[65]

378 26 2
                                    

Min Yoongi.

«Se non te ne vai chiamo la polizia.»

«E cosa gli dici? Sono solo una persona che vuole diventare un cliente di questo negozio.»

Sul mio viso si impossessa un sorriso di sfida «Ho sempre con me le prove per incastrarti.»

«Hyung...»

Jiminie...

«Caro Seokjin, spero che per domani a quest'ora la torta sia pronta. Ti invierò una foto da metterci su in mezzo alla panna e ai bignè, tanto il tuo numero è lo stesso, giusto?» quel fetente sorride e si volta, uscendo dal The Pink Bakery «A presto!»

Stringo i pugni e mi avvio verso la porta, quando un colpo e un urlo spaventato mi giungono alle orecchie, portandomi a voltare il mio corpo e osservare la scena: Jin tra le braccia di Namjoon, inerme e pallido.

Merda! Fanculo a Son Hyunwoo!

«Quindi...Jin hyung è stato stuprato e maltrattato da Shownu?»

«Non chiamarlo così Jimin. Che nessuno osi nominare quello stronzo.» ho dovuto raccontare agli altri quello che è successo in passato al nostro hyung e sono tutti molto preoccupati. Ovviamente conoscono il suo gruppo e ho scoperto che al mio ragazzo è sempre piaciuto il fisico di Lee Hoseok, meglio conosciuto come Wonho; ha un bel corpo, non posso negarlo. Il problema è quello stronzo del suo leader. Perché è tornato? Cosa vuole da Seokjin? Sono sicuro che c'è sotto altro, deve essermi sfuggito qualcosa...

«Si è svegliato...» sussurra Namjoon, tornando a sedersi al mio fianco.

«E perché sei qui fuori e non lì dentro con lui?»

«Vogliono fargli degli esami, ma secondo il medico è stato un calo di pressione dovuto allo shock subito.»

Abbiamo raccontato ai dottori che è svenuto dopo aver visto una persona con cui ha passato dei brutti momenti. Non potevamo entrare in dettagli senza il consenso di Seokjin, anche se è da anni che vorrei vedere quel tizio dietro alle sbarre. Se solo Jin non fosse così buono.

«Andate pure a casa, resto io qua con lui.»

«Namjoon, come hai intenzione di tornare a casa senza macchina?»

«Taxi.»

Sospiro, ma decido che forse è meglio lasciare ai due un po' di spazio e io devo pensare a consolare il mio Jimin, che è da prima che non smette di stringersi al mio braccio e tremare. Questa storia lo ha scosso troppo e io devo rimediare.

§

Kim Namjoon.

Mi avvicino a Seokjin che ha gli occhi chiusi ed è steso su quel lettino di ospedale nella stanza illuminata solo dalla luce della luna.

«Mi dispiace tanto, Jinnie.» stringo la sua mano tra le mie. E' fredda e pallida «Avrei dovuto agire, tirargli un pugno in faccia e rompergli il naso. Avrei dovuto umiliarlo come lui ha fatto con te due anni fa e avrei dovuto difenderti. Avrei dovuto essere io quello che ti si parava davanti e rispondeva a tono a quel tizio spregevole; invece sono rimasto immobile, paralizzato, proprio come te. Come se fossi stato io a soffrire di più in quel momento.»

La sua mano si muove tra le mie e io alzo lo sguardo su di lui, che mi guarda con occhi lucidi e stanchi «Non è colpa tua.» sussurra «E sono felice che tu non abbia fatto niente. Più tardi scopre che sono di nuovo felice e che non mi importa niente di lui, meglio è.»

The Pink BakeryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora