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BRIAN

La partita la vinciamo noi con un netto vantaggio. L'altra squadra è come se non si fosse mai presentata. È stata una doppia vittoria visto che anche le cheerleader sono passate al livello successivo della competizione. Aisha era felicissima, tant'è che è corsa verso di me e mi è saltata addosso. Di solito lo fa con i fratelli per poi complimentarsi con noi, invece questa volta è venuta dritta verso di me.

Non so perché le abbiamo fatto quella promessa, la sera prima, ma il modo in cui mi guardava, in cui si è concessa a me. era davvero preoccupata e mi ha permesso di fare ciò che volevo con lei, di solito vuole avere lei il controllo. Non lo so, mi sono sentito in dovere di rassicurarla. È tutto vero ciò che le ho detto. Non vado con altre ragazze oltre a lei da un po' e non mi pesa neanche molto la cosa perché quando sto con lei è come se quella fosse l'unica cosa giusta. L'unica che conta.

Per tutta la settimana però ci siamo comportati come se nulla fosse. Come dei normali amici. Non siamo più stati a letto insieme, neanche un bacetto. Però siamo usciti in comitiva tutte le sere, con i ragazzi della squadra e le sue amiche. Ciò significa che non è uscita con Tom. Ho notato però che diventa più stanca ogni giorno che passa, anche se cerca di non darlo troppo a vedere. E non faccio che pensare a quando l'ho vista uscire fuori la clinica, con Blake e Alessio al seguito che l'hanno sorretta mentre lei piangeva disperata...

Però non posso pensarci ora. Perché abbiamo un'altra partita. In trasferta. Contro i Brave. E vinceremo. Noi della squadra siamo arrivati con il pullman mentre le ragazze si sono fatte dare un passaggio da altre ragazze dell'università. Siamo tutti carichi e intenti a fare i nostri riti scaramantici prima della partita.

Io ho bisogno di tranquillità quindi mi allontano dal campo, andando verso il parcheggio. Ho al polso il mio braccialetto portafortuna e sto incanalando tutta la concentrazione e la tensione per riversarla sul campo. Se vinciamo questa partita ce ne manca un'altra ancora per i playoff. Dopo ci saranno partite ad eliminazione e sono una arriverà in finale. E poi dritta alla NFL. E quella squadra saremo noi.

Continuando a camminare nel parcheggio vedo Tom. È di spalle. sta parlando con qualcuno. Sto per allontanarmi e lasciargli un po' di privacy quando sento la voce di Aisha. È incrinata. Mi avvicino di lato, nascondendomi dietro una macchina. Giuro che se le ha fatto qualcosa io non rispondo più di me.

-Volevo dirtelo dopo la partita...- dice Aisha, ma Tom la sprona ad andare avanti

-Vorrei che fossi tu. Davvero. Perché tu sei gentile. Dolce. Premuroso. Romantico. E ti preoccupi per me... Ma non sei tu quello giusto e non voglio illuderti. Non te lo meriti. Vorrei fossi tu- la voce è un sospiro, le lacrime le rigano il viso. Tom gliele asciuga e poi si avvicina alle sue labbra. Lei non si sposta, si lascia baciare e quello mi fa dimenticare tutto il resto.

Esco allo scoperto. Mi notano, ma il mio sguardo è solo per lei. poi in un attimo torno di nuovo al campo. Aisha mi segue e mi ferma prima che possa entrare.

-Brian... Quello che hai visto. Non è come sembra. L'ho lasciato per te. Per quello che mi hai detto la settimana scorsa. Per rispetto a te- non riesco a dire niente semplicemente afferro il suo viso tra le mani e unisco le nostre labbra. Solo che è un bacio pieno di rabbia. La mia. Mi allontano da lei e torno dalla mia squadra. Solo che non sono più concentrato. O meglio non lo sono sulla partita.

Abbiamo rischiato di perdere. C'è mancato pochissimo. A soli cinque minuti dalla fine eravamo in netto svantaggio e tutto per colpa mia. Ero con la testa da un'altra parte e vedere di contino Tom non mi aiutava. Per fortuna sono riuscito a pareggiare e poi a fare un touchdown durante i supplementari.

Dopo una doccia ed essere pronti per tornare a casa andiamo tutti insieme verso il bus. Jake è seduto accanto a me mentre Oli è sul sedile davanti, rivolto però vero di noi. Loro sono contenti della vittoria, ma non io. Io mi sono distratto. Ho rischiato di mandare tutto a puttane. Il nostro sogno. La nostra vita. per fortuna hanno il buonsenso di lasciarmi in pace. Jake non ha organizzato nessuna festa per stasera, quindi saremo solo noi tre e al massimo i Price dato che gli altri hanno già detto di andare al Bell's.

Un attimo prima di partire salgono Alyssa, Aria e... Aisha. Alyssa si siede accanto a Oliver, Aria va spedita verso Blake, parecchio incazzata, facendo spostare Alessio indietro. Mentre Aisha viene verso di me. con un'occhiata fa spostare Jake, che va verso Alessio, e si siede.

-Di solito sono io a mettermi accanto al finestrino perché soffro di mal d'auto- dice come se si aspettasse che mi sposti. In effetti gli chiedo se vuole che lo faccia, ma dice di no.

-Anch'io mi metto vicino al finestrino per lo stesso motivo... Perché siete qui?-

-Le ragazze che sono venute con noi si sono fermate per una festa a casa di uno dei giocatori. Avresti preferito che andassimo anche noi?- okay... Mi sta provocando. Va bene...

-No, ma da quando ti preoccupi di quello che può darmi fastidio?-

-Sempre...- ci scambiamo uno sguardo, restando in silenzio per un po'. Le regalo un sorrisetto, uno di quelli che di solito le piacciono tanto.

-Insomma guardaci Brian. Oliver e Alyssa sono i più strani e sono diversi tra loro, praticamente l'opposto, eppure sarebbero una coppia fantastica se solo si decidessero a fare sul serio- lancia uno sguardo ai due ragazzi seduti davanti a noi. Alyssa è appoggiata sulla spalla del mio amico.

-Aria e Blake sono incazzati neri. Sono una furia e sembra sempre che stiano per saltarsi addosso però non si riesce a capire se per sbranarsi o baciarsi- si volta di lato per guardare suo fratello e la sua amica. Io ascolto in silenzio la fine del suo ragionamento.

-Persino Jake e Alessio alternano fasi in cui si ignorano a fasi in cui sembrano migliori amici- si volta indietro. Poi torna a guardare me.

-E poi ci siamo noi... Tanto testardi quanto imprudenti. Non pensiamo mai alle conseguenze e non ci importa. Non sappiamo cosa c'è tra noi, non vogliamo capirlo eppure...- si ferma e io la incito a continuare con lo sguardo.

-Eppure ogni volta che vediamo l'altro con qualcuno perdiamo la testa e diventiamo incomprensibilmente gelosi-

-Perché mi dici questo?-

-Perché, Brian, qui tutti noi abbiamo problemi. Tutti ci rifiutiamo di capire cosa proviamo perché non siamo ancora pronti. Eppure ci troviamo, tutti, sempre, nonostante tutto. Ci cerchiamo e ci troviamo- mi accarezza una guancia e mi sorride.

-Ho rischiato di mandare tutto all'aria stasera, Aisha. Ti ho promesso di non andare più con altre fin quando ci sarà questo tra noi. Ti sto rispettando in tutti i modi possibili che conosco, ma non sono ancora pronto. Non sono pronto a rischiare o a rinunciare al mio futuro. Al nostro sogno- mi volto per indicare Jake e Oliver. Aisha annuisce in silenzio. Resta a guardarmi per qualche secondo prima di appoggiarsi alla mia spalla mentre siamo quasi vicini al campus. 

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora