AISHA
Aitana, Sebastian Yatra – Corazón Sin Vida
Abbiamo girato per tutto la mattina. Abbiamo visto l'Empire, poi durante il tour che ha proposto Brian abbiamo deciso di visitare meglio Times Square, che riserveremo per Natale, Central Park quando vorremo fare un'uscita più tranquilla, la Statua della Libertà, il Metropolitan Museum of Art e infine il Top of the Rock. Abbiamo a disposizione più di venti giorni e non vedo l'ora di imparare a conoscere questa città come se fosse la mia.
Quando siamo tornati in hotel le ragazze sono andate in "esplorazione" come l'hanno definita loro e poi anche alla spa messa a disposizione dall'hotel stesso. Credo sia opera di Brian dato che gli ho detto di voler parlare da soli.
Ora sono seduta sul bordo del letto, gambe incrociate, non ho avuto neanche la forza di cambiarmi e mettermi qualcosa di più comodo. Sono rimasta con la felpa corta nera oversize che mi copre il sedere, il pantalone di pelle nero lucido e gli stivali alti neri che mi arrivano al ginocchio, tutto ciò che indossavo anche stamattina.
Quando Brian apre la porta ed entra come se nulla fosse, ho un tuffo al cuore. Non so come farò a parlargli, ma so che devo. Gli ho tenuto nascosto la verità troppo a lungo.
-Hey. Come va?- dice allegro sedendosi accanto a me sul letto. Ho lo sguardo fisso sul pavimento, non riesco a guardarlo.
-Hey... Guardami- mi prende il mento tra il pollice e l'indice con delicatezza e mi fa alzare lo sguardo su di lui. Ho già gli occhi offuscati dalle lacrime che sto cercando di trattenere, ma quando mi accarezza la guancia con il pollice, guardandomi mostrando tutta la sua preoccupazione e soprattutto quando mi sfiora le labbra con le sue non riesco più a trattenermi. Inizio a piangere in silenzio continuando a guardarlo, la sua preoccupazione mi strugge.
-Va tutto bene- mi sussurra baciandomi ancora.si mette a cavalcioni su di me spingendomi lentamente verso il centro del letto per farmi sdraiare. Lo accontento però poi lo allontano con le mani sul suo petto.
-Non voglio adesso- non sono neanche sicura che la voce mi sia uscita, ma deve essere così perché Brian abbozza un sorriso all'angolo della bocca.
-Dammi un po' di fiducia stellina- mi lascia un bacio sul collo mentre con la mano mi abbassa i pantaloni. Io intanto continuo a versare lacrime incapace di smettere.
-Voglio farti stare bene senza avere nulla in cambio- scende lentamente fino a posizionarsi tra le mie gambe. Mi toglie anche l'ultimo strato che copre la mia parte più intima e inizia a baciarmi. Lo lascio fare, non ho le forze per oppormi né tantomeno ho voglia di parlargli. Però sono tesa, non è come le altre volte. Non mi sto lasciando andare. Brian risale su fino ad essere di nuovo faccia a faccia. Mi inizia a baciare senza però chiudere gli occhi così come me, mentre infila due dita dentro di me.
-Lasciati andare Aisha- sussurra sulle mie labbra prima di chiudere gli occhi e baciarmi di nuovo. E così faccio. Per un momento dimentico tutto ciò che mi circonda. Tutti i miei problemi. L'unica cosa che conta è lui. Che ci sapesse fare lo avevo già constatato, ma me ne convinco sempre di più, specialmente quando arriva l'orgasmo, contro ogni aspettativa. Soddisfatto del suo lavoro e vedendomi in preda all'estasi, ma con ancora le lacrime agli occhi si sdraia sul fianco e mi guarda. Lo imito, dopo essermi rialzata i pantaloni, così da essere faccia a faccia. La mano sinistra cerca la mia fino a trovarla e intrecciarsi, mentre la destra si arpiona al mio fianco e mi spinge contro il suo petto facendomici affondare dentro.
-Va tutto bene- sussurra sui miei capelli. Solo che niente va bene. È tutto sbagliato. Io sono sbagliata. Vorrei dirgli cosa provo, ma ho paura che possa scappare via da me. Ancor prima di sapere tutta la verità.

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Il Mio Destino Sei Tu
RomansaAisha Price ha sempre avuto una predisposizione per il drammatico e il catastrofico e un gran talento nel pensare sempre al peggio e quando questo si avvera decide di partire per l'America. Con un tumore al cervello e il primo anno di università che...