Tornata a casa Jane percorse velocemente il lungo corridoio, salì di fretta le scale per ritrovarsi poi davanti alla stanza di Ofelia, bussò. La porta si spalancò per lasciar spazio a una piccola ragazza dai capelli castani, sulla guancia aveva un profondo taglio che fece insospettire Jane,
<Posso entrare?>
Chiese gentilmente Jane, la ragazza fece segno di sì con la testa e si scansò per far passare la biondina che si accomodò su un piccolo divanetto al lato della stanza,
<Allora?>
Chiese Jane tranquillamente, Ofelia inarcò le sopracciglia,
<Allora cosa?>
Chiese confusa la castana avvicinandosi un po' ma rimanendo comunque in piedi,
<La zia si è accorta della tua uscita notturna?>
Chiese divertita Jane, Ofelia abbassò la testa,
<Sì, ti ha beccato, lo sapevo, a lei non sfugge mai niente>
Continuò a dire Jane,
<Che cosa volete signorina Jane?>
Chiese Ofelia non molto contenta della piega che stava prendendo la conversazione,
<Niente, niente, solo fare due chiacchiere>
Disse Jane sempre con il sorriso stampato in volto, se c'era una cosa che gli piaceva più di uscire di casa di nascosto era stuzzicare le persone. Ofelia non disse niente ma guardò la biondina con espressione interrogativa,
<Sai casualmente stasera io mi trovavo al ballo del conte Harold...>
Cominciò a spiegare Jane, Ofelia sgranò gli occhi,
<E sì, ti ho vista parlare con l'ambasciatore, so anche che siete andati al giardino d'estate, giusto signorina... Denise?>
Jane pronunciando l'ultima parola imitò con le mani i segni di due virgolette, Ofelia la guardò sorpresa,
<Ci avete seguiti?>
Chiese con un filo di voce la ragazza, Jane scoppiò a ridere,
<No no, non ce ne è stato bisogno, penso che l'ambasciatore ti abbia spiegato come funziona il suo clan giusto?>
Ofelia annuì leggermente,
<Ottimo, beh ti basta sapere che la mia migliore amica Evelyn fa parte del clan della rete ed è proprio la cugina dell'ambasciatore>
Ofelia continuò a guardare la biondina con aria preoccupata,
<La zia non sa che tu hai incontrato l'ambasciatore giusto?>
Chiese Jane dopo qualche minuto di silenzio, Ofelia fece segno di no con la testa e aprì la bocca come per giustificarsi ma Jane l'anticipò,
<Tranquilla, non dirò nulla>
Ofelia inarcò nuovamente le sopracciglia,
<Davvero? Perché?>
Jane sorrise,
<Non è un particolare poi così tanto importante, quindi perché metterti ancora di più nei guai, penso che già solo per questa piccola scappatella la zia sia molto arrabbiata con te>
Spiegò tranquillamente Jane, Ofelia accennò un piccolo sorriso,
<Grazie>
Disse con un filo di voce, Jane lanciò un veloce sguardo all'orologio, era veramente tardi e cominciava ad avere sonno,
<Ora devo proprio andare>
Si alzò dal divano per avvicinarsi alla porta,
<Un'ultima domanda, scusa se te lo chiedo, ma quel graffio come te lo sei procurato?>
Disse Jane prima di aprire la porta indicando la guancia della ragazza, Ofelia si tastò il volto come se si fosse dimenticata di essersi ferita,
<Ah sì, è stata una donna di nome Freya>
Spiegò semplicemente, Jane fece una smorfia disgustata come se solo sentire quel nome gli facesse venire il voltastomaco,
<Ci è andata giù pensante, come sempre>
Disse solamente Jane prima di aprire la porta e uscire.
Scese le scale per arrivare fino alla sua stanza , entrò, si tolse il vestito da sera e indossò la sua camicia da notte per poi infilarsi nel letto.~~~~~~~~~~~~
Erano quasi le dieci di mattina, il sole entrava dalle grandi finestre della stanza, Jane si alzò e si stiracchiò.
Dopo essersi sistemata, cercò qualcosa da indossare, optò per un vestito semplice con il corsetto nero e la gonna di un blu acceso, indossò delle semplici ballerine nere e sistemò i suoi capelli in una treccia laterale.
Uscì dalla stanza per andare a mangiare qualcosa e entrata in cucina incontrò la zia che dava ordini ad alcune cameriere,
<Buongiorno zia>
La zia si voltò e sorrise alla nipote,
<Buongiorno tesoro, dopo dovrei parlarti di una cosa urgente>
Jane annuì per poi afferrare una mela e dirigersi verso il salone. Dopo qualche minuto la raggiunse la zia, che aveva finito di assegnare i vari compiti alle cameriere e si sedette sul divano vicino alla nipote,
<Sono davvero esausta>
Esordì Berenilde per poi afferrare una tazzina di tè fumante portato da una cameriera,
<Allora zia che dovevi dirmi?>
Chiese curiosa Jane,
<Oh sì, allora cara, ti sei certo accorta che in questo periodo tuo cugino Thorn sta lavorando molto meno all'intendenza...>
Cominciò a dire la zia, Jane alzò il sopracciglio, in realtà non ci aveva fatto molto caso, era così tanto presa da varie feste e fughe notturne che gli era sfuggito questo particolare,
<Il motivo è che rimane a casa per proteggermi... Sai in questo periodo non sono proprio nel pieno delle mie forze, quindi sono molto...come dire... vulnerabile>
Jane era abbastanza confusa, si era accorta che la zia era un po' stanca ultimamente ma non così tanto da non potersi più proteggere,
<Che ti succede zia? Qualcosa di grave?>
La zia sorrise,
<Oh no tesoro, è solo che... Beh vedi... Sono incinta>
Jane quasi non sputò il tè che stava bevendo, guardò la zia,
<Incinta? Tu?>
La zia con il suo solito sorriso annuì, Jane sgranò gli occhi, non sapeva che dire,
<Ma tu... Con chi? Cosa? Perché?>
Cominciò a farfugliare Jane, la zia rise e accarezzò la guancia alla nipote,
<Devi stare tranquilla, io sto bene e per adesso anche il bambino>
Jane prese un respiro per tranquillizzarsi,
<posso sapere chi è il padre?>
Chiese dopo essersi calmata, la zia arrossì lievemente e sorrise,
<Il sire Faruk>
Disse con estrema tranquillità la zia, Jane sgranò nuovamente gli occhi, la zia Berenilde era incinta dello spirito di famiglia? Sapeva che lei era una delle favorite di Faruk, ma addirittura avere un figlio con lui...
<Il sire Faruk?>
Chiese stupefatta Jane,
<Si tesoro, non fare quella faccia, devi stare tranquilla lui penserà a noi>
Jane non era affatto tranquilla, ma annuì leggermente per poi alzarsi dal divano,
<Vado nella mia stanza>
Disse semplicemente, la zia annuì per poi rivolgergli uno dei suoi soliti sorrisi.
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Vita al Polo: Storie di due nobili (Attraversaspecchi)
FanfictionJanette, una giovane Drago spensierata e ribelle, pronta a sfidare gli schemi e le tradizioni di famiglia per dimostrare il proprio valore. Evelyn, del clan della Rete, sotto pressione a causa delle aspettative della madre e volenterosa di mettersi...