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AISHA

Il giorno successivo non parliamo del bacio di ieri sera. Il bacio. È come se non fosse successo niente. Non abbiamo mai infranto la promessa e siamo solo amici... Vorrei crederci. Perché per quanto ci sforziamo entrambi non riusciamo a fingere. Tutta la mattina è fatta di sguardi rubati, parole non dette, frecciatine e doppi sensi.

La mia testa è tutta da un'altra parte. Quando sto con Tom, penso a lui e basta. Ma quando non sto con lui... be' penso a Brian in continuazione. La mia mente non ha un attimo di tregua. E non è il massimo quando devi dare degli esami e non riesci a concentrarti. Ne avrò dati tre in un mese mentre ne preparavo altri.

E non dimentichiamoci della terapia. Ultimamente la sto facendo verso fine settimana dato he mi stanca parecchio così non devo saltare le lezioni. Solo che poi non riesco a studiare. A stento riesco ad andare alle partite del venerdì sera per fare il tifo. Col senno di poi entrare nelle cheerleader non è stata una buona idea. E non posso rinunciare, altrimenti i miei fratelli e le ragazze si insospettirebbero. Non voglio che sappiano quanto male io stia in realtà dopo la chemio.

Ho notato però che gli unici momenti per me di tranquillità, anche dopo la chemio, per quanto assurdo sia, hanno sempre a che fare con... Brian. Ci stuzzichiamo di continuo. Da soli, alle nostre lezioni in comune, a pranzo davanti tutta la squadra, ma nessuno sembra farci molta caso. È proprio dopo il pranzo che Jake e Oliver mi danno una notizia che mi agita. Mi seguono in corridoio e mi accompagnano in aula per la prossima lezione.

-Aisha, voi ragazze verrete alla festa di stasera a casa mia?- mi chiede Jake. Con tutto quello che mi sta succedendo non ho avuto modo di parlarci, ma devo farlo al più presto. Devo sapere che sta succedendo... Alle sue feste succede sempre qualcosa. Che coinvolgono me, Brian e la sua camera da letto.

-Ma è mercoledì! Perché non farla direttamente venerdì dopo la partita?- almeno non dovrò andare a due feste e i rischi diminuiranno.

-Avevamo pensato di farla stasera così da stare solo noi otto dopo la partita di venerdì- interviene Oliver. Devo parlare anche con lui, accipicchia.

-Se non ci sarò io di sicuro verranno Blake, Alessio e le ragazze- tento di salvarmi

-Niente da fare. Sai che se non ci sei tu, loro non vengono. Le ragazze dico, i ragazzi devono. Ormai fanno parte della quadra a tutti gli effetti e questa è una delle regole non scritte-

-E tu vuoi vedere Alyssa...- non prova neanche a nasconderlo, anzi. Sul suo viso compare un sorriso timido mentre abbassa lo sguardo sulle sue scarpe.

-Che intenzioni hai con lei Oliver? Nonostante tutto quello che è successo tra noi è comunque una mia amica-

-Sì, mi ha raccontato di voi e del... litigio- il suo sguardo adesso è duro. Come se fosse pronto a proteggerla. Solo che litigio è l'eufemismo dell'anno. magari ci fosse stato, ameno avrei saputo il motivo del suo allontanamento. Invece non c'è stato niente... E questa è un'altra delle cose che mi sono ripromessa di risolvere qui.

-Il nostro non è stato un litigio. Ma non voglio parlarne con te. Dovrò farlo con lei, al momento giusto. Tu però non sei autorizzato in nessun caso a farla soffrire- gli punto l'indice contro il petto. È serio. Ed è spaventoso vedere così Oliver.

-Lo stesso val con te col nostro capitano, migliore amico e fratello- sapevo sarebbe successo prima o poi e non mi sento di rispondere. Per fortuna Jake prende in mano la situazione cercando di ripristinare la pace tra noi.

-È ovvio che nessuno vuole far soffrire nessuno Aish. Però, quello che Oliver stava cercando di esprimere attraverso tutti quei grugniti- gli lancia uno sguardo di ammonimento e poi torna a guardare me

-È che non è da Brian quello che sta succedendo fra voi. Lui di solito non sta due volte con la stessa ragazza, ne tantomeno inizia a frequentarla, diventa un suo amico e non esce per aspettare il suo ritorno o una sua chiamata che, fra l'altro, ha il potere di farci sbattere fuori. Non era così con Bella, noi venivamo prima di tutto. Il football veniva prima di tutto. E non è così neanche con Molly con cui è solo sesso e con cui non va più da settimane ormai. Ne tantomeno è da lui non confidarsi con noi- so che è vero quello che mi dice, che non ha mai avuto questo tipo di legame con nessuna, ma mi spaventa. Perché provo anch'io lo stesso e non voglio. Non... posso.

-Non ci sono mai stati segreti fra noi tre Aisha. Fino ad ora. Fino all'arrivo di voi ragazze- interviene Oliver e il mio sguardo va involontariamente a posarsi su Jake che invece guarda altrove.

-Mi dispiace per essermi comportato da stronzo prima. È che ci tengo davvero a lei. e so che ci sta male per la vostra situazione. Quando sarai pronta ti chiedo solo di parlarle e chiarire con lei- annuisco e lo abbraccio. Abbraccio anche Jake e poi mi sistemo al mio posto mentre loro escono dall'aula. Inutile dire che non ascolto e non prendo appunti della lezione. La mia testa è impegnata ad assimilare tutte le informazioni di Jake. E a chi sta pensando? A Brian...

Alla fine ci vado alla festa. Non sono in vena però quindi messaggio con Tom per la maggior parte del tempo. Ad un certo punto Brian mi si avvicina da dietro e non sono abbastanza veloce da mettere via il telefono e non fargli vedere con chi sto messaggiando. Si allontana subito, incazzato. Inizia a bere una birra e, anche se so che lui non beve mai e la cosa mi sembra strana, torno a messaggiare.

Dopo un'ora buona intravedo Jake e Oliver che sorreggono Brian decisamente ubriaco. Sono indecisa se andare da lui o meno, ma come se avesse avvertito il mio sguardo su di lui, alza la testa verso di me. Si sposta dal sostegno dei suoi amici e mi punta. Come un toro in gabbia. Si avvicina, mi prende la mano e mi porta al piano di sopra. Nella sua camera...

Mi bacia. Non appena si richiude la porta alle mie spalle. mi schiaccia contro di essa. Mi desidera. Mi reclama. Come se da questo ne andasse la sua vita. Si allontana ansimante, ma resta ad un centimetro dalle mie labbra. Quando parla le sfiora con le sue.

-Sai che non bevo, ma quando ho visto con chi stavi parlando da tutta la sera... Ho fatto un'eccezione. Vedi cosa mi fai fare? Cosa mi fai?- porta la mia mano sul rigonfiamento dei suoi pantaloni. Non fa che guardarmi le labbra.

-Fermami altrimenti, anche se è la cosa più sbagliata che possa fare, ti bacerò e non mi fermerò a quello- si avvicina quel tanto da baciarmi, il modo più dolce stavolta e per quanto possa essere strano anche più intimo. In quel momento. Davanti la sua richiesta disperata di avermi. Il suo desiderio. Il mio. Tute le mie preoccupazioni... Contro ogni buon senso accosto di nuovo le labbra alle sue aggiungendoci anche la lingua stavolta. Le sue mani corrono a stringermi sulla mia vita, e poi tra i miei capelli. Le mie vanno dal suo petto ai suoi capelli.

Finiamo di nuovo a letto. Dopo una promessa che sapevamo di non poter mantenere. Solo che questa vola è diverso. Lui è ubriaco, probabilmente non si ricorderà nulla di tutto questo. Mentre io sì. E mentre lui continuerà a trattarmi semplicemente da amica io saprò la verità. Che ancora una volta sono stata vittima del fascino del grande Brian Ross. E non sono sicura sarà l'ultima perché per quanto mi ostini a negarlo. Lo voglio, così come lui vuole me. E mi fa sentire speciale quando sceglie me, ogni singola volta. Ma non sceglie mai noi e neanch'io. Lui ora dorme, io sono sveglia col il viso sul suo petto e piango in silenzio. Ho scelto lui per non farlo soffrire, perché conoscevo la sua fama, e anche per non soffrire io. Eppure non è andata così. Prima o poi gli spezzerò il cuore e questo spezzerà il mio, sempre che non me lo spezzi prima lui.

Ancora singhiozzando raccolto i miei vestiti, li indosso e, dopo avergli dato un ultimo bacio casto sulle labbra, scappo via da quella stanza. Scappo via da quella casa. Scappo via da lui.

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora