45

361 9 0
                                    

BRIAN

Ritorno in camera mia sconvolto. Inizio a buttare tutto in aria, a dare pugni alle pareti, a passarmi disperatamente le mani nei capelli. Glioblastoma. Sapevo che qualcosa non andava, ma non ho mai voluto indagare più di tanto. Non ero pronto a sentirlo e anche prima, non volevo che me lo dicesse.

Tutto quello che le ho fatto fare in questi mesi... Avrei potuto ucciderla. Quando era stanca o triste non ho chiesto niente e ho rischiato di peggiorare la sua situazione. Non riesco a crederci.... Come una furia, Blake entra in camera e, prendendomi per il collo della felpa, mi spinge fino a schiantarmi contro la parete.

-Mi spieghi che cazzo di problemi hai? Ti ho concesso di avvicinarti a mia sorella e tu l'hai distrutta come nessuno aveva mai fatto prima. Come neanche il GB aveva fatto. E tu che fai? Scappi via come un fifone del cazzo lasciando mia sorella a piangere disperata sul letto, da sola-

-Amico che ti passa per la testa? Avresti potuto dire qualsiasi cosa invece di andartene. Avresti anche potuto restartene lì in silenzio con lei. Tutto, ma non andartene con la coda fra le gambe- ottimo. Adesso anche Oliver si mette a farmi la morale. Come se non stessi già di merda arrivano anche Alessio e Jake dalla camera delle ragazze.

-Sapevo che qualcosa non andava, ma non ho voluto chiedere. Vi ho seguiti, una mattina dopo gli allenamenti. Siete andati alla clinica di mio padre... Vi ho aspettato fuori e quando finalmente siete usciti l'o vista... Era distrutta. Piangeva disperata in ginocchio, sull'asfalto. E nonostante questo, nonostante ciò che ho visto non le ho mai chiesto nulla- non so neanche perché lo sto dicendo ad alta voce. Non ho bisogno che continuino a farmi sentire uno schifo, perché mi ci sento già.

-È malata... e io ho rischiato di ferirla mentre le facevo fare le cose più pericolose- dico scagliando un pugno contro la parete alla mia destra. Mi volto completamente verso il muro per evitare gli sguardi di tutti e chiudo gli occhi.

-È malata e io non c'ero con lei durante le terapie- altro pugno, più forte.

-È malata e io ero impegnato a fare il cazzone per poterle chiedere cosa avesse- altro pugno con l'altra mano. Inizio a darli a raffica incurante del dolore che sento alle nocche, non faccio neanche caso al sangue che mi cola sulle mani.

È malata e io dov'ero? Eh? Io non c'ero. Non ero accanto a lei e quando mi avvicinavo rischiavo di ucciderla- se non fosse per Jake che mi afferra da dietro bloccandomi le braccia continuerei all'infinito. Questo non è neanche un minimo del dolore che Aisha sente.

-Era malata- ci voltiamo tutti verso Alessio. Ha uno sguardo gelido, i pugni serrati lungo i fianchi e uno sguardo da assassino puntato su di me.

-Non lo è più. È guarita Brian. E il motivo per cui non te l'ha detto prima sai qual è? Non voleva che ti allontanassi come hai fatto. Non voleva perderti. Per questo non te l'ha detto prima. Per quanto io e Blake abbiamo cercato di trattarla come se nulla fosse, non è stato più come prima. D'un tratto ha dovuto lasciare la nostra casa, la nostra famiglia, per venire qui e affrontare una verità che non voleva, ma che le era toccata. Anche le sue migliori amiche, Alyssa e Aria, la trattano con più accortezza del normale, ma tu... Tu l'hai sempre trattata come voleva lei. come se fosse viva. Anche quando facevi lo stronzo e la facevi stare male lei ne era contenta. Perché facevi quello che volevi e se ti preoccupavi per lei era solo perché ci tieni e non perché malata. Quindi smettila di fare lo stronzo e non essere arrabbiato con lei perché aveva paura della tua reazione e a quanto pare aveva ragione- nessuno osa fiatare. Neanche Blake. Di solito Alessio è quello più calmo quindi è insolito vederlo così.

-Credi che sia arrabbiato con lei?- sì be' non è mai stato nella mia natura restarmene in silenzio e docile come un agnellino.

-È quello che lei pensa-

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora