ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 9 ℙ𝕠𝕧. 𝕁𝕒𝕟𝕖𝕥𝕥𝕖

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Dopo quella insolita cena Jane evitò il più possibile di uscire dalla sua stanza e imbattersi di nuovo nelle nuove ospiti, passò i giorni a leggere libri o a chiacchierare al telefono con la sua amica Evelyn e, finalmente, dopo diversi giorni era arrivata la sera del ballo del conte Harold. Jane era abituata ad andare a feste di corte ma quella gli sembrava molto più intrigante delle altre, siccome era una festa in maschera avrebbe potuto per una sera passare inosservata senza dover subire occhiataccie da tutti i nobili.
Jane spalancò il suo vecchio armadio di legno in cerca di qualche vestito adatto da indossare, ma non trovò niente che le piaceva.
Dopo qualche minuto qualcuno bussò alla porta,
<Avanti>
Disse la biondina con il viso ancora immerso tra i vari vestiti, la porta si aprì e su l'uscio apparì una bella signora dai lunghi boccoli d'oro. La donna entrò e posò il grande pacco che aveva in mano sul letto,
<Oh ciao zia, cos'è quello?>
Chiese la ragazza notando il pacco sul letto, la zia Berenilde sorrise,
<Tesoro, ti ho fatto un regalo per ringraziarti>
Jane alzò un sopracciglio,
<Ringraziarmi?>
<Si, in questi giorni sei stata molto brava, hai tenuto a freno la tua parte ribelle e ti sei comportata come una vera dama di corte l'altro giorno a tavola>
Jane sorrise un po' confusa,
<Allora...dai apri il regalo>
La incitò la zia Berenilde indicando il grande pacco, Jane si avvicinò e sciolse delicatamente il fiocco rosso sopra la grande scatola, sollevò il coperchio e rimase a bocca aperta alla vista di un bellissimo vestito da sera, era di un bel colore blu notte a maniche lunghe che però tuttavia lasciava scoperte le spalle e il collo, il corpetto era stretto e nero e abbinata al vestito c'era una maschera in pizzo nera,
<Zia è stupendo, grazie>
Esclamò Jane alla vista del vestito,
<Ho pensato che se stasera vuoi andare al ballo in maschera del conte Harold dovrai indossare qualcosa di adatto>
Spiegò la zia,
<Ora devo andare, divertiti stasera al ballo ok? E stai attenta>
Disse la zia accarezzando la guancia della nipote, Jane annuì per poi abbracciare la zia, la donna sorrise e uscì dalla stanza.
Jane indossò il vestito che gli calzava a pennello, per fortuna la zia lo aveva scelto a maniche lunghe così che i tatuaggi del clan dei Draghi sulle braccia venissero coperti.Jane indossò la maschera e si sistemò i lunghi capelli biondi in una treccia che gli ricadeva sulla spalla.
Uscì di casa dove ad attenderla, accostata vicino alla grande villa, c'era una bellissima carrozza,
<Muoviti Jane>
Evelyn scese dalla carrozza, indossava un bellissimo abito dalle maniche di pizzo nero che sfumava sulla parte finale della gonna in un viola vino, i capelli biondo scuro erano raccolti in uno chignon un po' spettinato e indossava anche lei una maschera.
<Eccomi eccomi>
Disse Jane dopo aver oltrepassato i cancelli della grande villa, abbracciò la sua amica per salutarla per poi salire insieme sulla carrozza.
Quando la carrozza si fermò Jane cominciò a trascinare Evelyn alla festa,
< Forza, il ballo è già iniziato da un pezzo!>
Esclamò Jane afferrando Eve per il braccio e guindandola nel labirinto di riflessi all'interno di un vicolo che le condusse poi in un ampia sala da ballo.
La stanza era colma di nobili vestiti elegantemente e truccati alla perfezione, tutti indossavano delle belle e vistose maschere, si intrattenevano ballando sulle note di un valzer o bevendo e chiacchierando. La maggior parte degli invitati erano miraggi, anche se Draghi e miraggi non erano proprio in buoni rapporti Jane decise che quella sera non ci avrebbe pensato, ma che si sarebbe solamente divertita. Eve sembrava un po' spaesata in mezzo a tutta quella gente, Jane, al contrario, si sentiva a suo agio in un luogo così rumoroso e vivo,
<Oh! Adoro questa canzone!>
Esclamò Jane afferrando un bicchiere di champagne che un cameriere gli aveva servito,
<Vai a ballare, e per piacere non bere quello champagne prima di aver controllato il contenuto>
Si raccomandò l'amica, Jane sorrise per poi fare cenno di sì con la testa.
Cominciò a ballare spensierata insieme a gli altri ospiti, dopo mezz'ora che ballava decise di avvicinarsi al buffet per prendere qualcosa da mangiare,
<Janette, che bello rivederti>
Strillò Archibald dall'altro lato del tavolo mentre afferrava dei muffin, tutti i nobili nei paraggi cominciarono a guardarla male come se solo in quel momento l'avessero riconosciuta, Jane lanciò un occhiataccia al biondino che nel frattempo le si era avvicinato,
<Augustin, oh no! Scusa, Archibald>
Disse ironica Jane, Archibald sapeva molto bene quanto a lei desse fastidio essere chiamata con il suo nome per intero e per questo a ogni occasione la chiamava così, così Jane per ripicca lo chiamava con il nome del nonno. Archibald si accigliò mezzo secondo per poi tornare a sfoggiare il suo solito sorriso,
<Sai quasi non ti riconoscevo con questa maschera>
Disse lui ridendo,
<Sai era quello l'obbiettivo, adesso per colpa tua tutti mi guardano male>
Jane sentiva gli occhi di almeno cento nobili su di lei,
<Tranquilla, non ti faranno niente, comunque te l'ho già detto che stai divinamente oggi?>
Archibald fece una piccola riverenza tirando giù il suo cilindro bucato,
<Per fortuna no, non hai qualche donna sposata da sedurre?>
Chiese ironica Jane, Archibal scoppiò in una risata, poi tutto d'un tratto sembrò incuriosito da qualcos'altro,
<Mi puoi scusare un attimo?>
Disse per poi allontanarsi verso uno dei lati della grande sala, Jane lo seguì con lo sguardo per vederlo poi parlare con una donna incappucciata, pensò che era una delle soliti amanti di Archibald fino a quando non si tolse il cappuccio,
<Ofelia?>
Disse tra sé e sé stupefatta, la ragazza incappucciata era Ofelia e stava parlando con Archibald, Jane cercò di avvicinarsi a i due per sentire di cosa parlassero ma prima che potesse avvicinarsi abbastanza Archibald e Ofelia si confusero nella folla e lei non riuscì più a trovarli.
Jane doveva scoprire cosa stava succedendo, era sicura che Ofelia era lì senza il permesso della zia, cercò la sua amica Evelyn, essendo cugina di Archibald e membro del clan della Rete avrebbe potuto dirle cosa stavano facendo quei due.
Corse da tutte le parti fino a quando, a un angolo riconobbe il vestito color viola vino dell'amica, stava parlando con un ragazzo biondo platino, corse verso di lei
<Hey Eve, corri! Devo dirti una cosa importante, scusa te la rubo un attimo>
Disse prima di trascinare via l'amica dalla sua conversazione,
<Archibald se ne è andato con una ragazza sospetta, devi assolutamente dirmi cosa fanno!>
Cominciò a dire Jane quando furono abbastanza lontani da orecchie indiscrete, Evelyn alzò un sopracciglio, non sembrava molto convinta,
<Vorrei davvero evitare di ritrovare mio cugino in posizioni compromettenti sai? E poi da quando ti interessa quello che fa?>
Jane non poteva raccontare la verità all'amica,
<Daii, guarda e basta>
Si limitò a dire, Evelyn sospirò per poi chiudere gli occhi e fare la connessione con il cugino,

<Oh grazie al cielo non stanno... Archibald si trova...sembra il giardino d'estate... Sta parlando con una ragazza, ha un accento strano! Allora la ragazza dice di chiamarsi Denise, è animista, è... Parente della fidanzata di Thorn?!>

Evelyn sembrò molto sorpresa, Jane tirò un sospiro, almeno Ofelia aveva evitato di dire il suo vero nome, ma non era del tutto convinta che era Ofelia, gli serviva una conferma,

<Shh, ascolta! Come è fatta la ragazza?>

<Capelli marroni e lunghi, occhiali, un po' bassina. Oh no, Archibald gli ha chiesto di... Oh! Ha rifiutato, per fortuna. Serve che continui a guardare? Conosci la ragazza?>
Evelyn sembrava molto confusa, Jane però sapeva che non poteva parlarne con lei,
<No, no! Stai tranquilla, era solo una curiosità! Io tra un po' devo proprio andare>
Disse Jane per tranquillizzare l'amica,
<Va bene, vengo anche io a questo punto, tutti questi colori e illusioni mi stanno facendo venire il mal di testa>
Jane annuì per poi insieme avviarsi verso il labirinto di specchi in cerca dell'uscita.

Vita al Polo: Storie di due nobili (Attraversaspecchi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora