- Perché... -

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Emily aprì la porta mentre era intenta ad accarezzare la sua pancia che era cresciuta molto; non poteva credere che fosse arrivata al sesto mese di gravidanza in così poco tempo. Alzò lo sguardo e Alexandra le fece segno di sedersi affianco a lei sul letto. 

- Come sta l'essere che porti qui dentro? - chiese Alexandra poggiando delicatamente la mano sul pancione. 

Emily sorrise. - Sta benone, questa notte non ha smesso neanche un secondo di scalciare -. 

- Credo che tra poco non sarei l'unica incinta - confessò Alexandra guardando la porta del bagno. - Marlene e Alice hanno avuto alcuni sintomi. Inutile dire che Marlene è andata in panico -.

- Tu? - disse Emily guardandola. 

- Io, cosa? -. Alexandra cercò di non incrociare lo sguardo dell'amica. 

- Hai capito benissimo -.

- Non lo so...è da tempo che mi sento strana. Sembra che il tempo stia correndo più veloce del dovuto. E poi, diciamocelo chiaramente, un bambino è l'ultimo dei miei pensieri, altri stanno occupando tutto il mio tempo - disse Alexandra stendendosi sul letto, portandosi le mani sullo stomaco. 

- Ma tu lo vorresti, un bambino -. Quella frase non era una domanda, ma un'affermazione, ed Emily lo sapeva benissimo. 

- Io...sì, lo vorrei tantissimo. E anche James - sospirò Alexandra, mentre chiudeva gli occhi. 

- Avete parlato di questo? - chiese la bionda. 

- No, non ce n'era bisogno. L'ho capito dai suoi occhi quando guarda i bambini giocare al parco, dal suo sorriso quando vede una figlia correre verso il padre abbracciandolo stretto, oppure quando andiamo a Diagon Alley e guarda quelle scope in miniatura e mi abbraccia...  - spiegò la mora. 

- Perché non ci provate? - disse Emily. 

- Se ti dico che lo facciamo quasi ogni due giorni mi credi? - disse Alexandra ridacchiando, facendo ridere anche l'altra. 

- Tipico di James! -. 

Si sentì un urlo proveniente dal bagno e la porta di spalancò, mostrando una Marlene alla quale tremavano le gambe - nel vero senso della parola - e aveva qualcosa tra le mani. Alexandra si mise seduta, per poi alzarsi ed andare incontro alla sua migliore amica. 

Le prese le mani, mentre Marlene faceva respiri profondi, cercando di calmare le lacrime. Alexandra guardò il test di gravidanza e sorrise, abbracciandola stretta. 

- Allora? Voglio sapere anche io - disse Emily, picchiettando la punta del piede sul pavimento. 

- E'...è...positivo - balbettò Marlene mentre si sedeva sul letto. 

Alice batté le mani un paio di volte, come incoraggiamento. - Guarda il lato positivo, non sei la sola incinta! C'è Emily che altri due mesi e partorisce, ci sono io e tra poco anche Alexandra -.

- Non così in fr...James Fleamont Potter! - esclamò Alexandra correndo verso la porta. La spalancò e corse verso le scale, seguendo la scia di impronte. Andò in salotto e trovò sopra al divano un cervo con delle mutande tra le corna e un cane impegnato a leggere una rivista al contrario. Remus, intanto, era seduto su una poltrona e leggeva tranquillo, con una barretta di cioccolato in una mano. 

Alexandra si posizionò davanti al cervo con le mani sui fianchi. 

- Trasformati, immediatamente - disse con lo sguardo severo. 

In un secondo, il cervo si ritrasformò e, con uno sguardo colpevole, guardò sua moglie. - Am...amore - balbettò James. 

- Cosa hai fatto? -.

𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora