AISHA
-Prima però ho delle condizioni- interrompo il bacio ansimando. Controvoglia si mette seduto sul letto e ascolta quello che ho da dire.
-Uno: Non innamorarti di te- io sono dannatamente seria mentre lui scuote la testa divertito, una piccola risata gli sfugge dalle labbra.
-Tranquilla, non c'è pericolo- sentendo questa frase mi sento una stupida colossale, ma cerco di non darlo a vedere cambiando discorso.
-Come vuoi. Due: Devi essere gentile, dolce. Sarà la mia prima volta e non voglio che tu mi faccia male. Solo per questa sera sarò l'uno dell'altra e ci coccoleremo e dopo se vuoi parleremo del perché sei così stressato quando l'università è iniziata solo da poco- cerco di essere più rilassata possibile e di non lasciar trapelare la tensione dalla mia voce.
-S-sei vergine?- spalanca gli occhi, quasi gli escono dalle orbite, ma io non mi scompongo e annuisco come se fosse una cosa normale. Perché è del tutto normale he a 19 anni una persona possa essere ancora vergine! Sposta lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra e poi si avvicina lentamente per baciarmi, accarezzandomi la guancia. Si avvicina di più a me facendomi sdraiare.
-Quindi è un sì?- chiedo per avere la conferma. Nessuna risposta, solo un sorriso e poi torna a baciarmi le labbra e poi il collo.
-Non ho capito la risposta- insisto. Dovete sapere che sono un tantino ossessiva-compulsiva.
-Ci sto e ora chiudi la bocca-torna a baciarmi le labbra praticamente sdraiato sopra di me mentre le sue mani vagano lungo il mio corpo. Mi ferma le mani sopra la testa e continua a baciarmi il collo.
-Sei troppo vestita, cazzo- si sfila la maglietta con un gesto rapido e poi si concentra sul mio top che per poco non strappa via. Resto in reggiseno, uno semplice nero, non so perché non abbia messo qualcosa di più particolare in pizzo anche se sono sicura conosca tutti i tipi di reggiseni esistenti.
-Hai idea di quanto mi ecciti sapere che nessuno prima ti ha toccata così e che sono il primo?- ha le labbra gonfie, la faccia arrossata, i capelli arruffati e il respiro ansimante, ma è bellissimo. Ora che posso contemplare i suoi muscoli capisco perché tutte hanno una cotta per gli atleti, i giocatori in particolare.
-Fammi vedere quanto allora- gli mordo il labbro inferiore costringendolo ad avvicinarsi di nuovo a me e poi passo all'attacco. Come ho già detto mi piace avere il controllo. Gli bacio il collo fino ad arrivare ai pettorali, mentre le mie mani vagano dai suoi capelli, alla schiena che gli graffio, ai suo pantaloni che sbottono.
Si sposta leggermente solo per toglierseli e, non mi lascia neanche il tempo di ammirarlo in boxer che toglie anche quelli. Guarda malizioso i miei pantaloncini e, incapace di parlare, annuisco con foga dandogli il consenso a qualcosa che non ha bisogno neanche di chiedere. Con uno strattone toglie sia il tessuto di jeans che gli slip e li butta vicino il mucchio che si è formato dei nostri vestiti.
Inizia a baciarmi un seno, mentre con una mano stuzzica l'altro, poi scende fino all'ombelico e poi giù fino alla mia intimità. Ho un sussulto quando sento le sue labbra umide, ma è una sensazione... Non posso fare a meno di gemere, cosa che lo fa tornare sulle mie labbra sfregando la sua erezione sulla mia gamba.
-Brian- il suo nome sfugge dalle mie labbra mentre inarco la schiena per rendergli più facile il compito di baciarmi, ovunque.
-P-preservativo- riesco solo a dire
-Shh, non ancora. Voglio farti provare più piacere di quanto tu abbia mai immaginato- porta le sue dita fino al mio interno coscia e infila un dito dentro di me.
-Sei così stretta- mette anche un secondo dito andando più in profondità. Mi afferro alle sue spalle per evitare di urlare.
-E sei così bagnata- arriva a massaggiarmi il clitoride e nei suoi occhi vedo il divertimento, il desiderio, l'impazienza. Tutte cose che sto provando anch'io ora.
-Non è ancora il momento però- dice ritraendo le dita e passandosele sulle labbra per poi baciarmi di nuovo.
-Voglio essere dentro di te quando vieni per me- afferra dal comodino un preservativo e lo indossa con estrema facilità. Però esita prima di tornare su di me.
-Se ti faccio male dimmelo, okay?- è... preoccupato per me. Annuisco e, con il sorriso più genuino del mondo, lo attiro di nuovo a me. Con una leggera spinta mi provoca un sussulto e io gemo sulle sue labbra. Il ritmo aumenta gradualmente mentre io affondo le mie unghie sulla sua schiena.
-T-troppo forte- riesco a dire e lui rallenta. Mi accarezza i capelli, sudati per quello sforzo e mi bacia lentamente. Prendendo alla sprovvista entrambi ribalto la situazione portando lui sotto e io sopra. Sposto i capelli sulla spalla e prendo a muovermi lentamente, le mani sul suo petto. Credo che non ce la faccia più a resistere perché sposta le mie mani portandosele al collo e mi bacia sussurrando il mio nome che non mi è mai sembrato bello come quando esce dalle sue labbra in questo momento.
-Più forte- ordina
-Non riesco. Prendi tu il controllo- in un attimo è di nuovo sopra di me che spinge con più foga, soffocando i nostri gemiti con dei baci lunghi e tortuosi fin quando non arriviamo al culmine del piacere. Resta steso per qualche secondo, la testa nel mio collo, i nostri respiri affannati, i nostri corpi ancora uniti, poi si sposta di lato attirandomi a sé e abbracciandomi da dietro mentre i nostri respiri si regolarizzano.
Dopo un po' mi alzo, solo per raccogliere la nostra biancheria e rimettercela. Dopotutto siamo ancora ad una festa e non so se abbia chiuso a chiave la porta. Anche se spero di sì altrimenti sarebbe troppo imbarazzate.
-Il miglior sesso di sempre- mi sorride mentre torno a letto tra le sue braccia. Accarezzandogli il petto noto che si depila. Prima non ci avevo fato caso quando lo baciavo, non sapevo neanche cosa facevo. Per questo gli lascio un piccolo bacio sul torace adesso e poi gli sorrido.
-Grazie- è probabilmente la cosa più stupida da dire dopo che due hanno fatto sesso, ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente.
-Non devi ringraziarmi. È stato un piacere- alza e abbassa le sopracciglia con fare allusivo. Gli colpisco il petto, facendolo ridere solo di più. Mi metto su un fianco per guardarlo meglio e metto anche un po' di distanza tra noi. Lui mi imita, ma cerca di mantenere comunque un contatto fisico.
-Adesso raccontami perché sei stressato-
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Il Mio Destino Sei Tu
RomanceAisha Price ha sempre avuto una predisposizione per il drammatico e il catastrofico e un gran talento nel pensare sempre al peggio e quando questo si avvera decide di partire per l'America. Con un tumore al cervello e il primo anno di università che...