Kim Namjoon.
Sono senza parole. Non credevo che Seokjin avesse avuto un'esperienza del genere appena due anni fa. Ringrazio Yoongi che lo ha salvato, chissà dove sarebbe ora. Ho gli occhi lucidi ma non riesco a piangere, la mia voglia di essere forte per lui è ancora presente e, sopratutto in questo momento, non cederò. Gli starò ancora più vicino di prima e cercherò questo Son Hyunwoo, tanto se è famoso non dovrebbe essere difficile da trovare. Gli rovinerò la vita proprio come lui ha fatto con quella del mio uomo. Ora capisco perché Jin ha paura di intraprendere una relazione. L'unica volta che si è fidato di qualcuno è stato trattato come un oggetto. Capisco perché mi ha chiesto, terrorizzato, se io fossi come quell'essere. Anche io lo avrei fatto. Anche a me sarebbe venuta in mente una domanda simile.
Io, Kim Namjoon, sono un emerito coglione.
«Ti prego, di qualcosa. Qualsiasi cosa.»
Punto i miei occhi nei suoi, da cui escono delle lacrime da parecchio tempo. Mentre raccontava tremava, si abbracciava da solo e piangeva. Deglutisco, sussurrando l'unica cosa che è in mio potere dire «Mi dispiace. Io non avrei mai pensato che tu...non credevo che-» due braccia avvolgono il mio corpo, interrompendomi, stringendomi forte. Sospiro, poggiandomi col capo sulla sua spalla e lo abbraccio a mia volta «Mi dispiace tanto, Jinnie, mi dispiace...»
Prende il mio viso tra le sue mani e mi guarda attentamente negli occhi «R-ridillo.» deglutisce e posso notare le sue lacrime che ancora scendono sulle sue guance.
«Mi dis-»
«N-no. L'altra cosa.»
Ci penso un attimo, non capendo inizialmente, ma dopo qualche secondo sussurro «Jinnie...»
Annuisce e si fionda sulle mie labbra, baciandole con più foga di quanto mi aspettassi «D-dispiace a me, Joonie.» bisbiglia, sfiorando la mia bocca con la sua «Mi dispiace, di non averti reso partecipe subito del mio passato, di non averti detto niente a riguardo e di averti fatto preoccupare e stare male. Mi dispiace se sono stato un codardo fin dall'inizio, mi dispiace tanto. I-io...tu mi piaci tanto e...e-e non voglio farmi fermare dalla mia paura. V-voglio tornare a vivere come un essere umano e tenerti al mio fianco, io-»
Mi fiondo sulle sue labbra, interrompendolo e baciandolo con la stessa foga con cui mi ha baciato lui prima, solo che, questa volta, la mia lingua riesce ad entrare in contatto con la sua, creando una danza spinta, sensuale e bagnata «Non permetterò che qualcun altro ti faccia del male, Kim Seokjin.» sussurro, mentre le mie labbra accarezzano tutta la superficie del suo volto. Mi ricordo del suo punto sensibile, tra la clavicola e il collo e non aspetto oltre per baciarlo proprio in quel punto, portandolo ad ansimare e a tirare leggermente i miei capelli.
«N-non ti lascerò mai più, Kim Namjoon.»
Lo guardo, per qualche secondo, per poi infilare di nuovo la lingua nella sua bocca. Mi metto su di lui, portandolo a sdraiarsi sul mio divano, già testimone dei nostri sentimenti una volta. Continuiamo a baciarci, quasi come a recuperare i giorni persi senza l'altro. Seokjin tira i miei capelli e sospira ogni tanto, quando cerca di riprendere aria. Mi allontano dalla sua bocca, per passare le labbra sulla sua mascella, sul suo collo, in quel punto che tanto lo fa impazzire e proprio lì, inizio a succhiare un lembo della sua pelle. Con una mano accarezzo la sua cute e posso notare che molti brividi percorrono il suo corpo, che freme sotto al mio tocco. Ansima e sospira nel mio orecchio, tirandomi maggiormente i capelli e alzando di poco il bacino, il giusto per sfiorare la mia crescente erezione con la sua. Tutto questo mi manda scariche elettriche in tutto l'organismo e dopo aver finito di marchiarlo, rendendolo mio, mi fiondo nuovamente su quelle labbra carnose che tanto amo, mordendole e succhiandole.
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The Pink Bakery
FanfictionMi sento tirare in avanti e mi rendo conto che mi sta stringendo più forte di prima, senza farmi male, tra le sue braccia calde. Il mio cuore sta impazzendo, lo sento battere così dannatamente forte che mi spaventa. «Amo quando mi abbracci.» si allo...