Guidando verso casa Marshall, Mina venne travolta da dubbi e insicurezze. Aveva visto Colin durante il giorno, ma entrambi avevano preferito non toccare l'argomento bacio, nascondendosi dietro discorsi noiosi e superficiali. Il confronto con Micol l'aveva aiutata a reagire, spronandola e tranquillizzandola. Sapeva quanto Micol fosse un'amica sincera, leale e onesta, e sapeva che ogni suo consiglio celava la voglia di vederla stare bene. Nessuno voleva che Mina stesse bene quanto Micol Adams, nemmeno i suoi familiari. Sapeva anche che Colin, in quel momento della sua vita, era forse l'unico in grado di farla stare meglio, in pace con se stessa e col mondo intorno. Eppure, la paura di sbagliare, di prendere una scelta affrettata e controproducente, era sempre dietro l'angolo, supportata anche delle parole dure e intransigenti di Eva.
Arrivata davanti casa Marshall, Mina aspettò un po' prima di scendere. Spense l'auto, respirando a pieni polmoni, come se l'aria potesse aiutarla. Guardò distratta la sua immagine riflessa nello specchietto retrovisore, ritrovando quelle occhiaie scure che, da un po', non la abbandonavano. Non era avvezza a make-up elaborati. Amava la sottile linea di eye-liner che ogni giorno le dava profondità allo sguardo, aiutata anche da quel mascara Yves Saint Laurent di cui non riusciva a fare a meno. Amava anche pitturare le labbra, carnose e ben definite, con quel rossetto Chanel rosso fuoco che, per prima, le aveva consigliato Wilma, da sempre più preparata sull'argomento. Ma non usava fondotinta, cipria, correttore o qualsiasi altro prodotto che potesse in qualche modo mascherare la sua essenza. Aveva passato la vita a nascondersi dietro una maschera di falsità ed egocentrismo, e farlo truccando troppo anche il viso la faceva sentire sporca. Ci aveva provato, quando l'adolescenza aveva cominciato a prendere il sopravvento. Aveva abbandonato le bambole e iniziato a collezionare ogni genere di cosmetico. Tutti costosi e tutti mai finiti, riposti ordinatamente nei cassettini di quella toletta che Mina apriva solo per eventi davvero speciali.
Scosse il capo nervosamente, distogliendo lo sguardo da quell'immagine riflessa che tanto riusciva a innervosirla. Capì di non sentirsi in colpa. Aveva baciato Colin perché ne sentiva il bisogno, fisico ed emotivo. Aveva baciato Colin e l'avrebbe fatto ancora, senza pensare minimamente alle conseguenze. Senza pensare al resto, alle persone che avrebbe potuto ferire. Stava tradendo Andrew, eppure le sembrava di tradire Colin stando ancora con quel ragazzo che mai aveva amato e che mai l'aveva amata.
Come un mago abile nel leggere la mente, il nome di Andrew iniziò a illuminare lo schermo del telefono di Mina. Si ritrovò a sbuffare annoiata, rispondendo meccanicamente e senza tradire alcuna emozione.
«Dove sei?» chiese lui dall'altro lato della cornetta senza nemmeno salutarla. A scuola si erano visti di sfuggita, Mina aveva anche declinato l'invito a pranzo e aveva aspettato che tutti lasciassero il cortile prima di raggiungere la macchina, scrivendogli un veloce messaggio di scuse. L'ennesimo.
«Lo sai» disse apatica.
«Ancora a casa di quello?» Il tono di Andrew divenne improvvisamente minaccioso. Mina chiuse gli occhi, portandovi una mano sopra. Era sfinita. Doveva uscirne.
«Dobbiamo studiare» si limitò a dire prima di chiudere quella conversazione. Andrew provò immediatamente a richiamarla e lei, in un gesto affrettato e impetuoso, spense il telefono, lasciandolo nel cruscotto dell'auto. Scese velocemente, attraversando il vialetto con grandi falcate che presto la portarono davanti la porta di casa Marshall. Non ebbe nemmeno il tempo di suonare, che la porta si aprì lasciando libera una Katherine urlante e in lacrime, che guardò Mina di sottecchi. Quando Mina ricambiò confusa quello sguardo, la ragazza iniziò a inveire definendola con gli insulti peggiori, smorzati da un Colin distaccato e furente che la invitò senza troppi giri di parole a sparire da casa sua e dalla sua vita. Superato l'ostacolo Katherine, Colin guardò Mina, sorridendole dolcemente e facendola entrare in casa.
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Moonlight
RomanceNella piccola cittadina di Moonlight i contrasti sono all'ordine del giorno: ricchi e poveri, centro e periferia, city e the shadow. Due realtà distinte, che faticano a convivere ormai da anni. Mina Ramon, diciassettenne bellissima e piena di talent...