Il Mio Destino Sei Tu

46

AISHA

Declan J Donovan - Perfectly Imperfect

Le ragazze mi hanno lasciata da sola dopo che ho insistito. Sono state accanto a me per ore mentre le supplica o di andare dai ragazzi o andare a godersi la città solo che si sono rifiutate. Mi sono addormentata, senza più le forze per continuare a piangere, fra tutte e due e quando mi sveglio non ci sono più. Così ne approfitto per farmi una doccia calda che spero mi calmi i nervi. Faccio partire anche la riproduzione casuale sul cellulare, per fortuna le prime canzone sono di Tini e sono allegre, ma quando risuona John K - If we never met esco di corsa fuori la doccia e cambio canzone.

Riprendo a respirare dato che ho evitato di rimettermi a piangere per l'ennesima volta nel giro di poche ore. Così, dopo essermi rivestita e aver tolto l'asciugamano avvolto intorno la vita, inizio a pettinarmi proprio quando parte Tini - Lo que tu alma escribe.

-Perfetto- sussurro guardandomi allo specchio. È la nostra canzone questa. Nonostante cerchi con tutte le mie forze di respingere le lacrime cedo guardando un'intera ciocca di capelli impigliata alla spazzola. Un'altra e un'altra ancora... Il dr. Ross mi ha avvertito che, nonostante abbia fatto la terapia sperimentale per ridurre al minimo la perdita dei capelli, sarebbe potuto accadere comunque anche se in quantità minime.

Inizio a piangere affondando le dita nel lavandino mentre continuo a guardarmi allo specchio. Sono proprio io? Non lo so più ormai.

Brian

Sono andato in camera sua con l'intento di parlare, ma mi fermo appoggiandomi allo stipite della porta del bagno quando ascolto la canzone. Quella di Tini che ha cantato e ballato in mezzo la strada al nostro appuntamento. La nostra canzone. Subito dopo inizia a piangere, noto una ciocca di capelli che tiene stretta tra le dita. Sta perdendo i capelli?

Mi immagino di andare da lei e fermarmi dietro... Accarezzarle le braccia, far aderire la sua schiena al mio petto. Farla girare per guardarmi negli occhi... Baciarla. Stringerla tra le mie braccia e rassicurarla del fatto che andrà tutto bene e magari ballare anche sulle nostre di questa canzone così significativa per entrambi mentre catturo tutte le lacrime che le scorrono sul viso con le mie carezze e i miei baci, le mie labbra.

Però non lo faccio. Anzi prima che si accorga di me mi allontano lentamente camminando all'indietro, senza mai smettere di guardarla. Il suo pianto è così straziante, cazzo. Mi sta distruggendo il cuore. Sento un peso sul petto al pensiero che non posso fare niente per lei, sono inutile, inerme contro ciò che ha passato e che sta passando. Esco da quella stanza lasciandoci dentro il cuore, l'anima, tutto ciò che ho e che appartiene a lei, che si è presa, che le ho dato senza che mi chiedesse mai nulla.

Aisha

Sono sdraiata sul letto, le gambe strette al petto e rannicchiata con le lenzuola che mi coprono, i capelli abbandonati sul pavimento che riesco comunque ad intravedere. Canto la canzone di Aitana e Sebastián Yatra - Corazón Sin Vida, mentre risuona dal telefono e lo vedo. Mi era sembrato di vederlo anche prima, appoggiato contro lo stipite del bagno mentre piangevo, di nuovo, ma quando ero andata a voltarmi non c'era. Dev'essere stata un allucinazione e ora lo vedo di nuovo. Bellissimo come sempre, braccia incrociate al petto da cui risaltano i muscoli tesi, è appoggiato con la testa e tutto il corpo allo stipite della porta comunicante e mi sorride incerto sul da farsi. È più un ghigno in realtà, ha l'angolo della bocca alzato e mi guarda con una preoccupazione velata negli occhi.

-Tini?- mi chiede avvicinandomi al letto, le braccia ricadono lungo i fianchi e capisco che è qui davvero.

-No, altri cantanti che comunque mi piacciono. Questa canzone è partita a caso dalla playlist e mi sembra davvero indicata per la situazione- rispondo con voce flebile, spezzata, in un sussurro, mentre i singhiozzi sono scomparsi quando mi sono resa conto che è reale e non solo il frutto della mia immaginazione che si prende gioco di me. indica il bordo del letto come a chiedermi il permesso per sedersi e io mi sposto di lato per lasciargli abbastanza spazio.