BLAKE
Chi cazzo è che rompe di sabato mattina? Sono andato a dormire alle tre, dopo aver lasciato Aria a casa mi sono cambiato e poi ho raggiunto Alessio e la squadra al Bell's dove mi sono fatto una cheerleader. Ho un mal di testa assordante e vorrei dormire fino a ora di pranzo, peccato che chi stia bussando con insistenza alla mia porta non pensa minimamente di smetterla. Così, controvoglia, mi alzo da letto, Alessio non c'è è sempre stato più mattiniero di me il coglione. Mi infilo solo i pantaloni, dato che ho l'abitudine di dormire in boxer, e poi apro la porta con ancora gli occhi chiusi mentre ho un braccio piegato dietro la testa per grattarmi la nuca e sbadiglio.
-Blake ho bisogno di te- è la frase con cui esordisce Aria. Oi cosa pensereste? Che ci sia un problema grave no? E il mio pensiero va subito a mia sorella.
-Aisha sta bene?-
-Sì, sì lei e Alyssa sono uscite e io ho bisogno di un favore. Tu sei il ragazzo più stronzo che conosco-
-Grazie del complimento- incrocio le braccia al petto facendo risaltare i miei muscoli nudi e non mi sfugge lo sguardo lussurioso di Aria.
-Mia madre sta per venire a trovarmi e ho bisogno che tu sia il più stronzo possibile- non ci sto capendo un cazzo. È sabato mattina!
-Ho almeno il tempo di vestirmi?- chiedo con gli occhi aperti appena, infatti alzo la testa per intravedere la figura di Aria.
-No, così sei perfetto- mi afferra per un braccio e mi trascina nell'appartamento difronte dopo avermi fatto prendere ameno le chiavi del mio. Mi porta sul divano dove ci sdraiamo entrambi. La sua schiena contro il mio petto, il mio viso nei suoi capelli e le braccia che la avvolgono tutta.
-Quando sarò più lucido dovrai darmi delle spiegazioni- dico con gli occhi chiusi. Lei mi zittisce in malo modo e poi si sistema meglio contro di me. Dopo neanche due minuti qualcuno apre la porta con la chiave. Apro solo l'occhio destro per sbirciare e mi accorgo che è Sam. Gli ha davvero dato le chiavi dell'appartamento? Con lui c'è anche una signora di non più cinquant'anni.
-Aria... Volevo farti una sorpresa arrivando prima- l'entusiasmo nella voce della signore sceme e io mi sto irritando sempre di più. Aria si mette in piedi avvicinandosi un po' alla madre. Perché non sono nel mio letto a dormire?
-E che cazzo!- sbotto quando la signora Jones, la madre di Aria, riprende a parlare. Mi alzo infastidito dl divano e mi sgranchisco facendo un altro sbadiglio poi mi posiziono dietro Aria abbassandomi, di parecchio, per appoggiare il mento sulla sua spalla avvolgendole le braccia intorno ai fianchi. La mia erezione mattutina preme sulla base della sua schiena e lei la sente perché si irrigidisce all'istante e cerca di scostarsi, ma glielo impedisco. Infondo era questo ciò che voleva, no? Uno stronzo per spaventare la mamma.
-Mamma lui è Blake- Aria sembra imbarazzata dalla situazione, ma in fondo è stata lei a chiamarmi quindi può darsi che stia solo fingendo. La madre mi squadra dalla testa ai piedi mentre io assottiglio lo sguardo e mi raddrizzo con la schiena per lasciarle una visuale più ampia, senza però togliere le mani dal corpo di Aria. Sta per dire qualcosa, o almeno vuole tentare di dire qualcosa, perché apre e chiude la bocca un paio di volte stordita quando un cane le passa tra le gambe e corre verso di noi. Di getto Aria si inginocchia per accarezzare la palla di pelo nera.
-Amy. Mi sei mancata- la bacia e la accarezza contenta come se fosse una bambina la mattina di Natale. È proprio un bambolina, mi viene da sorridere. Si capisce molto di una persona da come tratta gli animali e Aria non fa altro che confermare il mio pensiero. È una braa ragazza, tutto sommato.
-Blake ti sarei grata se lasciassi me e mia figlia da sole. Magari potresti approfittarne per renderti più presentabile...- si ferma nella speranza che io abbia capito a cosa si riferisce, e l'ho capito, solo che faccio il finto tonto per provocarla.

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Il Mio Destino Sei Tu
Storie d'amoreAisha Price ha sempre avuto una predisposizione per il drammatico e il catastrofico e un gran talento nel pensare sempre al peggio e quando questo si avvera decide di partire per l'America. Con un tumore al cervello e il primo anno di università che...