𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬

- Tu non mi odi, invece, principessa... -

- Un altro ballo? Dopo quello che è successo? - domandò, più a sé stessa, Alexandra. - Non ci credo... -.

- Che ne dici di questo? - chiese Marlene, mostrando un vestito corto giallo. - Oppure...questo? - disse mostrandone un altro verde. 

- Direi il verde, ti dona - disse Emily avvicinandosi alla specchio con un vestito blu. 

- Possibile che non riesco a decidere un vestito? - disse Alice mettendosi le mani nei capelli. 

Alexandra sbuffò, appoggiandosi al muro. Sapeva che l'avrebbe affrontato, Voldemort, e sapeva che ci sarebbero state altre volte, ma stava cercando di evitarle. Stava cercando di creare un piano, ma con un ballo alle porte non era per niente facile. 

- Come mai questi sbuffi? - disse Marlene prendendo i suoi trucchi.

- Sto cercando di creare un piano per salvarci la vita e cosa fa Silente? Mette un ballo! - esclamò Alexandra, mentre si lanciava sul letto. 

Marlene si avvicinò alla sua migliore amica, le prese la mano, stringendola forte. Si capivano, erano quasi sorelle. - Ce la faremo, insieme. Facciamolo per loro, va bene? Ma ora, cerchiamo di riposarci -.

- Non ce la faccio - sospirò Alexandra, prendendo il cuscino e mettendolo sulla sua faccia. 

- Per una volta - disse Emily prendendo la spazzola. - Prova a farti proteggere, no? -. 

- Per una volta - continuò Alice guardando le altre con uno sguardo d'intesa. - Prova a dire di sì -.

Alexandra alzò il cuscino per guardare con aria dubbiosa le sue compagne di stanza. - Cosa mi nascondete? -.

Le altre iniziarono ad alzare le spalle e a distogliere lo sguardo, per non incontrare quello della piccola Grindelwald. - Non niente, ma qualcun altro sì - disse Alice. 

- Cambiamo discorso - disse Alexandra mettendosi a sedere sul letto, guardando con un ghigno Marlene che alzò gli occhi al cielo.

- Non quel discorso! - esclamò la bionda entrando in bagno. 

- Quale discorso? - chiese Emily, sedendosi vicino alla finestra.

- Quello in cui Marlene è innamorata di Sirius, ma lei non lo vuole ammettere - spiegò Alexandra sorridendo. 

- Io non sono innamorata di Black! - ripeté Marlene prendendo il suo spazzolino. 

- Allora, dimmi futura signora Black, cosa hai sognato questa notte? - chiese Alexandra ridendo, mentre osservava la sua migliore amica guardarsi alla specchio con gli occhi spalancati e con lo spazzolino in bocca. 

"Cosa ho sognato?" pensò Marlene e le scene del suo sogno le si pararono davanti agli occhi. 

Era stesa sul letto, con le braccia e gambe aperte, mentre pensava. I suoi pensieri erano offuscati, senza un filo conduttore. Ma solo un nome di una persona sembrava avere un senso: Sirius. 

- Se provi qualcosa, diglielo - disse un ragazzo al suo fianco. Era biondo, con occhi marroni che sembravano scrutare l'anima di una persona. Era Magnus McKinnon, il fratello gemello di Marlene, morto dopo pochi minuti dal parto. - Ti faciliti la vita, sorellina -.

- Sono nata tre minuti prima di te, fratellino - controbbatté Marlene sorridendo. - E poi non sono innamorata di lui -.

- Allora perché arrossisci ai suoi complimenti? Perché ti fa piacere la sua presenza al tuo fianco, Marlene? - chiese Magnus.