Jane si trovava nella sua stanza, era intenta a ripiegare ordinatamente tutti i suoi vestiti, ormai Eve se ne andava e Archibald non c'era più, ne aveva già parlato con la zia Berenilde... Era ora di tornare nella loro casa e Eve sarebbe venuta con lei.
Era riuscita a smettere di piangere dopo un pò che aveva abbandonato la stanza dell'amica, aveva ancora il cuore spezzato e teneva la lettera di Archibald nella tasca e spesso controllava se ci fosse ancora, era un riflesso involotario, lo faceva senza pensarci, forse aveva paura che anche la lettera sparisse? Non lo sapeva neanche lei.
Ogni volta che infilava un vestito nella valigia tirava fuori un sospiro, era triste e debole...non era in lei.
<Janette>
Sentì alle sue spalle, riconobbe immediatamente la voce, un brivido le percorse tutto il corpo, stava cominciando ad avere anche delle allucinazioni? Si voltò, rimase pietrificata, il cuore ricominciò a battergli all'impazzata, le lacrime ripresero posto fisso negli occhi della giovane, e il suo cervello era in completa confusione. Tastò nuovamente la tasca, la lettera c'era ancora, ma non solo quella... Adesso davanti a lei, in carne ed ossa si trovava il più idiota e sprovveduto di tutte le persone che conosceva Jane,
<Augustin>
Disse ridendo mentre le lacrime continuavano ad uscire, lui sorrise, era un pò ammaccato e visibilemente stanco, ma era vivo... Archibald era vivo.
<Cosa...Tu...io pensavo...>
Cominciò a balbettare la giovane, non sapeva che dire, non sapeva neanche se fosse vero, lui scoppiò a ridere, la sua risata... Jane avanzò verso di lui, gli posò una mano delicata sul viso, sfiorò la goccia che marchiava la sua fronte in simbolo del suo clan, accarezzò la guancia, giocherellò un pò con i suoi capelli biondi... Doveva come accertarsi che fosse vero, e lo era.
Poi Jane diventò immediatamente seria, si asciugò le lacrime e poi lanciò un schiaffo all' ex ambasciatore, lui fece una smorfia di dolore,
<Perchè?>
Disse tastandosi la guancia appena stata colpita,
<Sei un idiota>
Strillò la ragazza,
<Mi hai spaventato a morte>
Lui accennò un sorriso,
<Eri preoccupata per me?>
Disse con la sua solita risata fastidiosa,
<Certo che lo ero! Idiota>
La ragazza era furiosa, guardava l'uomo davanti a lei, voleva tirargli un altro schiaffo ma non lo fece, invece fece un'altra cosa involotaria, si gettò tra le braccia di lui e l'abbracciò, lui all'inizio sembrava sorpreso, ma ricambiò allegramente l'abbraccio.~~~~~~~~~~~~~
<Quindi è stata la piccola Animista a trovarti>
Disse Jane che era seduta sul suo letto mentre sorseggiava del tè, lui annuì, Archibald era poco più in là appoggiato al muro mentre spiegava alla ragazza tutto quello che era successo,
<Eve mi ha detto quello che ha fatto...>
Jane sbuffò,
<Sì lo so... Verrà a stare un pò da me>
Lui annuì nuovamente pensieroso, poi il suo sguardo si posò su una delle tasche del vecchio vestito color crema della ragazza, Jane abbassò lo sguardò e notò che la lettera fuoriusciva leggermente dalla tasca la sistemò e poi tornò a guardare l'ex ambasciatore, lui sorrise,
<L'hai letta?>
Chiese incrociando lo sguardo della giovane, Jane arrossì per annuire, più lo guardava e più si accorgeva che il sentimento che provava si stava sempre più animando, ma la verità le tornò in mente come una martellata... Lei era promessa sposa, non sarebbe mai potuta stare con lui,
<Archi...>
Lui era pensieroso, probabilmente stava ripensando alla lettera, alzò lo sguardo e sorrise alla ragazza,
<Jane...>
Disse, lei abbassò lo sguardo, non riusciva a guardarlo mentre gli diceva questa cosa,
<Mentre tu non c'eri sono successe un pò di cose...>
Lui assunse un'espressione interrogativa,
<Che cosa è successo?>
Lei non parlò, lui si avvicinò e sorrise alla ragazza,
<Janette...>
La ragazza sorrise,
<Lo sai che mi da fastidio che mi chiami così>
Archibald rise,
<Lo so, per questo lo faccio>
Lei alzò lo sguardo, doveva guardarlo negli occhi,
<Archibald... Sono promessa sposa>
Lui smise si sorridere per mezzo secondo, poi nel suo viso ricomparve la sua solita espressione allegra, ma questa volta sembrava più forzata,
<Chi è il fortunato?>
Jane lo guardò, questa era la sua reazione?
<Un figlio dei Lord di Lux...>
Lui annuì,
<Babel quindi... Dovrai andare lì?>
Jane non sapeva che cosa aspettarsi, ma di certo non credeva che lui fosse rimasto così tranquillo e sorridente,
<Sì probabilmente sì>
<Non è male Babel, sei stata fortunata>
Jane adesso si accigliò,
<Quindi tu pensi che sia una scelta giusta? Pensi sia giusto che mia nonna ha scelto con chi dovrò passare il resto della mia vita?!>
Lui guardò Jane divertirto,
<Perchè ti arrabbi tanto, insomma avresti dovuto immaginare che sarebbe successo>
Jane si alzò in piedi di scatto, adesso era veramente furiosa,
<Questo è tutto quello che hai da dire?>
Lui fece un'alzata di spalle,
<Che dovrei dire?>
Esordì sorridente, Jane lo guardò negli occhi, effettivamente cosa si aspettava? Che Archibald le avesse detto che anche lui ricambiava i suoi sentimenti? Che la implorasse di rimanere con lui al Polo? No, dopotutto Archibald era sempre lui, sempre il solito libertino e sbruffone, Jane però aveva sperato che fosse cambiato, che avesse imparato ad amare... Aveva sperato cose impossibili forse, forse aveva fatto un errore ad innamorsi di lui.
<Niente... Non dire niente>
Jane si rattristì e uscì dalla stanza. Appena fuori andò a cercare un valletto,
<Mi scusi... Ho finito di fare i bagagli, potrebbe andarli a prendere?>
Il piccolo uomo annuì e cominciò a marciare a piccoli passetti verso la vecchia stanza della ragazza. Lei fece un grande respiro, era ora di tornare a casa e lasciarsi tutto alle spalle...aveva bisogno di in pò di riposo.
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Vita al Polo: Storie di due nobili (Attraversaspecchi)
FanfictionJanette, una giovane Drago spensierata e ribelle, pronta a sfidare gli schemi e le tradizioni di famiglia per dimostrare il proprio valore. Evelyn, del clan della Rete, sotto pressione a causa delle aspettative della madre e volenterosa di mettersi...