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ARIA

Io vivo nella fantasia, nella finzione, nella fiaba che tutte sognano da bambine. Peccato che io non l'abbia mia chiesto. Non ho mai voluto la vita che mi è capitata, piena di responsabilità che non ho mai chiesto, fatta di persone che contano su di me quando non mi sono mai proposta di farla. Ma non posso tirarmi indietro, ho un dovere che intendo mantenere. Per queto sono venuta qui. Ho ottenuto quasi tre anni di libertà in cui poter essere normale.

Questo è il mio secondo anno di università. Mentre l'anno scorso ho preferito dedicarmi alle feste e a alla vita da universitaria, seguendo ugualmente le lezioni, quest'anno ho deciso di dare quanti più esami possibili per laurearmi. Ho a disposizione solo un atro anno e mezzo prima di dover tornare a casa, anche se non voglio...

Le mie nuove coinquiline sembrano davvero simatiche. Aisha mi ha raccontato il perché del loro trasferimento improvviso. Ha un tumore. Quando me lo ha detto mi è dispiaciuto tantissimo, nonostante non la conosca ancora molto bene. Ho conosciuto anche i suoi fratelli e il più grande, Blake, ha attirato la mia attenzione. Ho notato che anche lui mi ha guardato più di una volta con insistenza senza preoccuparsi che io potessi notarlo.

Non sono in cerca di una storia seria, non potrei dedicarle abbastanza tempo al momento, ma un pensiero ce lo faccio. Insomma quanta palestra fa per essere così scolpito? Certo anche il fratello, Alessio, è ben messo, ma lo vedo più sensibile, predisposto ad una storia seria. E no, ripeto, non sono interessata grazie. Quindi se mi si darà l'occasione farò un giro sulla giostra stallone... Che c'è? I ragazzi parlano continuamente di noi ragazze in questo modo, non mi potete giudicare e poi non ho detto niente di male!

A mensa siamo sedute tutte vicine e dopo ci raggiungono anche i fratelli di Aisha. Blake finisce per sedersi difronte a me e mi osserva per tutto il tempo. Non lo do a vedere, ma mi mette a disagio tant'è che sposto il vassoio con il pranzo, che non ho proprio toccato, di lato perché non riesco a mangiare. Lo stronzo se ne accorge e fa un sorrisetto sghembo appoggiando i gomiti sul tavolo per sporgersi più in avanti rivolgendo tutta la sua attenzione ai suoi fratelli. Fin quando non cambia espressione vede il capitano della squadra, il quarterback, Brian Ross, l'indiscusso re del campus, avvicinarsi al nostro tavolo e posare i suoi occhi magnetici dritti sulla sorellina.

Blake si rivolge a lui con finto rispetto e non passa inosservato, almeno a me, il modo in cui stringe la mascella che guizza, sento io dolore per lui. Arriva al suo fianco Molly, una delle cheerleader, che si struscia su di lui senza alcun pudore solo per rimarcare il conetto che lei c'è andata a letto e ci va di continuo.

Dopo pranzo Aisha obbliga me e Alyssa a fare i provini per le cheerleader mentre i suoi fratelli vanno gli allenamenti della squadra. A quanto pare sono già entrati, non che la cosa mi stupisca. Io invece non mi sono mai vita bene come cheerleader, cioè sì, mi piace ballare, ma non so fare tutte quelle acrobazie dato che non ho mai praticato danza. Deciso ugualmente di provare, giusto per fare compagnia alle mie due nuove amiche.

Più che altro io e Alyssa la assecondiamo perché dopo Aisha dovrà fare la sua prima chemio. Uno sperimentale per impedire l'eccessiva perdita dei capelli a quanto ho capito dalle sue spiegazioni. Ovviamente ci sono Molly, la ragazza che prima si è buttata ai piedi del suo dio del sesso, Sally, il capitano, e il resto della squadra. Sally, al contrario degli stereotipi, è molto gentile e non ha nulla a che vedere con la classica cheerleader stronza ce viene spesso nominata nei film o anche nei libri. Anzi quel posto è ricoperto da Molly piuttosto.

-Okay ragazze. Quando volete iniziare a ballare, io faccio partire la base- annuncia a noi tre e al resto delle ragazze presenti.

Quando finiamo di ballare Sally decide che quasi tutte abbiamo del talento e prende nella squadra me, Alyssa, Aisha e un altro paio di ragazze. Indossiamo i completi che ci dà con i colori della squadra. Un top con una gonna che lascia poco all'immaginazione rossi e blu. Aisha raccoglie i capelli in due codini laterali con i fiocchi degli stessi colori della squadra mentre Alyssa si fa una coda alta e io li lascio liberi.

Dopo poco più di un'ora finiamo l'allenamento, in orario con la visita di Aisha. Alyssa ci informa che ha una lezione quando usciamo dallo spogliatoio con addosso di nuovo i nostri vestiti, Aisha invece ha ancora addosso l'uniforme impaziente di mostrare ai suoi fratelli.

-Vorrei poter venire, mi dispiace. Ma non posso già saltare una lezione- si giustifica Alyssa.

-Non preoccuparti, non siete qui per farmi da badante. Posso anche andare da sola, anche se credo verranno i ragazzi con me- ovviamente si riferisce ai suoi fratelli e l'idea di rivedere Blake così presto non mi dispiace affatto.

-Posso venire anch'io se vuoi. Non ho lezioni ora- attiro la loro attenzione su di me mentre prendiamo a camminare verso l'uscita dalla palestra dove ci siamo allenate.

-Perfetto- concorda Alyssa

-Sapete a cosa stavo pensando? Il nome di tutte e tre inizia per A- lo dico senza un perché preciso. È solo un'osservazione che ho fatto.

-È vero- concorda Aisha

-Potremmo farci chiamare le A-Girls- risponde Alyssa ridendo e a quanto pare quel nomignolo piace a tutte noi.

-Siete le mie prime vere amiche. Sia qui nel campus che in generale. Sono contenta che siamo diventate anche coinquiline- è vero. Non ho mai avuto molti amici perché di solito non so di chi fidarmi. Anche con i ragazzi è lo stesso. Puntano solo alla mia posizione sociale oppure, se sono davvero interessati a me, so spaventano quando scoprono chi sono. Per questo ho deciso di non volere storie serie in quest'ultimo anno e mezzo che mi rimane per vivere la vita come voglio.

-Aw. Che carina- dicono entrambe stringendomi in un abbraccio. È in quel momento che noto una figura avvicinarsi. Non impiego molto a capire che s tratta di Sam.

-Ragazze, mi spiace, ma devo parlare con quel ragazzo. È un mio vecchio amico e non lo vedevo da tanto. Non credo di poter venire con te Aisha- spiego di fretta alle ragazze allontanandomi dall'abbraccio. Dopo aver appurato che non ci sono rimaste male, ma anzi, sono incuriosite da Sam, mi avvio proprio verso questo.

-non mi presenti le tue amiche?- dice nel suo solito modo irritante mentre lo allontano il più possibile dalle ragazze. Solo quando non le vedo più abbraccio il mio amico.

-Come stai?- mi chiede ricambiando la stretta

-Ti ha mandato mamma non è vero?- chiedo senza troppi giri di parole. Sam è il figlio del braccio destro mi mia madre. Io e lui siamo cresciuti insieme perché abbiamo la stessa età. Credo che la mamma speri un giorno di poterci vedere fidanzati o addirittura sposati, ma per fortuna lui non ha mai dato dimostrazione di provare qualcosa che va oltre la pura amicizia nei miei confronti.

-Sto bene Sam e tu?- imita la mia voce fallendo miseramente. La sua è molto più profonda e maschile della mia

-Sto bene Aria grazie per averlo domandato. È un piacere rivederti, mi sei mancata- continua il suo teatrino

-Anche tu mi sei mancato lo sai...- e non posso fare a meno di abbracciarlo di nuovo

-È bello rivederti- dico prima di allontanarmi dalle sue braccia. Sam per me è come un fratello e gli voglio molto bene. Sono davvero contenta di rivederlo.

-Ti va di parlare? Potresti offrirmi un caffè dopotutto ho fatto un volo transatlantico per venire a trovarti e ragguagliarti sulla situazione a casa-

-Certo, vieni. Andiamo a casa mia- così iniziamo a camminare verso l'uscita del campus universitario per andare al mio appartamento e inizio a tartassarlo di domande che, con molta pazienza, risponde. 




Hey Draitss. Qualsiasi cosa crediate di aver capito sul conto di Aria e sulla sua famiglia, posso assicurarvi che non si avvicina neanche alla realtà dei fatti  🤭

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora