Jane era arrivata nel punto prestabilito di incontro, ai confini della foresta, fuori da Città-cielo, ci aveva messo più o meno due ore. Il guardiacaccia e quasi tutti i Draghi erano lì, all'appello mancava solo qualche cugina, la nonna e ovviamente la zia Berenilde,
<Eccoti arrivata Jane, sapevo che saresti venuta. Dov'è tua zia?>
Disse padre Vladimir quando vide la giovane donna avvicinarsi a gran passi,
<Non e potuta venire, sta male>
Si affrettò a rispondere Jane, Freya si avvicinò alla cugina come per guardarla meglio,
<Stai mentendo, quella donna sta rinnegando la nostra famiglia!>
Padre Vladimir si accigliò,
<Ha per caso intenzione di formare un nuovo lignaggio? Quella donna non merita il nome dei Draghi>
Jane cercò di difendere l'onore della zia,
<Padre Vladimir, la zia non sta cercando di formare un nuovo lignaggio, non può rinnegarla solo perché è incinta>
Da dietro di lei sbucò Godefrey che cominciò a ridere,
<Cuginetta, non cercare di difenderla. Lo abbiamo capito da un pezzo ormai, la nostra cara zietta non vuole più far parte dei Draghi>
Jane non sapeva che dire, guardò male il cugino,
<E poi quel bastardo?...>
Cominciò a parlare Irina, la moglie di Godefrey, si trovava vicino al marito e si reggeva forte a lui come se qualcuno potesse rubarglielo,
<Irina, non chiamarlo così>
Disse subito Jane furente, Freya rise,
<Dai Jane, non ti arrabbiare, non ne vale la pena. Lui e la sua fidanzata proveranno molto dolore, me ne garantirò io stessa.>
<Freya tranquilla, la fidanzata del bastardo e tutti i marmocchi che essa concepirà non verranno mai riconosciuti.>
Riprese parola Padre Vladimir, Jane strinse i denti, non poteva discutere con loro, era in inferiorità numerica, l'avrebbero uccisa anche prima dell'inizio della caccia.
Il guardiacaccia dopo aver visto arrivare altre due donne si avvicinò,
<Bene, direi che ora che siamo al completo possiamo cominciare la caccia>
Padre Vladimir sorrise,
<Certo, andiamo>
Tutti insieme si incamminarono per un sentiero, faceva molto freddo e nevicava molto, Jane cercò di non pensare a niente e di concentrarsi sulla caccia e unicamente su di essa.
<Bene, quest'anno per voi ho scelto tre bestie, dovrebbero bastare per tutto l'anno, si trovano nei pressi del fiume>
Cominciò a spiegare il guardiacaccia tirando fuori una mappa e mostrandola a padre Vladimir,
<Allora, eccitata?>
Disse Godefrey a Jane, lei si girò di scatto, non lo aveva visto avvicinare, roteò gli occhi,
<Sì certo felicissima>
Disse ironica, lui sorrise,
<Dai sai come funziona, bisogna solo circondarli, isolarli e abbatterli, non è difficile>
Jane sbuffò,
<So benissimo come cacciare, non c'è bisogno che tu me lo dica>
E detto questo accelerò il passo per allontanarsi da lui.
<Eccoci arrivati>
Annunciò il guardiacaccia, indicò una piccola caverna poco più lontana,
<Lì dentro è dove tengono i cuccioli, non avviciniamoci.>
Padre Vladimir annuì per poi voltarsi verso tutti gli altri,
<Benissimo, avete capito tutto? Come ogni anno date il meglio di voi>
E detto questo tutti quanti cominciarono a correre da una parte a l'altra, Jane sbuffò per poi cominciare a correre anche lei.
Seguì la sponda del fiume per un po', cercando di prestare attenzione a ogni minimo rumore intorno a lei. Ormai aveva seminato tutti gli altri, che era il suo obbiettivo, aveva sempre preferito cacciare da sola che in gruppo. Tutto d'un tratto sentì un rumore, si bloccò, era uno scricchiolio di rami, guardò da tutte le parti per cercare di individuare l'arrivo del rumore. Si accovacciò dietro un grande albero tutto ricoperto di neve e attese. Dopo pochi minuti uscì da dietro qualche albero un'enorme bestia, era almeno cinque volte Jane, aveva dei denti appuntiti che gli uscivano dalla bocca e una folta pelliccia arancione per proteggersi dal freddo.
La bestia si avvicinò al fiume per bere, era molto affannata, sicuramente era appena scappata da qualche altro Drago, Jane sorrise soddisfatta per poi avvicinarsi ancora di più, preparò gli artigli, pronta ad attaccare ad ogni minuscolo movimento, si avvicinò sempre di più fino a trovarsi alle spalle della grande bestia, si accovacciò e appena la creatura si girò sfoderò i suoi artigli, la colpì il più possibile, la sua mente pensava a un modo per ferirla e esso si riversava sulla creatura che, prima provò a divincolarsi ma dopo poco cedette sconfitta e cadde a terra inerme.
Jane soddisfatta guardò la bestia per poi correre verso il guardiacaccia e avvisarlo del cadavere.
Ripercorse a ritroso il fiume ma mentre correva sentì un urlo, poi un altro e un altro ancora. Le si gelò il sangue, arrivata al centro della foresta, il punto dal quale era partita, si ritrovò davanti a migliaia e migliaia di bestie che sbucavano da tutte le parti e attaccavano la sua famiglia, quelle bestie non erano normali, avevano gli occhi rossi, la bava alla bocca e un sete di sangue innaturale. I Draghi provavano a combattere ma uno ad uno cadevano sconfitti. Jane cominciò a correre ma tre bestie la videro e cominciarono a seguirla. Erano più veloci del solito, più brutali, Jane decise di smettere di correre e provare ad affrontarle. Sfoderò i suoi artigli e colpì all'impazzata, all'inizio sembravano indebolirsi ma poco dopo Jane capì che quelle bestie non stavano riportando nessuna ferita, riprese a correre fino ad arrivare al confine della foresta ma proprio quando stava per oltrepassarlo una delle tre bestie la afferrò, venne scaraventata a terra, sentì un dolore lancinante alla gamba destra.
Era rimasta solo una bestia le altre due durante la corsa si erano fermate ad attaccare altri membri della sua famiglia.
Jane non sapeva che fare, riprovò ad attaccare, ma la bestia sembrava solo arrabbiarsi di più, la creatura le tirò un forte colpo sulla spalla, Jane lanció un grido di dolore, la ragazza cercò di divincolarsi in tutti i modi dalla presa della bestia ma con una gamba rotta e ulteriori ferite non riuscì a fare molto. La bestia le tirò un'altra forte zampata, così forte da farle perdere i sensi, Jane non vide più niente, non sentì più niente, non provò più niente.Buio totale.
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Vita al Polo: Storie di due nobili (Attraversaspecchi)
FanfictionJanette, una giovane Drago spensierata e ribelle, pronta a sfidare gli schemi e le tradizioni di famiglia per dimostrare il proprio valore. Evelyn, del clan della Rete, sotto pressione a causa delle aspettative della madre e volenterosa di mettersi...