Ora dovrei andare. Grazie per prima. A presto, vicino.» mi chiudo la porta alle spalle non lasciandolo parlare.
Ancora questa storia non mi va giù.
§
Passano vari giorni in cui evitare Kim Namjoon è diventata la mia priorità. Quando prova a parlarmi io invento una scusa e scappo via. Non viene mai neanche in negozio quindi sono sempre più tranquillo. Devo già evitarlo quando sono nelle vicinanze di casa, figuriamoci se mi appare davanti ora. Non lo ignoro per la sedia, nel senso, sì, anche per quello, ma per un sogno che ho fatto proprio quando mi ha salvato da quei fan impazziti.
Inizio a sfornare le mie brioche e sento spesso quella bella campanella e Hoseok salutare felice. Esco per portare un vassoio di prelibatezze da mettere nel bancone con il vetro, in modo che i clienti possano vedere le mie opere d'arte.
«Ecco qui altra roba, Hobi. Me la sistemi tu?»
«Certo hyung!»
Mi volto verso la cassa e in attesa c'è proprio lui, che mi fissa intensamente.
Santa Maria...
Mi volto e sparisco in cucina velocemente, letteralmente scappando. Lo sto evitando di nuovo? Sì. Non voglio parlare con lui dopo quella notte.
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The Pink Bakery
FanfictionMi sento tirare in avanti e mi rendo conto che mi sta stringendo più forte di prima, senza farmi male, tra le sue braccia calde. Il mio cuore sta impazzendo, lo sento battere così dannatamente forte che mi spaventa. «Amo quando mi abbracci.» si allo...