Risveglio e nascite

3.1K 117 4
                                    

10 Aprile 1960
Quella luce che Alexandra sognava sempre si stava avvicinando. Dalla fine del tunnel si stava avvicinando o era lei che aveva iniziato a correre?
All'improvviso aprì gli occhi. Riconosceva quella stanza:pareti di un avorio neutro, la scrivania bianca con i suoi disegni, la finestra che dava davanti a sè una campagna bellissima e silenziosa. Era la sua camera. Iniziò a ricordare quello che gli aveva detto il padre. "Ti voglio bene papà" pensò la bambina mentre un enorme sorriso spuntò sul suo volto. Si alzò dal letto e si affacciò fuori dalla porta. C'era una signora dai capelli biondi portati a caschetto, indossava una gonna blu scuro lunga, una camicetta bordeaux e dei stivali in pelle. Aveva una bacchetta in mano e con essa coordinava i movimenti della scopa.
- Queenie - e la ragazza bionda si girò sentendosi chiamare.
- QUEENIE! -. La bambina è la ragazza si corsero in contro e si abbracciarono.
- Alex, piccola mia, ti sei svegliata. Non ci credo! - disse Queenie tra le lacrime.
- Si, Queenie. Ma non piangere così mi fai soffrire -. E così andarono in cucina dove Queenie preparò una squisita merenda.
- Sai, mi ricordo cosa mi ha detto papà - disse la piccola Alexandra - e non vedo l'ora di poterlo riabbracciare. Gli vorrò sempre bene al mio papà. Queenie sorrise e le disse:
- Mi sei mancata Alex - e si riabbracciarono di nuovo.

27 marzo 1960,Londra.
Esattamente un mese prima, in una stanza al San Mungo, Euphemia Potter stava partorendo. Urla e urla. Il marito Fleamont Potter le diceva dolci parole che riuscivano a tranquillizzarla. La donna si rilassò solo quando sentì un pianto: James Fleamont Potter era finalmente nato. L'infermiera diede il bambino in braccio alla donna.
- Sarà un giocatore di Quittich straordinario! - disse Fleamont a Euphemia.
- È cosa te lo fa pensare? - disse la moglie con tono ironico.
- Bhè, ha come padre un bellissimo e forte giocatore e mi sembra il minimo - e riservo insieme coccolando il piccolo James.

3 novembre 1959,Londra.
La donna non urlava, faceva solo smorfie di dolore. Questo sorprende a molto gli infermieri. Pensavano che appena aveebbe avuto il suo bambino tra le braccia si sarebbe commossa, ma niente, neanche uno scintillio nei suoi occhi. Niente di niente.
"Bhè, sono pur sempre Black" pensò un'infermiera.
- Sirius Orion Black, diventerai un perfetto serpeverde purosangue come tutta la tua famiglia - disse la donna con tono fermo e gelido.
- Sei sicura che diventerà un Serpeverde, Walburga? - disse il fratello di suo marito, Alphard.
- Ovviamente, Alphard. E sai già cosa succede se non lo diventa. - disse il fratello, Orion.
Il bambino si di menava come se avesse capito che in quella famiglia rigida è fredda non si sarebbe mai sentito a suo agio.

10 marzo 1960,Londra.
In casa Lupin, c'era il caos più totale. Remus John Lupin era nato da ormai 5 ore ed era tenuto stretto tra le braccia della madre.
- Ti avevo avvertito Lupin, ma sei voluto andare avanti -.
- Non ti azzardare a toccare la mia famiglia, Grayback -.
- Oh, che ingenuo che sei Lupin. Stupeficium! -.
È il signor Lupin venne schiantato e svenne. Grayback fece lo stesso con la donna, e così il piccolo Remus finì tra le braccia del licantropo.
Grayback guardò il bambino con fare maligno, si leccò con la lingua i lunghi denti giallastri e iniziò a mordere il bambino.
Il piccolo urlò forte finchè non svenne. Grayback, pensando fosse morte, se ne andò via soddisfatto dell'opera appena compiuta.
Dopo settimane il piccolo aprì gli occhi.
- No... Non... può essere.... mio figlio.. non può essere... un... LUPO MANNARO! - disse la madre tra i singhiozzi.

5 dicembre 1959,Londra Babbana.
In una famiglia come le altre, nacque Marlene McKinnon. In pochi sapevano che la nonna paterna era una strega, e il figlio e la moglie speravano che anche la loro figlia fosse come la nonna.
E un giorno, il loro più grande sogno si avverò. Il padre stava facendo divertire la piccola sulle sue gambe. Marlene rise fortissimo e il vetro della finestra si ruppe. La nonna e la madre della piccolina che erano davanti alla porta si guardarono 3 si sorrisero:
- Mia nipote diventerà una strega bellissima - disse la nonna con gli occhi lucidi.

𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora