Obscurus

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Sirius strinse la presa alla matita con il pollice e l'indice, iniziando a sudare freddo. 

Da più di un anno che stava disegnando su quel dannato foglio, e voleva che venisse tutto perfetto. Ormai nessuno stava più ascoltando le parole che diceva il professore di Storia della Magia: i troll non interessano neanche ai fondatori di Hogwarts.

Tracciò un'ultima linea curva e alzò lo sguardo verso James. 

- Siamo pronti, Prongs - sussurrò con un ghigno. 

- Non vedevo l'ora, Padfoot - sussurrò il ragazzo occhialuto con un sorriso malandrino sul volto.

James si avvicinò ad Alexandra, che si trovava al banco davanti, e le toccò la spalla. 

La ragazza si girò, lanciando al suo ragazzo un'occhiataccia. 

- Lo so che volevi dormire - sussurrò James. - Ma Pads ha quasi finito -.

Alexandra annuì, mentre toccava il braccio di Remus. - Bene, e quando... -.

- FINITO! - urlò Sirius scattando in piedi, mentre la sedia finiva a terra. - ANDIAMO, PRONGS! -.

Sirius corse verso la porta, ma si bloccò quando sentì la voce del professore richiamarlo.

- Signor Black - disse il professore. - Per quale motivo sta correndo verso la porta, se posso saperlo? -.

Sirius tossì allargando il nodo della cravatta, mentre cercava una scusa decente. - Bhè... è finita la lezione e... io stavo correndo al bagno! Sì! -.

- Ottima scusa, signor Black, peccato che... - il professore guardò l'orologio. - Che la lezione sia veramente finita -. 

Remus, Alexandra e James scattarono in piedi e si avviarono verso la porta. 

- Andiamo - sussurrò Alexandra, mentre uscivano fuori dall'aula di Storia della Magia.

- Dove stiamo andando? - chiese Remus. 

- Bhà, è Alexandra quella intelligente del gruppo, quindi lo sa lei. Ci conviene stare zitti e camminare - disse Sirius voltando l'angolo.  

- E da quando? - chiese Remus alzando un sopracciglio. 

- Andiamo che tutti lo sanno! - esclamò James. - Io sono il leader del gruppo, Paddy è il bello anche se io lo sono di più, Occhi di Mare è l'intelligente e tu sei il secchione che ci risolve i nostri problemi mentali -. 

- In effetti è così - disse Remus muovendo leggermente la testa mentre sorrideva. 

- Potete mutarvi? - disse Alexandra fermandosi davanti l'arazzo di Barnaba il Babbeo al settimo piano. Chiuse gli occhi, passando davanti al muro una volta, poi una seconda e una terza. Una porta iniziò a formarsi sulla parete che si spalancò immediatamente. 

I ragazzi entrarono in un'immensa stanza che era formata principalmente da scaffali pieni di libri e sul pavimento era posizionato un tappeto bianco panna con ai lati due poltrone.

Remus e James si sedettero, emettendo sospiri di piacere per quanto erano comode quelle poltrone. Alexandra fece segno a Sirius di poggiare il foglio sul tappeto, mentre lei estraeva la bacchetta. 

James aprì leggermente la bocca per parlare, ma fu fermato dalla sua stessa fidanzata.

- So quello che faccio - disse Alexandra puntando la bacchetta sul foglio. 

Delle scintille blu uscirono dalla punta di essa, ma si spensero subito. Provò anche una seconda volta, ma Alexandra sospirò. 

- Ti sei dimenticata l'incantesimo, vero? - disse Remus sistemandosi sulla poltrona. Alexandra annuì impercettibilmente, e la stanza si riempì di lamenti. 

𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora