Estate!

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Ormai l'estate stava volgendo al termine. O meglio, per i Malandrini stava iniziando. Durante quei giorni di spacco dalla scuola, James, Sirius e Alexandra stavano cercando di diventare Animagus.
James si esercitava solo di notte, ma non avendo nessuno che lo potesse aiutare, non riuscì nel suo intento.
Lo stesso valeva per Sirius.
Ma, per lui, neanche durante la notte aveva pace. Sua madre Walburga mandava ogni tre ore il suo elfo domestico Kreacher per sorvegliarlo, soprattutto da quando era diventato un Grifondoro. Quindi neanche lui riuscì a diventare un Animagus.
Per Alexandra, la sorte fu diversa!
Queenie le confessò che lei sapeva che voleva diventare un Animagus e le propose di diventare la sua insegnante. La ragazza, ovviamente, accettò. Le lezioni andavano nel migliore dei modi, ma ancora non riusciva a trasformarsi in una bellissima volpe.

Alexandra si svegliò di soprassalto. Guardò la sua sveglia babbana e si alzò immediatamente dal letto.
Erano le 8:00.
Oggi sarebbero arrivati i ragazzi! Le erano mancati tantissimo!
Prese dei pantaloni in jeans che le arrivavano sul ginocchio,una semplice maglietta rossa a maniche corte e le sue infradito nere.
Andò in bagno.
Si lavò i denti, si pettinò i lunghi capelli castani, si spruzzò un po' del suo profumo, si mise gli anelli del padre e scese giù in cucina.
- Buongiorno Queenie! - disse la ragazza con un sorriso.
- Emozionata? - le chiese la madrina.
- Si, molto! Posso aiutarti con le camere? - disse Alexandra.
- Certo! Finiremo prima in due e poi prepareremo anche il pranzo! - disse Queenie sorridente.
Finirono colazione e andarono al piano superiore.
Vivevano in una casa molto grande solo per due persone. Al piano terra c'era la cucina, il soggiorno, un bagno e la stanza di Queenie. Queenie scelse quella per ogni evenienza; se le avessero attaccate, lei sarebbe stata la prima a rispondere.
Al piano di sopra c'erano due bagni, la stanza di Alexandra, tre camere per gli ospiti e una camera "chiusa".
Quella camera era affianco a quella di Alexandra e solo lei ci entrava. Quella stanza era quella di Gellert Grindelwald. La ragazza dagli occhi oceano sperava che il padre non fosse morto, e ne ebbe la prova delle lettere, anche se poche, che le aveva mandato durante l'anno scolastico. Sul retro della loro villa, c'era un giardino incantato dove Alexandra si esercitava con la scopa senza preoccuparsi che i babbani la vedano. Infatti i non magici vedevano soltanto un piccolo orto con verdure e fiori.
Alexandra e Queenie pulirono le camere degli ospiti e sistemarono sulle porte delle targhe, con ognuna il nome di uno dei ragazzi.
Poi scesero in cucina e iniziarono a preparare l'abbondante pranzo.
Appena finirono di preparare la tavola, suonò il campanello.
Alexandra corse, aprì la porta e si ritrovò davanti i suoi migliori amici.
- Ragazzi! - esclamò felice.
- WhiteFox! - disse in coro gli altri tre.
In meno di tre secondi si ritrovarono abbracciati e non avevano la minima intenzione di staccarsi. A osservarli c'erano i signori Euphemia e Fleamont Potter, Julia e Jonh Lupin e lo zio di Sirius, Alphard Black.
- Volete rimane a pranzo cari? Ci farebbe molto piacere! - disse Queenie cordialmente.
- Certo! Io sono Euphemia e questo è mio marito Fleamont - disse la signora Potter.
- Piacere, Queenie Goldstein - disse Queenie stringendo le mani a tutti, dopo essersi presentati.
Entrarono e trovarono la tavola imbandita.
- Oh Merlino, cara non dovevi scomodarti! - disse la madre di Remus.
- È stato un piacere! - disse Queenie. Tutti presero posto e iniziarono a mangiare. Non c'era un attimo di silenzio! Parlavano di tutto: Quidditch, scuola, magia, Lord Voldemort. Su quest'ultimo si soffermarono di più. In quel periodo Voldemort stava acquistando molto potere e i suoi seguaci stavano aumentando di giorno in giorno. Stava cercando di sedurre anche i giganti e varie specie altrettanto pericolose. Molti gli stavano a fianco solo perché Lui gli prometteva protezione, ma era solo una trappola. Molte famiglie purosangue sono da sempre state al suo fianco diventando Mangiamorte, come i Malfoy.
Remus notò che a capotavola c'era un posto vuoto, infatti sussurrò ad Alexandra:
- Fox, perchè lì c'è un posto vuoto? -.
- Oh...bhè...quel posto... è per mio padre Moony - disse guardando il suo piatto.
- Oh... - disse Remus.
- Resistete! Manca solo lo Strudel! - rise Queenie guardando James e Sirius che si tenevano la pancia, stravaccati sulla sedia.
- Nooo! - esclamarono all'unisono.
- Come! La Strudel di Queenie è il più buono che abbia mai provato! Mangiatelo, per favooooreeee! - delle Alex facendo gli occhi dolci da volpe.
- Va bene, lo assaggiamo! - disse James.
Intanto Queenie servì i piatti.
Appena i Malandrini misero un cucchiaio in bocca, spalancarono gli occhi. In meno di un minuto, avevano già finito la loro porzione.
- Un'altra, per favore Queenie! - dissero Remus, James e Sirius.
- Cosa avevo detto io! - disse Alexandra ridendo a crepapelle.
- Menomale che eravate sazzi! - rise Alphard, trasportando poi tutta la tavolata.

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Quelle due settimane volarono.
Una buona notizia fu quelle che Alexandra, James e Sirius riuscirono a diventare Animagus, grazie anche alle lezioni di Queenie.
"Forse la felicità la trovano solo quando sono insieme". Pensò Queenie osservando dalla finestra della cucina un ragazzo, con delle cicatrici molto evidenti sul volto, in sella a un maestoso cervo e un grosso cane nero che inseguiva una bellissima volpe bianca.
Tirò fuori dalla tasca delle sua lunga gonna nera una foto di una donna dai capelli castani molto lunghi e occhi neri molto profondi.
- Saresti orgogliosa di tua figlia, Maly - sussurrò alla fotografia.
Una lacrima scese sulla zigomo della donna, ma l'asciugò in fretta con il pollice. Guardò di nuovo fuori dalla finestra e vide quattro ragazzi che ridevano con il fiatone. Ma quelli non erano dei semplici ragazzi qualunque, loro era una famiglia vera.
- Saresti orgoglioso di tua figlia, Gellert - sussurrò di nuovo la donna, non sapendo che una fenice, bellissima con piume rosse sul corpo e bianche sulle ali e sulla coda, con occhi bicolore azzurro - nero, stava guardano anche lei la scena.
La fenice pensò:
"Si, sono orgoglioso di mia figlia, Queenie".
E volò via verso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove un suo vecchio amico lo attendeva a braccia aperte.

𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐆𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐥𝐰𝐚𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora