PRIMO LIBRO DELLA SERIE "HARRY POTTER".
⚠️ 𝖢𝗂 𝗌𝗈𝗇𝗈 𝗆𝗈𝗅𝗍𝗂 𝖾𝗋𝗋𝗈𝗋𝗂 𝗀𝗋𝖺𝗆𝗆𝖺𝗍𝗂𝖼𝖺𝗅𝗂, 𝗊𝗎𝗂𝗇𝖽𝗂 𝗏𝗂 𝖼𝗁𝗂𝖾𝖽𝗈 𝖽𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝖿𝖾𝗋𝗆𝖺𝗋𝗏𝗂 𝖺𝗅 𝗉𝗋𝗂𝗆𝗈 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾 𝖺𝗇𝖽𝖺𝗇𝖽𝗈 𝖺𝗏𝖺𝗇𝗍𝗂 𝗆𝗂𝗀�...
Alexandra entrò nella Sala Comune mentre si asciugava le ultime lacrime secche sulle sue guance diventate di un rosa pallido. - Alexandra! - esclamò James correndo verso di lei. - Io vorrei finire una conversazione, però! - disse Habram appoggiandosi sulla spalla di Emily con il broncio. - Cosa è successo? - chiese James mentre l'abbracciava stretta. - Credo sia meglio che Sirius dica tutto - sussurrò lei sedendosi sul divano seguita da James. - Oh James! - esclamò iniziando di nuovo a piangere. Stava facendo preoccupare i suoi amici, ma doveva sfogarsi. - Dovevo intervenire! Forse non sarebbe...sarebbe successo nulla...invece me ne...sono stata ferma... -. - Ehy, Ehy! -. James si inginocchiò davanti a lei spostandole le mani dal volto, che aveva messo in precedenza. - Ascoltami, qualunque cosa sia successa, la risolveremo insieme, va bene? - disse con un lieve sorriso e poggiando la sua fronte con quella di Alexandra. Questo gesto fece sorridere la ragazza a trentadue denti. - Allora si sono fidanzati? - chiese una ragazza del terzo anno alla sua amica, indicandoli. - Loro continuano a negare, ma secondo me c'è qualcosa sotto - rispose l'altra. - Sono gli unici non fidanzati nel loro gruppo. Ovviamente escludendo Black e la McKinnon - si aggiunse una terza nella loro conversazione. - Io so che la McKinnon se la fa con Amos Diggory - disse la prima. - Davvero? - chiese la terza scioccata. - Povero Sirius, potrei consolarlo - disse la seconda con aria sognante, mentre le altre due ridacchiavano. - Le solite galline spennute, uffa - disse Alexandra facendo ridere James. Ormai tutti li prendevano per fidanzati e loro, come ogni volta, ci ridevano sopra. Sentirono il quadro della Signora Grassa aprirsi e Sirius entrò per la prima volta con lo sguardo basso e perso. - Pads - James si alzò e gli andò incontro. - Che è successo? Alexandra è tornata in lacrime -. Sirius alzò lo sguardo verso Alexandra e notò i suoi occhi rossi. "Dovevo immaginarmelo, sai sempre tutto" pensò chiudando gli occhi grigi stanchi dalle tante lacrime che aveva versato. - Che ti è successo Paddy? - disse Remus da incima alle scale e Sirius deglutì. - Hai visto Severus, non è così? -. - Dobbiamo parlare noi quattro - disse Sirius con voce tremante. - In camera, ora -. - Perc... Ehy! -. James venne trascinato su per le scale da Alexandra e Sirius verso la loro camera. Entrarono e Alexandra prese la sua bacchetta per fare per la millesima volta un Muffilato. - Perchè Alexy? - chiese Remus confuso. - Serve - rispose semplicemente Alexandra. Con le gambe che le tremavano leggermente, si sedette sul suo letto preferito. - Comincio a pensare che un giorno ti trasferirai qui, nel mio letto - disse James abbracciandola, facendo appoggiare la schiena della ragazza al suo petto. Alexandra cercò di sorridere, ma le sembrò quasi impossibile. Quindi mise le sue mani su quelle di James, non facendo però incontrare i loro sguardi come facevano di solito. - Allora, cosa mi devi dire? - disse Remus sedendosi sul suo letto. - Io... - Sirius prese un bel respiro. - Quando tutti voi ve ne siete andati, io e James abbiamo visto Piton e abbiamo deciso di fargli uno dei nostri soliti scherzi e... -. - Poi lui mi ha mandato via, dicendo che doveva chiarire con Mocciosus - disse James facendo uno smorfia, stringendo di più Alexandra. - Ah... E cosa dovevi chiarire? - chiese Remus. - Lui... Ha iniziato a insultare Regulus, poi Marlene, e stava iniziando con te e io...non potevo permettere che parlasse in quel modo di tutti voi... - disse Sirius. - Ha iniziato a giudicarci...e sono scoppiato -. - Ti prego...dimmi che non è quello che penso - disse Remus alzando lo sguardo verso Sirius.
