Quella giornata, per Colin, era iniziata nel peggiore dei modi. Al già negativo aspetto che fosse lunedì, si era aggiunto un padre urlante, appena tornato dal suo viaggio, una tubatura rotta che aveva allagato il bagno, e un immenso ritardo che gli aveva fatto guadagnare un'ammonizione del preside Glenn che, sentenziò con sguardo duro e voce ferma, non ne avrebbe ammessi altri.
Colin entrò nell'aula della professoressa Burke trafelato e con il fiato corto. La prima ora era andata e, se non avesse corso, avrebbe perso anche la seconda, ormai iniziata da almeno dieci minuti. Entrò silenziosamente, salutando appena l'insegnante che ricambiò con quel suo solito sorriso tranquillo che tanto infastidiva Mina, assai poco abituata alla comprensione degli insegnanti. Prima di Alexandra Burke, il Moonlight High School aveva sempre visto professori rigidi e attempati, più simili a sergenti dell'esercito che a insegnanti. La Burke, tuttavia, ricordava bene quando ad essere una studentessa ritardataria era lei, e non voleva che i suoi studenti vivessero con lo stesso terrore con cui aveva vissuto lei per anni. Faceva parte di quel nuovo gruppo di insegnanti che pensava che il dialogo e la serenità fosse più producente. Questo turbava e confondeva Mina, amante della monotonia e poco incline ai cambiamenti.
«Allora, parlavamo del tema assegnato la scorsa settimana. Chi vuole leggerlo?» Mina sbuffò sonoramente ascoltando le parole dell'insegnante. Quel tema le aveva dato non pochi problemi e l'idea di leggerlo davanti alla classe la terrorizzava. Cercò di mascherare la paura con la sua proverbiale indifferenza, provando a mostrarsi annoiata per quel compito che aveva già definito inutile, una sciocca perdita di tempo. Era un tema su loro stessi, sull'infanzia, sulla famiglia, sulle passioni. Un tema che, se fatto bene, avrebbe scavato nel profondo della ragazza. Troppo, perché a Mina andasse bene. L'idea che la professoressa l'avesse fatto di proposito non la abbandonava da giorni. In fondo, come aveva recentemente scoperto, Alexandra Burke sapeva molto della sua vita, conosceva bene il padre e, a quanto pareva, anche la madre. Che altro voleva sapere? Perché?
«Mina!» La voce squillante di Alexandra fermò i pensieri tumultuosi della ragazza. «Perché non inizi tu?». La guardò col suo solito fare arrogante, mentre un sorrisetto sghembo e disincantato le si dipinse sul viso. Non aveva la minima intenzione di leggere quel tema. Non davanti a tutti, tantomeno a quella professoressa così invadente che forse pensava di vivere in un remake fatto male dell'attimo fuggente.
«No» disse Mina semplicemente, incrociando le braccia al petto mentre si sistemava meglio sulla scomodissima sedia in legno. Le labbra arricciate in un ghigno di supponenza non riuscirono comunque a scomporre l'insegnante, che la guardò annuendo appena, mentre un sospiro si faceva largo nel suo petto.
«Perché no?» chiese calma, guardando la ragazza negli occhi. Alexandra era pronta al dialogo con i suoi studenti, ma non avrebbe permesso a nessuno di loro di metterle i piedi in testa, nemmeno alla figlia diciassettenne di uno dei suoi migliori amici.
«Non penso sia rilevante ai fini del corso. Siamo qui per studiare la letteratura, non per uno scadente corso di scrittura o per qualche seduta psicologia non richiesta» spiegò Mina, senza scomporsi. Era brava ad apparire calma. Era brava a far perdere la pazienza. Così tanto che Alexandra sussultò leggermente. Voleva rispondere. Avrebbe voluto metterla in riga, ma il preside era stato chiaro: Mina Ramon andava trattata con i guanti bianchi. La Burke, nonostante l'assenso mostrato al preside, si era ripromessa che non avrebbe favorito nessuno, che avrebbe trattato tutti nel modo giusto, eppure in quel momento si trovò spiazzata. Non sapeva cosa dire, come contrastare il carattere di Mina.
«Quello che è rilevante lo decido io» ribatté, dimenticando per un attimo ogni accorgimento datole dal preside. Voleva cambiare quella scuola, e assecondare i capricci di Mina non le sarebbe stato d'aiuto.
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Moonlight
RomanceNella piccola cittadina di Moonlight i contrasti sono all'ordine del giorno: ricchi e poveri, centro e periferia, city e the shadow. Due realtà distinte, che faticano a convivere ormai da anni. Mina Ramon, diciassettenne bellissima e piena di talent...