9

61 3 0
                                    

ALYSSA

Gli ultimi giorni sono stati come vivere in una favola. Oliver è dolcissimo e mi piace davvero tanto. Credo che lui provi qualcosa di più perché più volte è stato sul punto di dirmelo o almeno credo, solo che all'inizio si tirava indietro e poi ho iniziato ad interromperlo io, quando ho avuto paura che riuscisse a dirlo. Non so dire perché, ma è così e basta. Ho indossato anche il suo giubbotto mentre facevo il tifo, non gliel'ho più ridato e non ho intenzione di farlo. Ora io e le ragazze siamo venute alla partita fuori casa della squadra. Ogni tanto ci sono anche le trasferte e, mentre loro sono venuti col pullman della squadra, noi abbiamo trovato un passaggio da un paio di ragazze. Adesso loro sono rimaste qui per partecipare alla festa di consolazione della squadra avversaria, probabilmente sperano di fare colpo su qualcuno, mentre io, Aria e Aisha ci siamo intrufolate sul pullman con la nostra squadra, i Draits. I ragazzi e il coach sono così soddisfatti della partita che non hanno fatto nessuna protesta. Aria va verso Blake, Alessio e Jake si siedono più verso il fondo mentre Aisha va da Brian e io qualche posto più indietro verso Oliver. Mi lascia il posto accanto al finestrino e non appena mi siedo mi sorride stringendomi la mano. Siamo abbastanza distanti dai ragazzi perché qualcuno possa vederci, anche se ormai tutti sanno che c'è qualcosa. Oliver non è il tipo che nasconde ciò che prova. All'apparenza almeno perché quando soffre si tiene tutto dentro e questo mi fa stare male perché vorrei aiutarlo come lui aiuta me.

-Ti sei divertita?- mi chiede baciandomi il dorso della mano. Mi accoccolo sula sua spalla e annuisco sorridendo. Se dovesse lasciarmi non so cosa farei... Ormai è diventato una costante nella mia vita a cui non sono disposta a rinunciare. Non di nuovo, non come ho già fatto. Tra i sedili vedo Aisha e Brian intenti a discutere. Ovviamente. Non so come risolvere del tutto le cose che lei. Questa è la ragione per cui sono venuta qui. Per starle accanto, ma lei sta tutto il tempo con Brian così come io sto sempre con Oli o anche Aria. Non ci incontriamo quasi mai eppure abitiamo insieme.

-Ho sofferto di bullismo...- dico all'improvviso. Sento Oliver irrigidirsi e stringere la presa ancora di più, ma non lo guardo. È già abbastanza difficile dirlo a qualcuno.

-Alle medie. Sono stati gli anni peggiori. Non avevo amici, tranne Aisha- prendo un respiro tremante e continuo.

-Arrivate al liceo eravamo quelle del primo anno, nessuno ci prestava attenzione, fin quando non ho avuto l'occasione di essere accettata da tutti e l'ho colta. Così facendo mi sono allontanata dall'unica persona che abbia mai significato tutto per me. Volevo solo essere accettata e non essere più presa in giro. Non gliel'ho mai detto, il perché mi sia allontanata. Non volevo pensasse che non fosse abbastanza perché non era così. Lei è sempre stata accettata da tutti e voluta bene. Ero io a non essere abbastanza- la voce mi si spezza al solo ricordo. Una cosa del genere segna la vita di una persona per sempre.

-Mi sono sempre fidata delle persone, ma dopo quello che ho passato ogni volta che qualche ragazzo mi si avvicinava per chiedermi di uscire io credevo mi prendesse in giro...- prendo un respiro tremante, gli occhi appannati dalle lacrime, la testa ancora appoggiata sulla sua spalla e le nostre mani ancora intrecciate.

-Per questo non capisco come sia possibile che tu, Oliver White, abbia scelto me. Hai sempre avuto le ragazze più belle e potresti averle ancora. Allora perché sprechi tempo con me? io non sono perfetta...- la mia voce diventa un sussurro mentre cerco di non piangere. Non mi aspetto che mi dichiari amore eterno, né tantomeno che mi prenda il mento tra le dita per costringermi a guardarlo come invece fa. E quando provo ad abbassare lo sguardo lui me lo fa ripuntare nei suoi splendidi occhi. Anche lui ha gli occhi lucidi mentre io sto piangendo, menomale che nessuno ci presta attenzione.

-Guardami- la sua voce è seria, dura, ma il suo sguardo è dolcissimo. Così pieno d'amore che vorrei solo continuare a piangere, invece mi impongo di non farlo. Non sono più quel tipo di ragazza ormai.

-Tu sei perfetta Alyssa. Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata in vita mia. Non voglio che ne dubiti mai. Tu non sei abbastanza. Tu sei tutto e non solo per me- mi sfiora appena le labbra con le sue, gli occhi fissi nei miei.

-Non dirlo a nessuno, per favore- mi aggrappo alla sua maglietta e affondo il viso nel suo collo mentre cerco di controllare i singhiozzi.

-Mai. Ti puoi fidare di me Alyssa- decido di credergli. Tra le lacrime e le sue braccia decido di credergli perché ho bisogno di qualcuno di cui potermi fidare completamente e voglio disperatamente fidarmi di lui. voglio tornare ad essere a ragazza di una volta, ma so che non po' accadere e forse va bene così. non sempre ciò che vogliamo è ciò di cui abbiamo bisogno...

Quando torniamo davanti scuola io vado con Oliver a casa sua. Non voglio lasciarlo più. È strano come dopo esserti confidato con qualcuno tu non voglia più stargli lontano... Voglio sentirlo ovunque. Non sarò pronta a sentire quelle parole uscire dalla sua bocca, ma forse sono pronta a una dimostrazione. Andiamo dritti in camera sua. Inizio a togliergli la maglia mentre lui prende a baciarmi, senza fare nulla. Di solito è sempre lui che finisce senza vestiti perché non ha vergogna, al contrario di me. Per questo si ferma quando porto le sue mani sulla mia camicetta per fargliela sbottonare. Mi guarda, le mani attorno i bottoni, e io annuisco. Voglio farlo, con lui.

-Alyssa ti...- gli poso due dita sulle labbra impedendogli di parlare e annuisco di nuovo. Lo so. Inizia a togliermi la camicetta per poi portarmi sul letto. Resto con il reggiseno, ma lui non sembra neanche farci caso, guarda solo me assicurandosi che sia ciò che voglio. Lo bacio lasciandomi andare, o almeno provandoci, ma ho la tensione a fior di pelle.

-Aspetta- ansimo mentre lui mi bacia il collo. si allontana di colpo reggendosi sugli avambracci e mi guarda con la paura di aver fatto qualcosa di sbagliato.

-Devo andare in bagno... Non voglio ci siano sorprese... sai- oddio. Uccidetemi adesso! L'ho detto davvero? A quanto pare sì perché Oliver si sposta al mio fianco e mi avvolge con le braccia attirandomi sul suo petto mentre scoppia a ridere per la mia inesperienza. Sono una stupida. Ho rovinato tutto. Ancora. Mi prenderei a schiaffi da sola certe volte.

-Va bene così piccola. Non dobbiamo fare nulla ora. A me basta ancora solo restare così all'infinito- gli credo. Davvero. È solo che...

-L'infinito è un tempo davvero lungo. Sicuro di riuscire a resistere?-

-Va bene avere paura Alyssa. È una cosa importante e nessuno ci obbliga a farlo. Quando sarai pronta lo saprai- lui è così dolce. Cerca di rassicurarmi in ogni modo possibile, di assecondarmi, accontentarmi anche se so quanto vuole farlo. Insomma lui è un ragazzo, prima andava a letto con una ragazza diversa al giorno invece da quando ha incontrato me non va più con nessuna. Da mesi. Non voglio che se ne vada perché non sono ancora pronta a dargli ciò di cui lui ha bisogno. Ma come faccio? Io non sono pronta. Non ora. Anche se vorrei che succedesse con lui, ma non ora. Ed ecco che riprendo a piangere, per la seconda volta a distanza di poco tempo, tra le braccia del ragazzo migliore che mi potesse mai capitare. Affondo il viso nel suo petto così lisci, lucido, profumato, lo bacio e assorbo il suo odore, lo faccio mio mentre lui mi sussurra che va tutto bene. Vorrei tanto credergli. Alzo di poco il viso fino ad arrivare alle sue labbra e lo bacio, ancora il sapore salato delle lacrime sulle mie di labbra che per lui spazza via. Mi prende il viso tra le mani, stringe a pugno i miei capelli per attirarmi ancora di più contro di lui. e penso che almeno questo posso farlo. Posso baciarlo come se contasse solo lui, perché in certo senso è davvero così. mi sposto a cavalcione su di lui e continuo a baciarlo. All'infinito. È l'infinito che vuole da me e l'infinito avrà.

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora