Jane continuava a guardare Nathaniël con gli occhi sbarrati, non capiva, lanciò uno sguardo all'amica ancora in lacrime,
<Non capisco...>
Sussurrò,
<Io sapevo che se qualcuno viene staccato dalla connessione della Rete...>
Jane si bloccò, non ce la faceva a dire quella parola, cominciò a guardare Eve come in cerca di una conferma,
<Jane...>
Disse anche lei con voce flebile, Jane voleva trattenere le lacrime che chiedevano di uscire ma non ce la fece, anche lei si ritrovò il viso rigato dalle lacrime come Eve,
<Cosa è successo? Perchè?>
Jane andò verso Nathaniël, sapeva che Eve non ce la faceva a parlarne, lui prese un grande respiro,
<Anche l'ambasciatore era scomparso>
<Cosa?!>
Jane ormai era fuori di se, si girò verso Eve,
<Perchè non me lo hai detto?>
Lo disse a voce bassa, scandì ogni parola,
<Jane io non potevo, ero distrutta e poi finchè non sono venuta qui non sapevo che...>
Eve si bloccò, era a pezzi si vedeva, Jane si avvicinò a lei e la abbracciò, per poi continuare a guardare Nathaniël come a incitarlo a continuare a parlare
<Tutta la Rete ha risentito di questo, erano deboli, hanno provato a dare in pò di tempo per le investigazioni, ma alla fine hanno deciso di staccare la connessione.>
Ci fu qualche minuti di silenzio, interrotto solo dai singhiozzi delle due ragazze. Jane non riusciva a dire niente, era bloccata, perchè proprio lui, perchè era stato così stupido da continuare le ricerche da solo, Jane era arrabbiata, ma il dolore era più forte. Continuavano a tornarle in mente tutti i ricordi con lui, la sua risata, il suo sguardo. Era sempre stata fredda con lui, forse voleva nascondere quello che in realtà provava.Nathaniël interruppe i suoi pensieri,
<Janette>
Disse, lei alzò lo sguardo, i suoi occhi erano immersi dalle lacrime,
<Ho una cosa per voi>
Lei alzò un sopracciglio, anche Eve sembrava confusa, il ragazzo tirò fuori dalla tasca una lettera, perfettamente piegata e senza neanche una piega, come se non fosse stata in una tasca per molto tempo,
<Cos'è?>
Disse Jane, lui allungò la mano per porle il pezzo di carta,
<L'ambasciatore mi ha detto di darvela>
Disse solo questo, Jane guardò la busta, quindi Archibald sapeva quello che gli stava per succedere, questo lo rendeva ancora più stupido, pensò. Eve guardò intensamente la lettera, così Jane prese un bel respiro e strappò la busta, tirò fuori un foglio e con le mani tremanti cominciò a far scorrere lo sguardo sulle parole, era la scrittura di Archibald sicuramente, la riconobbe subito, sottile e stilizzata ma incredibilmente ordinata.
"Cara Janette,
Se stai leggendo questa lettera probabilmente le mie ricerche non sono andate a buon fine..."
Jane alzò lo sguardo e vide che anche Eve stava leggendo con gli occhi pieni di lacrime e trattenendo il respiro, mentre Nathaniël le osservava silenziosamente,
"...tu starai già pensando a un infinità di insulti da rivolgermi, penserai che sono stato sconsiderato, avventato, prababilmente penserai anche che sono stato terribilmente idiota, bhe forse hai ragione... Ma adesso penso che sia la scelta migliore, io sono il più adatto a compiere queste ricerche, chi mai rimpiangerà un ambasciatore fastidioso e infantile? Nessuno.
Quello che mi rimpiange di più però è abbandonare te e Evelyn, a proposito, dille di non odiarmi troppo per averla abbandonata, lei è una ragazza forte, credo in lei, so che riuscirà a gestire tutto anche senza di me, dille di divertirsi e di lasciarsi andare, dille di essere felice, se lo merita.
Invece tu Janette, mi ha sempre colpito con la tua tenacia e testardaggine e anche il fatto che non fossi come tutte le altre ragazze che cadevano ai miei piedi, no tu eri diversa, mi è sempre piaciuto stuzzicarti per questo e a volte credo di essere stato così bravo da farti arrossire.
... Sai all'inizio non capivo come potessi resistermi, perciò era diventata quasi una sfida quella di riuscire a conquistarti..."
Jane accennò un sorriso, invece ci era proprio riuscito, lei era cambiata, lei provava qualcosa per lui...
"... Ma poi ho capito quanto fossi speciale , tu non meritavi certo uno come me.
Jane per favore rimani vicino ad Eve, siete fortunate ad avere una amicizia come la vostra, l'ho sempre invidiata.
Mi mancherete tanto,
Archibald"
Jane prese un respiro, lanciò uno sguardo a Eve per accertarsi che anche lei avesse finito di leggere, la ragazza aveva gli occhi puntati sul visconte, la giovane drago sospirò per poi ripiegare con estrema delicatezza la lettera, probabilmente quella era l'ultima cosa che le rimaneva di Archibald.
Eve fece un grande respiro per poi riavvicinarsi al letto e, sempre con gli occhi gonfi di lacrime, ricominciare a fare le valigie, Jane era così frastornata che prima non ci aveva neanche fatto caso,
<Perchè fai le valigie?>
Chiese Jane avvicinandosi all'amica, lei alzò lo sguardo e accennò un sorriso forzato,
<Mi sono licenziata>
<Cosa?!>
Disse Jane quasi urlando,
<Ma che diavolo...>
Nathaniël prese una tisana dal vassoio che aveva appena portato un valletto per poi porgerla a Jane, lei la prese ma non bevve, Eve chiuse la valigia per poi anche lei prendere una tazza che le porgeva il visconte,
<Mi vuoi spiegare perchè l'hai fatto?>
Eve mandò giù un sorso di tisana per poi sedersi sul letto, Nathaniël era vicino a lei, sembrava molto preoccupato per la giovane della Rete. Jane fu contenta che l'amica aveva qualcuno come lui al suo fianco, anche se ancora non aveva ben capito se tra i due era nato qualcosa.
<Per far prendere tempo ad Archibald, l'ho detto impulsivamente... Io...>
E abbassò lo sguardo, Jane la guardò per un pò per poi sospirare,
<Non ci posso credere, è come se tutto il nostro mondo fosse crollato in così poco...>
Pensò la ragazza ad alta voce,
<Già>
Sussurrò l'amica, il visconte non disse nient'altro, rimase in silenzio con lo sguardo basso, Jane sapeva che anche suo padre era scomparso, anche lui stava soffrendo molto.
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Vita al Polo: Storie di due nobili (Attraversaspecchi)
FanfictionJanette, una giovane Drago spensierata e ribelle, pronta a sfidare gli schemi e le tradizioni di famiglia per dimostrare il proprio valore. Evelyn, del clan della Rete, sotto pressione a causa delle aspettative della madre e volenterosa di mettersi...