Natale

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Quell'albero stava in mezzo alla stanza del dormitorio dei ragazzi ancora spoglio, mancavano solo due giorni a Natale e l'unica cosa che Moony, Padfoot e Prongs facevano era girare intorno all'albero in cerca di un'idea geniale per decorarlo, visto che non avevano portato delle decorazioni.
- E questi dovrebbero essere i tuoi migliori amici? - disse Marlene.
- Si. Sono abituata a James e Sirius, quei due parlano anche di notte, ma mi chiedo come Remus sia diventato come loro! -.
Avevano deciso, Marlene compresa, che avrebbero passato il Natale insieme nel dormitorio dei ragazzi, essendo gli unici rimasti tra i Grifondoro.
All'improvviso i ragazzi di guardarono pensando la stessa identica cosa: "Vestiti!".
- No! Non metterete le vostre mutande sull'albero! - esclamò Alexandra in modo di rimprovero.
- Dai! Anche voi prenderete dei vestiti imbarazzanti! - esclamò Sirius.
- Uff, va bene! - dissero in coro le due ragazze. Uscirono dalla stanza e dopo un paio di minuti rientrarono.
- Iniziamo! - disse James.
Misero maglioni, pantaloni, calzini che erano a dir poco imbarazzanti.
Dopo un po', notarono che mancava solo la punta e a Sirius gli venne una "fantastica" idea.
- Davvero vuoi mettere le tue mutande con i cuori, Black? - disse Marlene prendendo le mutande e mostrandole ai presenti.
- Si, principessa. Vuoi avere l'onore al posto mio? - disse in tono beffardo.
- Non chiamarmi principessa. E poi,no. Sono tue e l'onore è tutto tuo!-.
- Va bene, PRINCIPESSA! -.
Prese le mutande e si avviò verso l'albero, mentre Marlene stava diventando rossa dalla rabbia. "Perchè deve essere così arrogante e così dannatamente carino!". E Alex scoppiò a ridere a quel pensiero.
Sirius mise la "stella" sulla punta e così l'albero era finalmente finito.
- Ragazzi, dove li prendiamo i regali? - disse Marlene.
- Metti questa e andremo ad Hogsmead in un nano secondo! - disse Alex porge dole una benda nera.
- Uffa, e va bene! - sbuffò e infine se la mise. Arrivarono al terzo piano e, senza farsi scoprire da Gazza, attraversarono il tunnel ed arrivarono da Melandia.
Sirius tolse la benda alla ragazza.
- Come avete fatto? - chiese Marlene molto stupita.
- Segreti da malandrini - risposero i quattro in coro.
- Allora ci dividiamo. Tra un ora ci troviamo all'entrata di Mielandia, ok? - contiuniò Alexandra. I ragazzi annuirono i divisero in cerca di ragali. La prima persona che pensò Alex fu:
"Papà".

25 dicembre
- I REGALI!!! -.
I ragazzi furono svegliati dalle urla delle ragazze che saltavano a destra e a sinistra. Si sedettero sul pavimento e iniziarono a scartare i regali.
Alexandra fu l'ultima ad aprire i regali: Sirius le regalò delle bellissime scarpe rosse; Remus dei libri enormi; Marlene delle leccornie e James una maglia a maniche lunghe nera con sopra una bellissima volpe bianca.
Mancavano solo due regali, ed erano davvero grandi. Alexandra decise di aprire quello da parte della madrina. C'era un biglietto:

Questo è un pensiero anche per i tuoi migliori amici.
Spero che gli piacciano!
Un forte abbraccio.

La tua madrina,
Queenie.

Aprì il pacco e c'è ne trovò dentro altri cinque con il nome di ciascuno sopra. Man mano che dava i pacchi pronunciava anche il nome della persona a cui esso era destinato.
Lo aprirono: c'erano delle bellissime giacche di pelle e sul retro c'erano incise le loro iniziali.
- Sono bellissime! - disse Remus passando le dita sulla "R".
- Non lo apri quello? - chiese Sirius indicando l'altro pacco. Era lungo e sembrava incartato distrattamente.
Anche lì c'era una lettera.

Principessa,
Mi ricordo quando da piccola volevi far parte di una squadra di Quidditch.
Cacciatrice, vero?
È soltanto un piccolo pensiero.
Ti ringrazio per esserti ricordata di me. Spero tanto che ti piaccia.
Con affetto,

Papà,
G.G.

- Non ci voglio credere! -.
Presa dalla fretta, lanciò in aria la lettera e scartò il regalo in cinque secondi netti.
Era una scopa, una bellissima scopa. La più veloce che esista!
Si alzò in piedi per osservarla meglio e notò che sul manico delle iniziali
"M.B"
- È di mia madre! Finalmente potrò fare il provino l'anno prossimo! Evviva! -.
- Che ruolo? - chiese James.
- Cacciatrice, come mia madre. Tranquillo il ruolo da cercatore nessuno te lo ruba! - disse facendo la linguaccia.
- Vuol dire che giocheremo insieme - disse James alzandosi e incrociando gli occhi della ragazza.
- Voi? - chiese la ragazza.
- Anche io vorrei fare il cacciatore! - esclamò Sirius.
- Io non ci salgo su quella cosa! - disse Remus.
- Mi piace come sport, ma ho le vertigini e non mi va di morire! - disse Marlene.
- Va bene. Quindi voi due - disse rivolta a James e Sirius. - segnatevi il grande giorno! -.
Posò la scopa sul letto e si avvicinò alla finestra per osservare il paesaggio innevato. Sentì qualcuno al suo fianco, ma lei non si girò. Sapeva già chi era.
- Hey che succede? Come mai sei diventata triste? - le chiese James.
- È il mio primo Natale che passo lontano dalla mia madrina. Mi ha cresciuto come una mamma, ogni volta che mi mancavano i miei, come adesso, mi abbracciava o... - non finì la frase che James l'abbracciò forte. Alexandra ricambiò immediatamente. Non si staccarono finché Sirius disse:
- Piccioncini, avete finito che io ho fame! -.
Si allontanarono imbarazzati, ma James prese coraggio e le prese la mano. Alexandra a quel tocco, sentì nascere dentro di lei emozioni mai provate.
Scesero in Sala Grande per chiudere quel buco che si era formato nello scomato dei cinque amici.

Durante il pomeriggio ricevettero la sorpresa più attesa: la neve!
Hogwarts innevata era più bella e magica; trasmetteva un'aria di Natale unica. I cinque amici si recarono immediatamente nel giardino.
James e Sirius decisero di fare un pupazzo di neve, Marlene e Remus stavano discutendo su un libro e Alexandra li osservava sotto il salice.
Pensava a come era fortunata in quel momento di averli vicini. Loro non erano solo migliori amici, loro erano una Famiglia. Anche se Marlene non sapeva del "piccolo problema Peloso" di Remus e che i suoi amici stavano cercando di diventare animagus illegali per aiutarlo, si sentiva parte di quella piccola famiglia. Pensò a suo padre e i regali che gli aveva fatto, era felice questo di sicuro, ma desiderava tantissimo un suo abbraccio.
Ad interrompere i suoi pensieri fu una palla di neve dritta nello stomaco. Si guardò intorno e vide James con un ghigno stampato sul volto. Voleva la guerra? E che guerra sia!
Si girò, fece un paio di palla di neve e, anche lei con un ghigno malandrino, iniziò a lanciarle versò James che rispose immediatamente.
Si guardarono negli occhi mentre ridevano. " Sirius?" " Sirius!".
Si girarono verso Sirius e iniziarono a lanciargli le palle dietro la schiena. E così anche il futuro cane si intromise nella battaglia. Mentre Alex e Sirius lanciavano le palle su James, una colpì la faccia di Remus e un'altra il braccio di Marlene. Così anche loro si unirono nella guerra di palline di neve.
Giocarono per ore e ore. Dopo in pò, stanchi e fradici, si stesero sul terreno e risero insieme.
- Sono stata molto fortunata a incontrarvi - disse Alex sorridente.
- Anche noi - disse in coro gli altri quattro.
Appena calò il sole si avviarono verso il castello, per cambiarsi e scaldarsi davanti al fuoco della loro sala comune vuota e silenziosa.

𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora