Il giorno dopo, Alexandra e Queenie si prepararono e andarono al centro di Londra. Arrivarono all'entrata di un locale: "il paiolo magico".
- Buongiorno Ted - disse Queenie a un signore dietro il bancone.
- Buongiorno signorina - disse l'uomo.
Andarono sul retro del locale, davanti a un muro di mattoni.
- Queenie, sei sicura? -
- Sicurissima, Alex -. E detto questo picchiettò con la bacchetta su tre mattoni. Il muro di aprì: davanti ad Alex c'era una strada strapiena di maghi e streghe impegnati ad andare nei negozi, che si trovavano ai lati di essa. Alex era a dir poco strabiliata ed emozionata.
- Prima tappa: la Gringott! - esclamò Queenie.
- La Grin-che?! - chiese Alex.
- La Gringott, la banca dei maghi inglesi. Ci sono goblin o gnomi che la guidano. All'interno ci sono camere blindate che contengono galeoni, zellini e falci -.
Alex sapeva della magia, e ogni volta essa la sorprendeva sempre di più.
Mentre parlavano arrivarono davanti alla banca. Entrarono e ai lati c'erano piccoli esseri che avevano orecchie ablunghe. Camminarono e i loro passi rimbombavano nel silenzio. Arrivarono in fondo alla stanza.
- Salve, camera blindata numero 642,ecco la chiave -. Queenie diede una chiave d'argento splendente al goblin.
- Venite -. Alexandra riuscì a capire solo questa parola, il resto sembrava ad un grugnito.
Davanti a loro comparve un carrello di legno. Queenie e Alex ci salirono dentro. E all'improvviso scesero a tutta velocità. Alex urlò per lo spavento e sapeva che, se non si fosse fermata al più presto, avrebbe avuto un infarto. Arrivarono davanti alla porta di ferro, sulla quale c'erano incise due lettere:G e B
Alexandra sbarrò gli occhi.
- Si, piccola. Pensavi che i tuoi genitori non ti avessero lasciato niente? -.
Mentre diceva questo il goblin aprì la porta di ferro: all'interno c'erano pile di galeoni scintillanti, coppe e oggetti di valore. Alex aprì la bocca e pensò: "questo è mio? Wow!".
- Possiamo andare - annunciò Queenie. Salirono di nuovo, e Alex si promise che non avrebbe più messo piede in quella banca. Uscirono e Queenie le chiese:
- Dove vuoi andare adesso? -.
- Direi di prendere i libri -.
- Prefetto. Secondo tappa: il Ghirigoro!-.Al Ghirigoro
Dopo aver preso i libri della scuola, Alex chiese a Queenie se poteva prendere un libro che aveva adocchiato prima: Le Fiabe di Beda il Bardo.
- Certo. Ti aspetto alla cassa -.
Alex così si avviò verso il suo libro. Cercò in tutto il lo scaffale. Niente. Se l'erano preso. Allora Alex decise di prendere: Draghi e le loro origini.
Non voleva prendere questo ma si accontentò.
Mentre si stava andando verso la cassa, andò a sbattere contro qualcuno.
- Scusami tanto - dissero all'unisono.
Mancava solo un libro, quello di Alex.
Tutti e due era intenti a prenderlo, quando le loro mani si toccarono. Alzarono lo sguardo. Gli occhi azzurri di lei si incrociarono in quello miele di lui. Si alzarono e lui puntò la sguardo sul libro di Alex.
- Lo stavo cercando. Bhè se ti serve puoi tenerlo - e si mise una mano nei capelli corvini già sconpigliati.
- A me invece servirebbe quello che hai tu - disse Alexandra sorridente.
- Scambio? - chiese il ragazzo.
- Sacmbio! - rispose la ragazza.
- Comunque sono James, James Potter - disse il ragazzo occhialuto mentre si scambiavano i libri.
- Io bhè... - Alexandra arrosì. - Alexandra, Alexandra Grindelwald - sussurrò il cognome in modo che solo James potesse sentirlo.
- Davvero sei tu? -
- Bhè, si. Sei hai pau-
- È da tempo che volevo incontrarti. I giornali parlano solo di te! -
- Dav...vero? -
- Bhè si. E poi mi sembri simpatica, non come ti descrivono sulla Gazzetta del Profeta.
"Ed è pure carina". A quel pensiero Alex arrossì violentemente.
- Anche tu per il primo anno ad Hogwarts? -
- Si e sono emozionatissima! -
- JAMES! -
- Mia madre chiama - e alzò gli occhi al cielo. - ci vediamo al binario, Alex! -
- A presto, James! -.
E il ragazzo scomparve tra la folla, ma Alex continuava a fissare il punto in cui era scomparso. Si avviò verso la cassa penso alle emozioni provate in 10 minuti con un ragazzo che aveva appena conosciuto. "E se mi fossi innamorata? Nah, impossibile!".
I suoi pensieri furono interrotti da Queenie:
- Ce ne hai messo di tempo Alex! -
- Te lo racconterò a casa... - e arrossì di nuovo.
Dopo aver pagato, uscirono dal Ghirigoro e girarono l'intera Diagon Alley.
Presero anche un bellissimo gufo nero che Alex chiamò Jay.
- Manca solo la bacchetta - disse Alex a Queenie scrutando la pergamena.
- Ultima tappa: Ollivander! -.Da Ollivander
Entrarono in un negozio sommerso di scatoline di tutti i colori.
-Buongiorno, signorina Grindelwald -
-Buongiorno - disse all'uomo.
L'uomo era anziano, capelli bianchi e rughe molto profonde.
- Vediamo un po' -.
Prese una scatolina, ne estraò la bacchetta e la porse ad Alex.
Alex la prese e lo puntò in un punto indefinito della stanza, che esplose.
- Scusi - disse imbarazzata.
- Oh no,non si preoccupi -.
Dopo due tentativi il signor Ollivander parlò:
- E se... - prese una bacchetta di legno bianco e la porse ad Alexandra. - legno di sambuco, corde di cuore di drago, 15 pollici, abbastanza flessibile -.
Alex la prese e sentì un calore nella mano destra e capì che quella bacchetta l'aveva scelta. Però Alexandra poté giurare di aver visto Queenie spalancare gli occhi in modo preoccupato. Ma comunque disse:
- Fantistico! Grazie mille signor Ollivander -.
Pagaro e uscirono.Ritornarono a casa e Alex raccontò a Queenie quello che era successo al Ghirigoro, compresi i brividi che aveva provato.
- Un'idea ce l'ho, ma sei ancora troppo piccola per capirlo. Ora a dormire! -.
Andarono a letto e Alexandra cadde tra le braccia di Morfeo.
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𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬
FanfictionPRIMO LIBRO DELLA SERIE "HARRY POTTER". ⚠️ 𝖢𝗂 𝗌𝗈𝗇𝗈 𝗆𝗈𝗅𝗍𝗂 𝖾𝗋𝗋𝗈𝗋𝗂 𝗀𝗋𝖺𝗆𝗆𝖺𝗍𝗂𝖼𝖺𝗅𝗂, 𝗊𝗎𝗂𝗇𝖽𝗂 𝗏𝗂 𝖼𝗁𝗂𝖾𝖽𝗈 𝖽𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝖿𝖾𝗋𝗆𝖺𝗋𝗏𝗂 𝖺𝗅 𝗉𝗋𝗂𝗆𝗈 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾 𝖺𝗇𝖽𝖺𝗇𝖽𝗈 𝖺𝗏𝖺𝗇𝗍𝗂 𝗆𝗂𝗀�...