AISHA
Quando esco dagli spogliatoi trovo Blake e Alessio che mi stanno aspettando. Ho anticipato la terapia ad oggi, dato che domani c'è la partita e non volevo rischiare di perdermela perché troppo stanca o di non poter fare il tifo per loro.
Per tutto il tempo, fino a quando non arriva il Dr. Ross in quella che è diventata la mia camera personale ormai, restiamo in silenzio oppur di tanto in tanto Alessio fa qualche battuta per sdrammatizzare la situazione. Sono grata a Blake per starsene in silenzio evitando di parlare di ciò che so vuole parlare. Brian.
-Come state oggi ragazzi?- il dottore non ha niente a che fare con suo figlio. È davvero gentile e premuroso e non solo con me che sono sua paziente ma anche con chiunque mi accompagni. Perché insistono sempre per accompagnarmi.
-Non possiamo lamentarci- il sorriso di Alessio è una cosa così dolce che mi sciolgo solo a guardarlo
-Siamo ancora qui no?- okay come battuta è pessima, ma ho il diritto di scherzare sulla mia condizione. È umorismo nero. Ma non è per tutti perché Blake mi stringe un po' di più la mano e mi lancia uno sguardo assassino.
-Allora Aisha, fai le chemio da due settimane ormai- sono già due settimane... Due settimane che sono arrivata qui... Due settimane che ho conosciuto Brian e ho fatto sesso con lui.
-Inizierai a sentirti più stanca e avrai la nausea. È normale, vuol dire che la terapia sta facendo effetto- fa per andarsene, ma lo fermo
-Dottore...- ho quasi paura a chiederlo, ma la mia mania del controllo me lo impone.
-Cosa succederà se la chemio non andrà a buon fine?- mantengo lo sguardo alto su di lui, la voce ferma, le mani strette a quelle dei miei fratelli, ma dentro sono terrorizzata. Il dottore fa un grosso sospiro e si appoggia alla sedia difronte a me.
-Dovremo tentare con un intervento- continua a guardarmi, quasi come se mi stesse pregando di non farlo continuare, ma non posso. Io devo sapere.
-E se neanche quello avrà successo... Il tumore al cervello si espanderà fino a toglierti ogni capacità motrice e logica... Fino a quando non diventerai un vegetale- quella parola. Vegetale. La dice di fretta come se non volesse farmi sentire davvero, ma non funzione. Impassibile all'esterno annuisco e poi distolgo lo sguardo. il Dr. Ross vuole dirmi qualcosa, so che vuole, lo vedo dalla sua espressione, ma capisce che non sono pronta a sentire niente di incoraggiante. Non in questo momento. E forse mai.
-Ti consiglio di fissare un punto davanti a te e concentrarti su di esso fin quando a nausea non sarà passata... Diventerà più difficile, ma la vita stessa è una sfida Aisha e tu sei una combattente. Non dimenticarlo- detto questo esce dalla stanza mentre io inizio la mia terapia. Consapevole degli occhi dei miei fratelli puntati su di me. pieni di preoccupazione, di compassione, di tristezza. Per questo non li guardo, ma seguo il consiglio del medico di guardare difronte a me. ma ciò non mi vieta di cercare di distrarli.
-Blake cosa succede tra te e Aria?- ne ho parlato con lei, ma ha detto che avrei dovuto chiedere a mio fratello e di dirgli da parte sua che è uno stronzo. Quando non risponde continuo.
-Ho visto come vi guardate. E mi ha detto di dirti che sei uno stronzo. Cosa le hai fatto?-
-Niente. Non le ho fatto niente, cazzo, Aisha. Tu dovresti stare dalla mia parte. Sei mia sorella- alza la voce e questo mi fa girare un po' di più la testa, ma non glielo dico. Non voglio che si preoccupino.
-Non sto dalla parte di nessuno Blake. È una cosa vostra, non voglio stare in mezzo-
-E allora non chiedermelo- sbotta. Cerca di lasciarmi la mano, ma io gliela stringo ancora di più e punto i miei occhi su di lui
-Aria è una delle mie migliori amiche. Se non è niente di serio lasciala stare B. Non voglio vederla soffrire per te... Ma se invece ti piace, davvero, sarò la prima a fare il tifo per voi- resta in silenzio, lo sguardo basso, mentre porta anche l'altra mano sulla mia. Alessio è in silenzio invece. Vorrei chiedergli se ha conosciuto qualcuno, ma non ne ho le forze. Magari domani.
Da quando torno all'appartamento fino all'attimo prima di uscire per andare a vedere la partita non faccio altro che starmene sdraiata sul letto cercando di far smettere la nausea guardando fisso un punto, come ha detto il dottore.
I ragazzi sono già negli spogliatoi e non ho potuto salutarli, ma con la scusa di andare a cercare Alessio che non si trova faccio anche i miei auguri a Blake. Fortunatamente mi sento meglio rispetto a ieri e anche a stamattina. Non mi sarei persa la partita per niente al mondo.
Dopo aver cercato mio fratello per tutto il campo opto per la scuola. Magari starà parlando con qualcuno nei corridoi. E lo trovo, proprio come pensavo. Solo che con sta parlando con qualcuno. Sta facendo molto altro e quando vedo chi è resto imbambolata. Non ho il tempo di dire niente perché dagli altoparlanti risuona la voce del coach che annuncia l'inizio imminente della partita. Torno sul campo prima che mi notino.

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Il Mio Destino Sei Tu
RomanceAisha Price ha sempre avuto una predisposizione per il drammatico e il catastrofico e un gran talento nel pensare sempre al peggio e quando questo si avvera decide di partire per l'America. Con un tumore al cervello e il primo anno di università che...