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- Remus...io non ho mai fatto il tuo nome...lui - iniziò Sirius. - Che schifo! - esclamò Alexandra alzando subito le gambe da terra. - Cosa? - chiese James. - È appena passato un topo... Sembrava ascoltare... Eccolo! - disse indicandolo. Il topo stava uscendo dalla porta. - DIMMI CHE È UNO SCHERZO! - urlò Remus prendendolo per il colletto della camicia di Sirius. - Ti prego Rem...credimi... - sussurrò Sirius con qualche lacrima che gli scendeva. - NON POSSO CREDERTI! - urlò Remus alzando la mano per dargli un pugno. - No, ragazzi! - James scatto in piedi, insieme ad Alexandra, e si mise tra i due. - Non è questo il modo di chiarire! - disse Alexandra allontanando Remus. - LUI HA PARLATO! HA DETTO TUTTO! - sbottò Remus. - E avevi PROMESSO! Ma dovevo immaginarlo... Voi siete Black, siete fatti tutti allo stesso modo... -. Remus si girò e uscì sbattendo la porta. "James. Rimani qui con Sirius. Io vado da Remus, va bene?" pensò Alexandra e James annuì. La ragazza corse fuori gridando il nome del lupo, mentre James abbracciava Sirius che era scoppiato a piangere. Il gruppo si era ufficialmente spaccato.
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L'aria stava soffocando James. Era notte fonda e tutto il castello era silenzioso, ma la tensione che stava nel dormitorio maschile era presente e si sentiva. Era sicuro che tutti stessero facendo degli incubi. Erano passate poche ora da quando lui e Alexandra avevano dato la brutta notizia anche agli altri, che erano rimasti a dir poco sconvolti. Allungò la mano verso il comodino per prendere gli occhiali. Iniziò a testarlo per poi trovarli, li indossò e decise di andare in Sala Comune. Sapeva perfettamente chi ci avrebbe trovato. Scese le scale e trovò, seduta sul divanetto, una ragazza dai capelli castani raccolti in uno chignon disordinato. Silenziosamente si avvicinò a lei, poggiò il mento sulla sua spalla e le sussurrò: - Cosa leggi di bello, Foxie? -. - Oh mio... JAMES! - Urlò Alexandra. - Ma sei nato scemo? -. - No, sono nato James - disse lui ridacchiando e si sedeva sul divano, mentre Alexandra alzava gli occhi al cielo. - Comunque sto leggendo - disse lei riportando lo sguardo sulle pagine del libro. - Perché? - chiese James appoggiando la testa sulla sua spalla. - Spero di riprendere sonno e fammi indovinare... Anche tu non riuscivi a dormire perchè c'era troppa tensione nell'aria? - disse Alexandra. - Esattamente, Alexy - disse James. - Emmeline come l'ha presa? -. - Lei e Remus hanno litigato per la prima volta. Emmeline voleva che chiarissero, ma non c'è stato verso di convincere Remus. Perdipiù lui le ha detto che lei stava con lui solo per pietà - disse Alexandra sospirando. - Ma non è... -. - Non è così... Lo so... -. Tra loro due calò il silenzio, ma entrambi pensavano alla stessa domanda: "Cosa ci sta succedendo, a tutti noi?". James, per non pensarci, si stese portando i piedi sulle gambe di Alexandra, per attirare la sua attenzione. - Jamie, davvero? - disse Alexandra chiudendo di scatto il libro. - Dai su! Vieni qui... - disse James aprendo leggermente le braccia, in modo che loro potessero abbracciarsi. - Lo posi questo libro si o no? - disse lui sorridendo impaziente. - Va bene, va bene! - disse lei mettendo il segnalibro e posando il libro sul tavolino e, subito dopo, si buttò tra le braccia di James. James la strinse forte, per darle sicurezza e calore. - Vedrai che andrà tutto bene - le sussurrò. - Domani ti sveglio io, tranquillo - sussurrò Alexandra sorridendo e dandogli un bacio sul naso. E insieme si addormentarono, accompagnati dallo scoppiettare del fuoco.