Era tardi.
Sirius sapeva che era tardi.
Pochi minuti prima, aveva guardato un pezzo di carta che staccò dalla Gazzetta del Profeta. Lo aveva guardato attentamente, e aveva notato che era una foto. C'era Peter Pettegrew, che si trasformava in un topo.
- E' un Animagus - aveva detto a Marlene; insieme capirono il motivo per cui le loro missioni non erano poco lontane da casa, capirono perché i mangiamorte erano così vicini alle loro case: lui faceva la spia.
Sirius scattò in piedi, prendendo la giacca. Diede un lungo bacio a Marlene, un abbraccio ad Alyssa, e iniziò a correre verso Casa Potter.
E ora, stava lì, a guardare i cardini della porta di ingresso sradicati. Con gli occhi pieni di lacrime, si avviò verso le scale.
Non ebbe il tempo di salire i primi scalini che si ritrovò davanti il corpo senza vita di James. Con la testa appoggiata sullo scalino, gli occhi privi di ogni luce e la bocca socchiusa.
Si abbassò, toccando il palmo della mano del suo migliore amico. Una lacrima gli rigò il viso. - James...svegliati - sussurrò, sperando che fosse tutto uno scherzo. Infondo era Halloween.
Non successe niente, assolutamente niente.
Guardò il suo volto, sembrava pietrificato.
Fece un bel respiro, doveva calmarsi. Superò il corpo di James e si avviò verso la stanza di Alexandra, sperando l'impossibile. Anche quella porta era a terra e il soffitto non c'era più, era stato bruciato.
- Anche tu... no - sussurrò, accasciandosi accanto al corpo di Alexandra. Le prese il volto tra le mani. Aveva gli occhi chiusi e rilassati, come se fosse stata pronta. Poi un pianto.
Una piccola speranza si riaccese in Sirius. Alzò la testa, puntando il suo sguardo verso la culla, dove vide un bambino piangere, tanto.
Si avvicinò a lui e lo prese in braccio. - Harry, tranquillo. Zio Paddy è qui, va tutto bene - quanto avrebbe voluto credere alle sue stesse parole.
Sentì delle urla provenienti dal piano inferiore. Prese la sua bacchetta e strinse Harry a sé, mentre scendeva le scale. Si fermò solo quando arrivò vicino al corpo di James, tenendo gli occhi fissi sul suo figlioccio, per paura di scoppiare a piangere.
- Sirius! - esclamò la voce di Queenie. La donna corse ad abbracciarlo. Gli baciò la testa.
- Queenie... - dopo aver pronunciato il nome della donna, scoppiò a piangere, lasciando andare il capo sulla sua spalla.
- Sirius, dov'è mia figlia? - disse Grindelwald, senza ottenere risposta. - DOV'E' MIA FIGLIA? -.
Sirius lo guardò negli occhi, dandogli la risposta che voleva. Geller spalancò gli occhi, appoggiandosi al muro, mentre il suo sguardo cadde su James.
- E' tutta colpa mia, solo mia - disse Sirius, piangendo. - Harry è orfano per colpa mia -.
- No, invece, non è colpa tua - disse Queenie, accarezzandogli la guancia. - E' colpa di Pettegrew, noi lo abbiamo solo scoperto troppo tardi -.
- Non dovevo fidarmi di Silente - sussurrò Gellert, toccandosi il viso. - Mio nipote è il prescelto, ora -.
- Silente non c'entra niente, non poteva saperlo che avrebbero perso la vita - disse Queenie.
- Invece lo sapeva, e tra qualche anno tratterà mio nipote come bestia da macello! - esclamò Gellert guardando il bambino.
- Cosa... è successo? - disse la voce tremante di Remus. Lo sguardo di Sirius, però, non era puntato su Remus, ma su qualcuno dietro di lui.
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𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬
FanfictionPRIMO LIBRO DELLA SERIE "HARRY POTTER". ⚠️ 𝖢𝗂 𝗌𝗈𝗇𝗈 𝗆𝗈𝗅𝗍𝗂 𝖾𝗋𝗋𝗈𝗋𝗂 𝗀𝗋𝖺𝗆𝗆𝖺𝗍𝗂𝖼𝖺𝗅𝗂, 𝗊𝗎𝗂𝗇𝖽𝗂 𝗏𝗂 𝖼𝗁𝗂𝖾𝖽𝗈 𝖽𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝖿𝖾𝗋𝗆𝖺𝗋𝗏𝗂 𝖺𝗅 𝗉𝗋𝗂𝗆𝗈 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾 𝖺𝗇𝖽𝖺𝗇𝖽𝗈 𝖺𝗏𝖺𝗇𝗍𝗂 𝗆𝗂𝗀�...