- Agitati per oggi? - chiese Remus ai suoi migliori amici, mentre camminavano verso l'aula di Trasfigurazione. Li osservò:
James si torturava i capelli, Sirius si allentava e stringeva la cravatta oro e bordeaux e Alexandra respirava profondamente. Sentì lo sguardo di qualcuno puntato sulla sua nuca, si girò e vide un ragazzo. Lui poteva essere della sua età, aveva dei capelli color grigio topo e occhi neri, era un grifondoro. Appena i loro sguardi si incrociarono il ragazzo ghignò e voltò l'angolo. E se avesse scoperto il piccolo problema Peloso? O che i suoi amici erano Animagus illegali?
Scuoté la testa, come se quei pensieri se ne potessero andare via. Venne risvegliato dalla voce di James che disse:
- Un po' -.
- Abbastanza - rispose Alexandra tra un respiro e l'altro.
- Un pochino, ma so come distrarci - disse Sirius tirando fuori dalla tasca un pacchetto. Il tutto era accompagnato con il suo miglior ghigno malandrino.
- Cacabombe - dissero il cervo e la volpe contemporaneamente. Vedendo che il cane annuiva, anche sui loro volti comparve un ghigno. Guardarono il lupo mannaro che sorprendentemente disse: - Va bene -.
Remus guardò lo sguardo confuso dei suoi amici e aggiunse:
- Verrò anch'io. Non ho molta voglia di studiare oggi! -.
- Chi sei tu? Che ne hai fatto di Remus Lupin! - disse Sirius visibilmente sorpreso.
- Sono sempre io, solo che la vostra compagnia mi fa un tantino male -.
E tutti e quattro scoppiarono a ridere.Ognuno di loro prese un paio di Cacabombe e si avviarono silenziosamente verso l'aula della professoressa Mcgranitt, la quale stava facendo lezione con i ragazzi del sesto anno. Aprirono di poco la porta e lanciarono dentro le Cacabombe.
Scoppiò il putiferio! Le urla delle ragazze che si sovrapponevano su quella della Mcgranitt, che cercava di mantenere l'ordine, e le risate altrettanto rumorose dei ragazzi.
Dopo un paio di minuti a vedere quella scena, i Malandrini decisero di darsela a gambe. Ma una voce, femminile e autoritaria, li fece fermare di scatto.
- Potter, Black, Lupin e Grindelwald! - esclamò la Mcgranitt.
- Siete in punizione! -.
- Ma professoressa! Oggi ci sono le selezioni! - dissero in coro Sirius, Alexandra e James. Minerva sembrò non sentirli minimamente.
- Alle tre nel mio ufficio - e così girò sui tacchi e se ne andò.
Alexandra si appoggiò al muro e, senza staccare la schiena da esso, si sedette sul pavimento con gli occhi chiusi.
- Non fa niente, ok? - disse Sirius sorridendole.
- Potremmo riprovarci sempre l'anno prossimo - disse James sedendole accanto.
- E se fosse l'ultima? - chiese la ragazza.
- Non sarà l'ultima. Riproverete sempre - disse Remus.
Alexandra sospirò.
Voleva essere brava come sua madre.
- Avete ragione - e sorrise.Il pranzo era appena finito e i quattro ragazzi si stavano avviando nell'ufficio della Mcgranitt. Bussarono e la professoressa li fece accomodare.
- Bene. Visto che non servono a nulla le ramanzine, direi di passare direttamente alle punizioni: signorina Grindelwald lei pulirà il bagno abitato da Mirtilla Malcontenta, signor Potter lei pulirà l'ufficio del Maestro Gazza, signor Lupin lei pulirà le cucine e signor Black lei metterà in ordine alfabetico i libri della biblioteca. Il tutto senza magia. Spero sia tutto chiaro -.
I quattro ragazzi anniurono dispiaciuti. La Mcgranitt si alzò e andò verso la porta, ma prima di aprirla chiese:
- A che ora finiranno le selezioni? -.
- Alle sette, professoressa - disse James guardando in basso.
- Bene. Vi conviene essere veloci -.
La piccola Grindelwald, dal canto suo, aveva cercato di penetrare nella mente della professoressa, ma lei era fin troppo brava in occlumanzia, quindi non trovò niente.
Ognuno di loro adesso si trovava nei posti stabiliti. La Mcgranitt però aveva un piano a dir poco straordinario.
- Sono dei ragazzi d'oro - sussurrò a se stessa,ripensando a come i tre ragazzi avevano consolato la loro migliore amica quella mattina. In cuor suo, però, sperava che due di loro potessero condividere un altro sentimento, non la semplice amicizia.Nel bagno di Mirtilla Malcontenta.
Alexandra si rimboccò le maniche, prese uno straccio e si mise al lavoro. Per sua fortuna, il fantasma decise di non darle troppo fastidio scomparendo dentro un gabinetto.
La ragazza cercò di fare il più veloce possibile, immaginando di essere sulla sua scopa, il vento tra i capelli e passare la pluffa a Sirius.
Passarono un paio di ore. Erano le 18:00. Alexandra stava iniziando a perdere la speranza, fino a quando la porta si aprì e una donna con un cappello a punta nero entrò e disse:
- Venga, signorina. Farà ritardo! -.
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𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬
FanfictionPRIMO LIBRO DELLA SERIE "HARRY POTTER". ⚠️ 𝖢𝗂 𝗌𝗈𝗇𝗈 𝗆𝗈𝗅𝗍𝗂 𝖾𝗋𝗋𝗈𝗋𝗂 𝗀𝗋𝖺𝗆𝗆𝖺𝗍𝗂𝖼𝖺𝗅𝗂, 𝗊𝗎𝗂𝗇𝖽𝗂 𝗏𝗂 𝖼𝗁𝗂𝖾𝖽𝗈 𝖽𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝖿𝖾𝗋𝗆𝖺𝗋𝗏𝗂 𝖺𝗅 𝗉𝗋𝗂𝗆𝗈 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾 𝖺𝗇𝖽𝖺𝗇𝖽𝗈 𝖺𝗏𝖺𝗇𝗍𝗂 𝗆𝗂𝗀�...