BLAKE
Non lo avrei mai ammesso, ma è vero che mi mancava mio fratello. Siamo stati tutta la notte a parlare come ai vecchi tempi di praticamente tutto. Gli ho anche raccontato delle quasi dichiarazioni fra me e Aria. Non riesco a credere che stavamo per dirlo insieme e poi ci siamo tirati indietro.
-Sei fottuto lo sai? Ed è anche una reale. Non me lo aspettavo- dice Alessio mentre siamo in cucina a preparare la colazione.
-Neanche io se è per questo- ribatto lasciandomi ricadere su una delle sedie vicino alla penisola in attesa che Alessio mi serva le mie uova.
-E stavate quasi per dirvelo. Cazzo. Mi sono perso molte cose in questi ultimi giorni eh?- la sua è una battuta, ma non mi sfugge la lieve tristezza nella sua voce. È di spalle, ma sono sicuro che abbia smesso di sorridere.
-Tu invece non hai niente da dirmi fratello? Sei uscito tutte le sere con Jake e con quel ragazzo gay che ha incontrato nostra sorella. Non hai fatto nessuna conquista?-
-Nah, mi conosci- scrolla le spalle mentre serve la nostra colazione nei piatti. Già... Ti conosco meglio di chiunque altro. quando si siede di fronte a me pronto a mangiare, con la testa china nel piatto, gli afferro una mano guardandolo attentamente.
-So che c'è qualcosa che non va e non ti forzerò a parlarne. Aspetterò che sia pronto, ma sai che io ci sono sempre per te. Vero?- lui annuisce in modo brusco prima di sorridere.
-Aria ti ha proprio fottuto il cervello. Da quando sei così sentimentale? Quello è il mio marchio di fabbrica mentre il tuo è essere uno stronzo di proporzioni epiche- mi schernisce scuotendo la testa divertito. Mollo la presa e mi appoggio allo schienale della sedia fingendo di essere infastidito, anche se non è così.
-Uno stronzo che ama i suoi fratelli e super sexy però- rettifico unendomi a lui nella risata. Quanto mi è mancato questo coglione, non ci riesco a credere.
Dopo aver messo i piatti in lavastoviglie ed esserci fatti una doccia rapida andiamo nell'appartamento di fronte, da nostra sorella. Ultimamente noi tre ci siamo visti davvero poco a causa nei nostri vari impegni e i nostri spazi, ma è bello poter di nuovo spintonare mio fratello e infastidire mia sorella come ai vecchi tempi.
-Ciao ragazze, come state?- chiedo chiudendomi la porta alle spalle mentre Alessio avanza spedito verso Aisha per lasciarle un bacio sulla testa. Sono tutte e tre sedute sul divano. Ovviamente Oliver è già qui, con Alyssa in braccio che la coccola. Dopo l'incidente e la sua ripresa è diventato ancora più appiccicoso, ma a lei sembra far piacere. Mi sorridono entrambi e mi rassicurano di stare bene. Poi passo in rassegna Aisha, seduta in mezzo, con Brian in piedi dietro al divano che le fa un massaggio alle spalle. Ultimamente, a causa della terapia è più tanca del solito ed esce a malapena dall'appartamento per le lezioni, ma Brian resta sempre con lei a farle compagnia quando non abbiamo gli allenamenti o una partita. Anche loro mi sorridono contenti. Jake è seduto ai piedi del divano, appoggiato con la schiena ad esso, e Alessio lo raggiunge subito. Mi sorridono entrambi. Alla fine il mio sguardo si posa sulla creatura più bella che abbia mai visto l'intero modo. Aria. È rannicchiata contro lo schienale, le gambe al petto e una coperta, che mi guarda. Mi avvicino a lei sotto l'occhio attento di tutti i ragazzi e mi abbasso all'altezza del suo viso.
-Stai bene?- le sussurro sulle labbra. Le si allarga un sorriso a trentadue denti mentre annuisce. È sollevata dal fatto che per e non sia cambiato niente dopo quello che stavamo per dire ieri. E anch'io lo sono.
-Tu siediti, io ho sete. Devo prendere un po' d'acqua- fa per alzarsi ma la imprigiono tra le mie braccia mentre Alyssa e Aisha ridono.
-Vado io. Tu resta qui e riposati- le lascio un bacio sulla fronte e poi vado in cucina per prenderle un bicchiere d'acqua. Ritorno da lei in un secondo e mi siedo dietro di lei, posizionandola perfettamente tra le mie gambe.
-Grazie, ma sarei potuta andare io- mi lancia un'occhiata pungente mentre si accoccola contro il mio petto, il bicchiere già finito in mano, e la coperto fino al collo.
-Hai freddo?- le chiedo notando i piccoli brividi che le scorrono lungo tutto il corpo così cerco di riscaldarla sfregando le mani sulle sue spalle.
-Sto bene Blake- protesta ridendo per le mie attenzioni eccessive, ma io la ignoro e prendo le sue mani nelle mie soffiandoci sopra per riscaldarle mentre lei mi bacia le nocche, specialmente quelle ferite per la mia sfuriata di ieri.
-Okay, adesso basta piccioncini. Andate in una stanza se dovete continuare ancora per molto- protesta Aria al mio fianco che mi da una serie di gomitate nelle costole per costringermi a guardarla, ma sta scherzando.
-L'hai tenuta in ostaggio per tutta la settimana. Adesso deve stare un po' con noi quindi non pensarci neanche a trascinarla via di qui, capito?- mi avverte Alyssa con lo stesso divertimento di mia sorella negli occhi.
-Non rompetemi il cazzo. Voi due praticamente scopate davanti a tutti in ogni singolo momento solo con gli occhi e non si sa neanche se state insieme- ribatto indicando Alyssa e Oliver ridendo.
-Già Oli, a quando la proposta- mi da corda Aria tra le mie braccia. Torno a guardarla e mi manca il respiro per quanto è bella. La mia bambolina è una Furia, altro che principessa.
-Quando tu ci inviterai al tuo castello, principessa- la schernisce Oliver mentre io mi acciglio alternando lo sguardo tra loro due.
-Oh tranquillo. Stamattina l'ho detto anche a loro. Era arrivato il momento- mi spiega accarezzandomi una guancia.
-Già, quindi vedi di comportarti ancora meglio adesso che sai che è una reale. È già tanto che ti parli- adesso anche Jake mi sfotte, ma so che stanno solo scherzando quindi non gli do poi tanto peso.
-Se, se. Proprio perché è una reale non dovrete farle fare più niente. Lei ordina e voi obbedite- la mia era una battuta che avremmo dovuto capire solo noi perché mi stavo riferendo alla sua gravidanza e al fatto che non può fare sforzi, ma Aisha fraintende irrigidendosi tra le mie braccia. Il suo sguardo non incrocia più il mio e la sua espressione si rabbuia. Tenta anche di alzarsi senza dare nell'occhio, ma non glielo permetto.
-Merda, Aria. Scusami. Non intendevo quello lo sai. Mi riferivo a...- le sussurro piano in modo che solo lei possa sentirmi dato che i nostri amici stanno continuando a parlare. Le appoggio una mano sull'addome e lei si rilassa sotto il mio tocco sorridendomi debolmente.
-Non avevo capito...- prova a giustificarsi, ma scuoto la testa per zittirla.
-È stata colpa mia. Non ci ho riflettuto. Perdonami- gli occhi importanti e la mano che stringe la presa di poco. Lei appoggia la testa sul mio petto e annuisce.
-Okay- sussurra afferrando la mia felpa nei suoi pugni proprio come farebbe una bambina piccola che vuole conforto. Se fossimo da soli la bacerei, la bacerei tutta. Dalla testa alla punta dei piedi, ma non posso neanche sfiorarle le labbra con le mie qui. Perché anche se sanno tutti che c'è qualcosa tra noi non è ufficiale e lei mi ha chiesto di non baciarla in pubblico fin quando non mi fossi deciso a chiederle se vuole mettersi con me. Oliver non è l'unico che deve pensare ad una proposta eclatante a quanto pare.
-Sto pensando di fare un salto a casa prima di partire per New York. Vorrei sistemare le cose con mia madre prima dell'anno nuovo- solleva lentamente la testa per guardarmi meglio.
-Vuoi venire con me? Le daremo anche la notizia- il suo sguardo mi sta supplicando. Come si fa a dire di no?
-Resterò al tuo fianco- le prometto baciandole la testa.

STAI LEGGENDO
Il Mio Destino Sei Tu
RomanceAisha Price ha sempre avuto una predisposizione per il drammatico e il catastrofico e un gran talento nel pensare sempre al peggio e quando questo si avvera decide di partire per l'America. Con un tumore al cervello e il primo anno di università che...